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Autore: yachan    02/03/2005    4 recensioni
Prima o poi bisogna fare i conti con il proprio passato e con le verità celate...Una nuova piccola serie di Ojamajo Doremi sta per iniziare, con nuovi problemi e segreti...(cavoli, ma che trama è?)
Genere: Drammatico, Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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PRIMA O POI

PRIMA O POI

 

Prima o poi…si devono affrontare gli spettri del proprio passato…

 

 

Ogni volta è più emozionante!

Che faresti se d'improvviso tu avessi poteri magici?

(Che faresti?)

Sicuramente ti arriverebbe una gran sorpresa!

Non credi che sarebbe qualcosa di meraviglioso?

(Vero che si?)

Faresti che tutti i giorni fossero domenica!

E che la scuola fosse un parco di divertimenti!

Lanceresti tutti quei compiti alla pattumiera!

Anche se vedi i libri di testo, non c'è niente scritto.

Anche se chiedi ad un piccolo gatto, non ti noterà.

Però, come sarebbe se è possibile?

Che quel tipo di cose diventino realtà!

Con una voce molto forte dì "Pirikala"!

Cantando senza fermarti!

Papà, mamma, le professoresse, e la vecchia brontolona

Ti sgriderà ed esploderà come un gran vulcano!

Che nel cielo si ascolti forte "Pirikala"!

Vola, corri, sentiti libero!

Anche se prenderai un 3 all'esame, ti sentirai soddisfatta con un gran sorriso.

Lavora felicemente tutto l'anno!

Sempre, sempre senza stancarti!

 

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Quanto dura lo sai

la notte quando cerchi in quello che sei

l’amaro torna un po’ prima o poi…

Chiedi agli anni che hai

perché non batte in petto se non è lei

nemmeno se lo vuoi…prima o poi.

Dimmi t’innamori o fingi?

Chi sei? Tu chi sei?

Dimmi si rimane bimbi? Un po’ o no?
Dopo tanti errori a volte guardi su

si rimane soli prima o poi…
…e pensi mentre quasi non respiri più

“l’aria tornerà” prima o poi…
A volte ti ritrovi ad aver perso il conto

di ogni secondo andato dall’ultimo giorno in cui

tu la guardavi sereno batteva vita davvero

dicevi…”tutto va bene” sincero

e in poco ti ritrovi ad aver perso il senso

di stare con qualcuno un po’ per passatempo

e non trovare più quella complicità

ogni volta in un vestito che poi non ti sta

dimmi quel sentirsi vinti cos’è? Sai cos’è?

Dopo tanti errori a volte guardi su

si rimane soli prima o poi…
…e pensi mentre quasi non respiri più

“l’aria tornerà” prima o poi…

Sai che non crescerai

se resti lì sospeso pupazzo che se

dovrai svegliarti un po’…prima o poi.

Un altra ti regalerà

quello che non speravi, succederà

persino se non vuoi…prima o poi.

Dimmi quel sentirsi vivi dov’è? Dov’è?

Dopo tanti errori adesso guardo su

si rimane soli prima o poi…

Penso mentre un altro sole viene giù

lei arriverà prima o poi…

prima o poi…

 

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Kotake uscì dalla stanza e camminò per un po' senza meta e con tanti pensieri per la testa.

Doveva fare qualcosa…già, ma cosa? Potevano le sue parole far ragionare la Doremì del futuro?

E poi perché era successo tutto questo? Perché il suo se stesso non aveva potuto fare niente per aiutarla?

L'aveva lasciata da sola…mentre lei gli era stata sempre vicina…

 

-         Kotake?- lo chiamò una ragazzina dai capelli rosso magenta.

Il ragazzo era seduto per terra sul prato, con lo sguardo fisso sul campo di calcio. La ragazzina si avvicinò, non sentendo una risposta dal compagno di classe.

-         Perché non sei insieme ai tuoi amici a giocare a calcio?

-         Non mi andava- rispose Kotake, senza guardarla.

Doremì lo guardò e poi sospirò.

-         Hai litigato, vero? Kimura mi ha spiegato la situazione…anche se mi sembra ancora incredibile che tu e…

-         Non hai altro da fare?- chiese un po' scocciato- E poi non sono affari tuoi. Sei venuta solo per infastidirmi? Perché non vai ad offrire il tuo aiuto a qualcun altro che ne ha bisogno!

Doremì s'imbronciò e fece per andarsene, ma dopo due passi, ritornò indietro e si sedette vicino a Kotake.

-         Beh, perché sei tornata qui?- chiese sorpreso Kotake.

-         Per quanto tu mi faccia arrabbiare, non ho intenzione di lasciarti qui da solo. E poi, conoscendoti, non risolveresti niente a tenerti il muso.

Kotake si alzò da terra.

-         Bene, se tu non hai intenzione di andartene via, me n'andrò io.

-         Ehh, Kotake, aspetta…- fece per alzarsi, ma scivolò sull'erba e cadde con la faccia per terra.

Il ragazzo dagli occhi blu si girò stupito verso Doremì e si chinò per terra.

-         Tutto bene? Certo che solo tu potevi cadere così (-_-)'…perché non te ne torni in classe?

-         …pido…- disse Doremì, ancora con la faccia per terra.

-         Mh?

-         Stupido…Io sono venuta per te…- alzò lentamente la faccia per guardare Kotake- Ero preoccupata, perché ultimamente ti vedevo solo…Non volevo impicciarmi dei tuoi affari, ma non potevo neanche fare finta di niente.

-         Già, non riesci a stare tranquilla, se non aiuti qualcuno, vero?- disse un po' ironico.

-         Tu non sei qualcuno…tu sei un mio amico, anche se spesso litighiamo. E non sono l'unica a pensarlo…anche Ito è dispiaciuto per aver litigato con te e sono sicura che vorrebbe fare pace con te…Perché non provi a parlargli?

-         Ahhh- sospirò e sorrise leggermente- Quando ti deciderai a pensare un po' per te stessa?

Guardò Doremi che era ancora sdraiata per terra e iniziò a ridacchiare.

-         Che? Perché all'improvviso ti sei messo a ridere? (°_°)- chiese sorpresa Doremì.

-         Non ti sei accorta che hai la faccia sporca di terra?

-         Cosa?! (O///O)'' Accidenti, che figura!- cercò di alzarsi, ma rimase bloccata nella stessa posizione.

-         Che ti prende? Perché non ti alzi? (°.°)

-         Non posso- disse con il viso rivolto verso il basso.

-         Eh? (°_°)

-         Mi fa male il piede- alzò lo sguardo verso Kotake, con gli occhi pieni di lacrime- Mi sa che mi sono presa una storta cadendo (ç_ç).

-         Che?! (O_O)' Perché non me l' hai detto subito!

-         E' quello che sto facendo! (-_-)*

-         D'accordo…(U_U)'- la sollevò da terra e la prese in braccio- Adesso ti porto in infermeria.

-         Cosa?! (O_O)''- disse Doremì ancora confusa- Lasciami scendere, c'è la faccio anche da sola!

-         Sì, magari volando- disse Kotake in tono sarcastico- Perché devi essere così imbranata?

-         Non sono imbranata!- disse arrabbiata. Poi rimase in silenzio, mentre Kotake si dirigeva verso l'infermeria- Ehi, Kotake…- disse ad un tratto- tu e Ito eravate grandi amici…perché vuoi che un piccolo malinteso, rovini la vostra amicizia?

-         …a dire il vero, non era mia intenzione litigare così…credo di aver esagerato- ammise un po' dispiaciuto.

-         Allora, proverai a parlargli?- chiese speranzosa.

-         Mh…- disse un po' indeciso- D'accordo…proverò…(U_U)

-         Bene (^-^)- sorrise contenta.

 

Kotake si fermò e tirò un calcio al muro del giardino. Strinse i pugni.

Si sentiva impotente.

-         Kotake?

Kotake si girò. Guardò il ragazzo che doveva essere lui nel futuro, ma non disse niente.

-         Capisco cosa stai provando…

-         Ah, si…?- Kotake lo guardò serio- Allora fa qualcosa! Tu sai qual è la ragione per cui mi sono aggregato al gruppo di Doremì!

Il ragazzo abbassò la testa.

-         Vedo che non t'interessa la sua sorte.

-         Certo che sì!- disse alzando di colpo la testa- Doremì è pur sempre la persona che amo e che ho sposato!

-         E allora spiegami com'è potuto succedere! Come mai se n'è andata?!

-         Lei ha fatto la sua scelta. Ho provato a fermarla, ma…è stato inutile.

Il ragazzo si appoggiò al muro e iniziò a ricordare.

 

Poteva ancora ricordare nitidamente la sera in cui era tornato a casa. La casa era silenziosa.

-         Doremì?- chiamò, ma nessuno rispose.

Si diresse verso la sala e trovò cocci sparsi dappertutto, come se ci fosse stata una colluttazione.

Ma poi notò la foto per terra e fu pervaso da una brutta sensazione.

Corse immediatamente in stanza e aprì i cassetti dell'armadio.

Niente, non c'era rimasto quasi niente della roba di Doremì, era sparita anche la valigia.

Tornò in sala e crollò sul divano distrutto e disperato.

Alzò lo sguardo e notò la mancanza del disegno di Hikaru dal muro.

Quel disegno lo aveva fatto per il compleanno di Doremì.

Sì, adesso aveva la conferma…Doremì se n'era davvero andata. E non sarebbe più tornata.

 

-         Sai Kotake…il giorno in cui se n'è andata, ho sofferto molto…perché non sono riuscito a fermarla. Mi sono chiesto se ero così importante per lei, come lo era lei per me. Ma credo che ormai la risposta sia ovvia- disse triste.

-         Per quale motivo se n'è andata?

-         Ve l' ho già spiegato…Ha voluto credere ad una strega e si è messa contro il Consiglio delle streghe…

-         Io ti sto chiedendo il vero motivo!

-         Come?

-         Doremì non farebbe mai le cose così avventate…se non avesse un buon motivo. Conosco da tanti anni Doremì e posso dire con certezza che c'è una ragione più grande…e che tu non hai voluto ascoltare- voltò le spalle- Forse non l'ami così tanto…- si allontanò, lasciando il ragazzo senza parole.

"Una ragione più grande?" Kotake grande provò a pensare.

 

Kotake aprì gli occhi e si rigirò sul letto. Era notte fonda, ma anche se c'era oscurità, si accorse subito che lei non c'era.

Si alzò dal letto e prese il suo accappatoio.

Camminò lungo il corridoio fino ad arrivare al salotto, da dove proveniva una luce soffusa.

Doremì era seduta sul divano e guardava quasi incantata il fuoco del camino acceso.

Aveva gli occhi stanchi e stringeva a sé le ginocchia. I suoi lunghi capelli rosso magenta, ricadevano sulla schiena.

-         Doremì…?- Kotake si avvicinò preoccupato alla ragazza- Che ti succede, non riesci a prendere sonno?

Doremì si girò lentamente e guardò Kotake.

-        

-         …Doremì- si sedette vicino a lei- Ultimamente non ti stai comportando come al solito…sembra che qualcosa ti abbia cambiato…Sei così da quando sei tornata dalla grotta…è successo qualcosa lì?

Doremì non rispose, ma si appoggiò alla spalla del ragazzo.

-         …Tetsuya…io sono molto confusa…

-         Perché non provi a raccontarmi cosa ti è successo?

-         Ecco…quando sono andata alla ricerca di quelle erbe…io ho incontrato una strega che faceva parte del Consiglio delle streghe…e poi lei mi ha fatto vedere cos'era successo molti anni prima che si formasse il mondo delle streghe…

-         E di cosa si tratta?

La ragazza scosse la testa.

-         …se te lo raccontassi, non ci crederesti…anche io faccio fatica a crederci tutt'ora…eppure è tutto vero- disse scossa.

-         Calmati Doremì- la guardò dolcemente- Sono sicuro che tu riuscirai a risolvere questo problema. Io mi fido di te. E poi tu sei la migliore strega in assoluto.

-         Lo credi davvero?

-         Hai qualche dubbio?- la baciò sulla fronte- Ti voglio bene.

-         Anch'io…- rimase per un po' in silenzio- Tetsuya, qualsiasi cosa succederà…tu mi seguirai, vero?

-         Certo.

Doremì sorrise e abbracciò Kotake.

-         Non mi abbandonare…

 

Il ragazzo dai capelli blu guardò il cielo davanti a sé…

"Forse io…non sono riuscita a capirti a fondo"

-         Signor Kotake.

Il ragazzo si girò di lato e vide spuntare da dietro il muro Doremì.

-         Doremì…da quanto tempo eri lì?

-         Da un po'…- disse seria.

-         …allora avrai ascoltato…

-         Sì- fece cenno di sì- Però adesso dobbiamo solo concentrarci sul nostro compito. E' ora di andare.

-         Mh…Senti, sei sicura di non volerci ripensare?

-         No.

-         D'accordo. Andiamo.

-         Papà? Doremì? Dove state andando?- chiese Hikaru, venendo incontro ai due.

-         Hikaru, ma non dovresti essere in camera tua?- chiese Kotake.

-         Mi stavo annoiando e così sono andata in giro…- poi guardò negli occhi il padre- Dove state andando? Posso venire con voi?

Doremì e Kotake si guardarono un momento.

-         Adesso io e Doremì dobbiamo assentarci per un po'…ma torneremo presto…- disse Kotake guardando la bambina.

-         Mh…- rimuginò un po'- voglio venire anch'io!- disse seria.

-         No, non puoi Hikaru- disse Kotake anche lui serio- Devi rimanere qui con gli altri e aspettarci.

-         No, no, no!- scosse la testa- Non mi lasciare qui!

-         Hikaru, non è il momento di fare i capricci!- disse il padre un po' arrabbiato.

-         Chi mi assicura che tornerai?

Questa domanda fece restare senza parole Kotake.

-         M- ma certo piccola…- disse un po' esitante- Perché non dovrei tornare?

-         Non lo so…ma sento che se andrai via, non tornerai più…come mia madre…e mi lascerai sola- disse iniziando a piagnucolare.

-         Hikaru, non piangere…- disse dolcemente, asciugandogli le lacrime- io tornerò, te lo prometto…quindi, resta qui e aspettami.

-         No, no, no!- scosse di nuovo la testa- Perché non mi dici la verità? Dove state andando? E chi abita in quel castello? Perché dovete andare lì?

Kotake e Doremì non sapevano cosa risponderle.

-         Vedi piccola- disse Kotake- Adesso è troppo presto perché tu lo sappia…Una volta di ritorno, ti racconterò tutto…e anche su tua madre.

-         Mia madre?- rimase sorpresa Hikaru- Ma allora era vero quello che avevo sentito!- disse arrabbiata- Mia madre è ancora viva e me l' hai tenuto nascosto!

-         C- come?- Kotake e Doremì rimasero sorpresi.

-         Ho sentito gli altri parlare…

-         Hikaru!- disse in tono severo Kotake.

-         Scusa papà, non volevo spiare…- disse un po' intimorita- E' stato solo un caso che ho sentito le loro voci…

-         Ahhh- sospirò Kotake- Che guaio. Questa non ci voleva.

-         Però non cambia il fatto che me l' hai tenuto nascosto!- disse Hikaru arrabbiata e in lacrime- Sei un bugiardo! Io voglio la mia mamma!

Kotake fece per rispondere, ma il gesto di Doremì lo anticipò. La ragazzina si chinò e abbracciò la bambina. Hikaru rimase senza parole, sorpresa dal comportamento di Doremì. Hikaru non poteva vedere il viso di Doremì, ma capì che stava piangendo.

-         Perché piangi?- chiese triste e confusa.

-         …Scusami- disse stringendo più forte- Hikaru, tu sei una bambina forte, sai? Hai saputo sopportare la solitudine, soffrendo in silenzio- alzò la testa e guardò dritto negli occhi Hikaru- Proprio per questo, da ora in poi, faremo in modo che la situazione cambi. Tu non resterai più sola.

-         Davvero?

-         Sì…noi non ti lasceremo sola…- disse dolcemente- Ricordi? Mi hai chiesto di cercare tua madre e di dirle che ti manca…ed è quello che farò…Perché lei, da qualche parte, non aspetta altro che poterti riabbracciare…

-         Mh- fece cenno di sì, sorridendo.

-         Qualsiasi cosa succeda…- l'accarezzò i capelli- tu non smettere di credere nell'amore che nutrono i tuoi genitori…- si alzò lentamente-…qualsiasi cosa succeda.

Kotake guardò triste Doremì. Sapeva cosa voleva intendere con quelle parole. Però, in cuor suo, sperava che quel momento non arrivasse mai.

-         Allora, noi andiamo- disse Kotake, riprendendosi- Fa la brava con gli altri.

-         Eh?- Hikaru la guardò confusa- Gli altri? Se ne sono andati un paio di minuti fa.

-         Che?! (OoO)- esclamarono Kotake e Doremì insieme- E dove si sono diretti?

-         Mh…non so...credo verso il palazzo.

-         Presto, dobbiamo muoverci!- disse Doremì a Kotake.

-         Sì!

Tutte e due guardarono da lontano la cima del palazzo di cristallo. La fonte dei loro problemi.

Era da lì che era tutto iniziato e lì che sarebbe terminato. Presero le loro scope e insieme iniziarono ad avviarsi.

Doremì guardò davanti a sé.

"Prima o poi…dobbiamo affrontare i spettri del nostro passato"

 

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Intermezzo

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Una ragazza dai lunghi capelli rosso magenta camminò fino a raggiungere il balcone principale della sua fortezza.

-         Ecco ci siamo- chiuse gli occhi.

Lo percepiva…da qualche parte stava succedendo qualcosa…sì, sentiva delle presenze muoversi. Presto, avrebbero acquisito così potere da non essere più fermati. Nonostante in tutto questo tempo, lei abbia utilizzato la sua magia per rallentare il loro sviluppo, alla fine avrebbero vinto loro.

Strinse gli occhi e si concentrò. Altri rami selvatici si eressero vicino al palazzo, insieme al groviglio di piante pericolose che impediva a chiunque di avvicinarsi.

Aprì gli occhi, ma rimase con lo sguardo fisso per terra. Aprì la sua mano che conteneva un foglio piegato, ma ben conservato.

 

-         Wow, questa casetta è un amore!- disse una ragazza dai capelli rosso magenta, raccolti in una lunga coda.

-         Già- ammise il ragazzo che le stava accanto- Hai già idea di come arredarla?

-         Mh? E perché?- la guardò Doremì.

-         Come "perché"?- chiese Kotake- Non vorrai mica lasciare le stanze tutte come sono adesso. Majodela ci ha accordato il permesso di fare tutti i cambiamenti che volevamo in questa casa, poiché la vecchia proprietaria non ci vive più.

-         Lo so…- disse Doremì, camminando verso la sala- ma vedi…i mobili stanno bene lì dove sono. Non c'è bisogno di apportare modifiche alla casa.

-         Proprio non ti capisco…c'erano altre case migliori e più nuove…non capisco perché tu preferisca questa alle altre.

-         Beh, diciamo che ha un valore affettivo- si girò e lo guardò- era la vecchia casa dove prima abitava Majorika, la prima strega che ho conosciuto nel mondo umano.

-         Mh? Majorika? Vuoi dire quella che non faceva altro che urlarti dietro?

-         Sì- ridacchiò- In effetti, non facevo altro che combinare pasticci e irrimediabilmente s'infuriava- alzò lo sguardo- Però…era una brava persona e io gli voglio un gran bene. Anche se- disse triste- adesso è lontana…

-         Sì, ricordo che lei è la sua fatina Lala, hanno deciso di prendersi una vacanza…come si dice? Già, in pensione- incrociò le braccia un po' perplesso- Anche se guardandola è difficile stabilire quanti anni ha.

-         Bho, chissà- fece spallucce- Sai com'era quando si parlava d'anni.

-         Mh…prima urlava e poi ci mandava a lavorare.

-         Eh, eh. Mi mancano le sue sgridate.

-         Sembrerà strano, ma in fondo anche io mi ero affezionato a Majorika.

Doremì sorrise e prese sottobraccio Kotake.

-         Sono contenta di essere venuta ad abitare qui nel mondo della magia.

-         Non vedevi l'ora, vero?

-         Già, anche se mi mancheranno i miei vecchi amici- diede un occhiata alla sala- Guarda che bel camino!- disse indicandoglielo- Sarà l'ideale per le nostre serate. Tutti insieme riuniti intorno al camino a chiacchierare allegramente.

-         Tutti e tre- disse Kotake baciandola dolcemente.

-         Sì…noi e la piccola Hikaru…

 

Guardò di nuovo il disegno raffigurato e sorrise tristemente.

"Prima o poi…dobbiamo affrontare gli spettri del nostro passato"

Mise via il foglio e alzò lo sguardo.

-         Sono arrivati…

Davanti a sé aveva una lunga schiera di streghe e stregoni, in sella alla propria scopa.

-         Benvenuti…vi stavo aspettando- disse sorridendo.

-         Harukaze Doremi, in nome del Consiglio delle streghe, la dichiariamo in arresto- disse una strega in divisa e in sella ad una scopa, con in mano un foglio a forma di pergamena.

-         Ah, davvero?

-         Adesso ci deve seguire.

-         E se non volessi?

-         In quel caso saremmo costrette ad usare le manieri forti.

-         Eh, eh…sarà divertente…Voglio proprio vedere di cosa siete in grado di fare.

-         Non provocarci, ragazzina!- disse una donna anziana- Anche se sei abile nella magia, resti pur sempre un umana!

-         Se è così…perché finora nessuno dei vostri tentativi di sconfiggermi, mi hanno fermata?

-         Questa volta non falliremo! Non potrai niente contro tutte noi!- agitò la mano, pronunciando una formula e una piccola sfera di magia comparve nella sua mano- Adesso vedrai di cosa siamo capaci, piccola umana!

Fece per lanciarla contro Doremì, ma fu bloccata da una mano, che l'afferrò per il polso.

-         Ferma- disse la persona accanto a lei.

-         R- regina! Lei qui?! Non doveva, ci avremmo pensato noi a…

-         Questo è un compito che spetta a me- disse la persona, scendendo giù sul balcone con la sua scopa.

Le due donne si fissarono negli occhi per qualche minuto, senza dire niente. Intorno si era creata un'atmosfera gelida e tesa.

Doremì fece un sorriso divertito.

-         Finalmente c'incontriamo, regina…anzi, Hana.

-         Doremì…non mi sarei immaginata che saremmo dovute arrivare a tutto questo.

-         Unf, e io non mi sarei immaginata che la vita a corte ti avrebbe cambiata così- disse Doremì, facendo sparire il suo sorriso.

-         Io…non sarei mai voluta arrivare a questo punto!

-         Ah, no? Allora…avresti potuto fare qualcosa.

-         Io…ho dei doveri di regina e lo sai!

Doremì si girò.

-         Non sei l'Hana che ho cresciuto…sei solo una ragazza viziata che ha occupato il suo posto.

-        

-         Regina…- disse una strega accanto a lei- noi siamo pronte…

Hana fece un cenno di consenso e alzò il braccio con in mano il cristallo.

-         Mi dispiace che siamo arrivate a questo punto…- disse triste con la testa china per terra, mentre tutte le altre streghe e stregoni imitarono Hana e prepararono il loro cristallo.

-         Allora facciamola finita…- disse Doremì fissando Hana- Se volete attaccarmi, fatelo subito!

Hana e gli altri stregoni riunirono la loro magia e attaccarono Doremì.

La ragazza allungò il braccio davanti a sé e creo una piccola barriera, in modo che i loro attacchi non le facessero del male.

-         I nostri attacchi non le fanno effetto!- disse una strega.

-         Incredibile, come può resistere?

-         La sua magia è così forte, perché proviene da un altro cristallo- disse un'altra strega.

-         Forza, prima o poi cederà!

-         Aspettate! Non fatele del male!- gridarono dei ragazzini, arrivando in volo.

Il gruppetto scese dalle loro scope e si avvicinarono alle streghe.

-         Non potete fare questo a Doremì!- disse Aiko.

-         Non è con la violenza che si risolvono i problemi!- disse Hazuki.

In quel momento arrivarono anche la piccola Doremì e Kotake.

-         Perché siete qui?- chiese Doremì piccola- Dovevate restare a casa!

-         Vogliamo impedire che combattano- disse Yuri.

-         Non puoi chiederci di restare a casa, senza fare niente!- disse Onpu.

-         Sciocchi, questo è un problema mio! Non voglio che altri ci rimettano al mio posto!

La regina guardò quel gruppo di ragazzini che erano piombati lì all'improvviso.

-         Doremì? Ragazzi?- disse sorpresa Hana- Siete voi?

La piccola Doremì guardò la regina e rimase stupita.

-         Hana-chan?

-         Papà!- Kotake grande si girò e vide la piccola Hikaru arrivare in volo con la sua scopa. Ma non aveva molta padronanza del mezzo e così finì per fare un atterraggio disastroso.

-         Stai bene?- chiese spaventato.

-         S- sì…- sorrise debolmente.

-         Sei un'incosciente, Hikaru!- disse adirato Kotake- Ti avevo chiesto di aspettarci a casa!

-         S- scusa papà…- disse triste Hikaru.

Anche Doremì grande si sorprese del loro arrivo e tolse la barriera.

Una strega se n'accorse e approfittò della sua distrazione.

-         Attaccate adesso!- ordinò la strega e tutti ubbidirono.

In quel momento una gran quantità d'energia magica venne scarica verso la ragazza.

-         Noo, fermatevi!- gridò Hana.

Ma fu inutile. Doremì grande rimase a guardare mentre la sfera si avvicinava. Non fece in tempo a reagire, che si sentì spinta via.

L'attacco creò un enorme polverone.

Tutti rimasero con gli occhi spalancati.

Doremì grande aprì gli occhi e vide che l'attacco non le aveva arrecato danno, ma poi si accorse anche il perché…

-         Tetsuya!- gridò Doremì piccola e corse verso di lui, che era disteso per terra.

Doremì grande rimase a guardare sbalordita il piccolo Tetsuya, che l'aveva spinta, salvandole la vita…a costo della sua.

-         N- non posso crederci…mi ha protetto…

-         Tetsuya, Tetsuya…mi senti?- disse Doremì piccola a Tetsuya- Per favore…parlami…

-         …Mh…- aprì gli occhi con fatica.

-         Tetsuya! Perché…perché l' hai fatto?- chiese Doremì disperata.

-         N- non potevo permettere che facessero del male- sorrise con fatica-…alla mia Doremì…

Doremì arrossì di colpo e rimase a guardare Kotake che le sorrideva dolcemente. Sentiva il suo cuore battere forte.

Kotake mosse con fatica la mano, per afferrare quella di lei. La strinse forte e chiuse gli occhi.

Subito dopo, Doremì sentì che Kotake stava allentando la presa.

Hana guardò la scena e si girò verso le streghe dietro di lei.

-         Chi vi ha accordato il permesso di attaccare?- disse arrabbiata.

-         Ma regina…se non l'avessimo fatto…vi avrebbe di sicuro attaccata e…

-         Ma che state dicendo! Doremì non l'avrebbe mai fatto! Se avesse voluto veramente farci del male, con il suo potere l'avrebbe fatto subito, ma si è limitata solo a difendersi- si girò e guardò il piccolo Tetsuya per terra, senza vita- E solo ora…mi rendo conto delle parole di Doremì…

-         …Tetsuya- disse la piccola Doremì in lacrime, rendendosi conto che Kotake non le teneva più stretta la mano- No, no, no!- scosse la testa- Non morire per favore…

Tetsuya grande fece per avvicinarsi, ma notò che stava diventando trasparente…stava scomparendo…

-         Papà!- gridò Hikaru.

-         C- cosa sta succedendo?- chiese spaventata Momoko.

-         Sta scomparendo!- disse Hazuki.

-         Ma allora questo significa che…- disse Yuri.

-         No, non voglio!- disse Hikaru.

Tetsuya si guardò e poi guardò la piccola Hikaru che era in lacrime.

-         Piccola, non piangere, non mi succederà niente…- si chinò davanti a lei- mi dispiace di averti mentito riguardo a tua madre…volevo solo che tu non soffrissi di più.

-         Papà non andartene! Per favore, non lasciarmi da sola!

-         Non sei sola Hikaru…- disse dolcemente e l'abbracciò anche se ormai il suo corpo non era più tangibile- tu hai tante persone che ti vogliono bene…sii felice, figlia mia.

-         Papà…

Tetsuya si alzò in piedi e guardò Doremì grande, che era ancora seduta per terra.

-         Doremì…

-         …Tetsuya…- disse ancora sconvolta.

-         Parte di quello che è accaduto è colpa mia…- disse triste- Scusami per non averti creduto e sostenuto quando n'avevi bisogno…

-         Tetsuya…io…- cercò di allungare la mano verso di lui.

-         Ti amo Doremì…- sorrise- Addio.

Doremì cercò di afferrare Tetsuya, ma scomparve sotto i suoi occhi.

-         Papà, no!- gridò Hikaru in lacrime.

E solo quando scomparve davanti a lei, capì il suo errore.

 

-         Ehi, Doremì!

La ragazza si girò e guardò il ragazzo venire incontro a lei.

-         Sei in ritardo- disse scocciata la ragazza.

-         Eh, eh…scusami, ma Kimura mi ha trattenuto.

-         Ah, ma bene…mi chiami tu e mi dici di trovarci qui, e sei il primo ad arrivare tardi!

-         Ti ho già chiesto scusa (-_-)*

-         Sì, ma non basta. Spero almeno che il motivo valga la pena di averti aspettato. Allora?

-         Cosa? ('_')

-         Mi prendi in giro? Che cosa volevi dirmi?! (>_<)*

-         Ah, sì…però non mettermi fretta.

-         Tetsuya, non ho intenzione di aspettare un'eternità!

-         Ho capito, ho capito…dunque…sai la domanda che mi facesti tempo fa?

-         Uh, quale?

-         Perché io ho deciso di diventare un apprendista stregone…

-         Già, ricordo…però quella volta non mi hai risposto…

-         Ecco…il motivo sei tu.

-         Eh, e adesso che c'entro, io?

-         Quando ho scoperto che eri una strega, ho avuto paura che questo in qualche modo ci potesse allontanare…

-         Come?

-         Vedi…io- disse imbarazzato- ti voglio bene…

-         Eh? (°///°) Ah, sì…intendi come amica (^_^)'

-         No, io…ti voglio più bene di una semplice amica…- prese fiato- Io ti amo.

Doremì rimase impietrita e rimase zitta per un bel po'.

-         Doremì…tutto bene?- chiese Tetsuya preoccupato.

-         I- io…credo di non aver capito bene…tu, cosa?

-         Non me lo fare ripetere (-///-), hai capito benissimo.

-         P- però è impossibile…cioè, io…tu…ahhh, sto andando nel pallone! (@_@)'

-         Se ho deciso di unirmi a voi è perché avrei avuto l'opportunità di starti al fianco e proteggerti…e lo farò sempre.

-         Tetsuya (°///°)…

-         Kotake, muoviti, c'è la partita!- disse da lontano un ragazzo.

-         Ah, sì, è vero- disse Tetsuya ricordandosi- Scusa, devo andare. Ciao!

-         Ah, aspetta, Tetsuya io…- ma ormai se n'era già andato- Anch'io ti amo…- sussurrò lievemente.

 

Doremì grande chinò la testa, le lacrime scendevano sulle sue guance.

Perché…perché era dovuto accadere questo? Non era nei suoi piani.

Voleva solo…voleva solo salvare il mondo delle streghe…ma ormai non aveva più importanza…perché aveva perso la cosa più importante…

-         Papà…- pianse Hikaru- mi avevi promesso che non mi avresti lasciata sola…

-         Hikaru- Hazuki tentò di consolarla.

-         Hikaru?- Doremì grande rimase a guardare la bambina.

Era possibile che quella bambina in lacrime fosse sua figlia?

Provò ad alzarsi e ad avvicinarsi a lei.

-         Hikaru…sei tu?

La bambina alzò la testa per guardare la ragazza.

-         Hikaru, non mi riconosci? Sono tua madre…

-         Non è vero!- gridò la bambina e andò dietro Hazuki- Mia madre non farebbe mai una cosa così cattiva, abbandonando me e mio padre!

Doremì si pietrificò. Quelle parole…l'avevano ferita di nuovo. Ora si rendeva conto che sua figlia la odiava.

-         Hikaru, calmati…non è vero quello che dici…- Hazuki provò a parlarle- Lei ti vuole bene…

-         No, no, no!- scosse la testa- Lei non è mia madre! Lei è morta!- disse in lacrime.

Ecco cosa aveva ottenuto con le sue convinzioni, con il suo senso di giustizia. Doremì guardò la bambina e poi si voltò.

-         Hai ragione…tua madre è morta tanto tempo fa…- e iniziò ad incamminarsi.

-         Ah, aspetta- disse Onpu- Dove vai?

-         Qui non c'è più posto per me…- passò vicino a Hana- Sta tranquilla, non verrò più a dare fastidio.

-         Doremì…

La ragazza si allontanò tra gli sguardi dei presenti.

Per terra c'era un piccolo foglio piegato…che racchiudeva i suoi sentimenti più profondi…ma ormai era troppo tardi per recuperarli.

 

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Incontrerai,

sempre in te,

sentimenti sinceri e amore.

Una ragione,

per vivere,

meraviglioso vedere la luce del sole.

Cantiamo insieme con il cuore,

prendi la mia mano sentendo il perdono,

guardo i fiori e ascolto la tua voce,

io, costruisco un cammino di luce.

Come una nube vado,

accarezzando il mare,

tra le onde tu,

arrivi a me.

Non posso ricordare, come arrivai verso te,

tra un mare blu,

arrivi a me.

 

Fine quarta puntata

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Ah, ah, ah (^_^)'' scusate, avevo detto quattro capitoli? Ebbene, mi sono sbagliata.

Eh, eh, è un errore che può capitare a tutti…il fatto è che il quarto capitolo era così lungo, che ho preferito suddividerlo.

E così mi sono ritrovata con cinque capitoli. Tranquilli, il prossimo è davvero l'ultimo! Garantisco! (^o^)

In ogni caso, come vi è sembrato questo capitolo? Io c'è l' ho messa tutta a scriverlo, nonostante alcune volte mi addormentavo sulla tastiera.

Eh, eh, non sono fatta per questo genere di cose.

Ah, ho aggiunto dopo la sigla, il testo della canzone dei Gemelli Diversi "Prima o poi".

Ehm, non uccidetemi se troverete qualche (solo qualche?) errore di distrazione (^.^)'

Ciao e al prossimo capitolo!

By Ya-chan

 

Personaggi:

Doremi Harukaze

Hazuki Fujiwara

Aiko Senoo

Onpu Segawa

Momoko Asuka

Tetsuya Kotake

Yuri

Hikaru Kotake

Majorika

Lala

Majodela

Hana

   
 
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