Serie TV > Sherlock (BBC)
Ricorda la storia  |      
Autore: White_Converse    24/08/2015    0 recensioni
Dal testo:
"Devo proteggerti, è una promessa che ho fatto a me stesso, una promessa che regola e regolerà la mia vita fino al mio ultimo respiro.
Non esistono gli eroi ed io non sono uno di quelli, ma esistono le vittime e non permetterò che tu diventi una di quelle."
____673 parole____//JOHNLOCK\
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sherlock Holmes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Disclaimer: questi personaggi non mi appartengono,
 ma sono proprietà della BBC e di Sir. Arthur Conan Doyle;
 questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

 
#nonlasciarmicadere

 Tendo la mano verso di te, afferro mentalmente la tua, non lasciarmi cadere.

Piango, perché sarò solo ancora una volta, ma in questo momento voglio solo che tu stia con me, non lasciarmi solo, non ora.

Devo proteggerti, è una promessa che ho fatto a me stesso, una promessa che regola e regolerà la mia vita fino al mio ultimo respiro.

Non esistono gli eroi ed io non sono uno di quelli, ma esistono le vittime e non permetterò che tu diventi una di quelle.

“Addio John” ti amo, da sempre, per sempre vorrei dirti, ma sono codardo in queste cose, non so come comportarmi, non lo saprò mai probabilmente, sarà un’ignoranza eterna la mia, ma le poche cose che so sull’amore sono tutte incentrate intorno a te, John Watson.

“Ti amo John” lo dico, ma il vento porta via le mie parole e mi lascio cadere giù.

E’ il mio nome quello che stai urlando e fa male, fa male sapere che potrai soffrire, che probabilmente, di me ti importa qualcosa, ma a me interessa fin troppo di te e sono disposto ad essere un morto vivente per farti stare bene.

Il piano ha funzionato ed ora sono circondato da un gruppo di attori, ma quella che sento è la tua voce.

La tua mano tocca il mio polso, non puoi sentire il battito del mio cuore;
 il mio cuore che da qualche tempo non pulsa esclusivamente per pompare sangue, ma batte al ritmo di tuoi respiri, per sentirti vivere.

Non chiudo gli occhi perché voglio vederti, forse per l’ultima volta nella mia vita, voglio  imprimere nella mia mente la tua immagine, magari senza quella macchia scarlatta che ti sporca la tempia, e decorare ogni stanza del mio Mind Palace.
 

Sono passati sei mesi da quando sono “morto”, sei mesi senza John.

Si può dire tranquillamente che Sherlock Holmes è effettivamente morto senza John Watson, l’unica cosa che mi impedisce di crollare è il suo ricordo e la consapevolezza che quello che ho fatto e che sto facendo è per lui.

Penso a cosa succederebbe se i ruoli fossero invertiti, se fossi io a dover piangere la morte di John ed immediatamente allontano questo pensiero.

Sta soffrendo così? Non penso, lui non prova quello che provo io per lui.

Ma cosa provo io? Amicizia? Amore?

Qualsiasi cosa provi è indefinibile, come tutte le mie emozioni, non sono mai riuscito a dare un senso ai sentimenti ed io per primo li ho aboliti dal mio cervello freddo e calcolatore, estremamente razionale, ma poi è arrivato lui.

Lui, John Watson.

Lui ha mandato in tilt la mia fredda mente, risvegliando qualcosa, una parte di me che non pensavo esistesse.

E mi sono semplicemente innamorato, ma non di un amore come quello dei film o delle soap opera che guarda la signora Hudson, no.

Mi sono innamorato in un modo sincero e nascosto, quell’amore che capisci subito che sarà per sempre, ma che non puoi mostrare al mondo, devi tenertelo per te perché potrai farti male.

Ma molti dicono che non ci sia nulla di più bello dell’amore, allora perché non mostrarlo?

Solo ora che sono ammanettato in questa lurida cella in India rimpiango di non aver detto a John che lo amo, vorrei teletrasportarmi a
Londra e confessargli tutto, ma non posso.

Devo salvare John, devo distruggere la cellula terroristica di Moriarty.

Arriva il mio carceriere, pronto a torturarmi, ancora.

Penso a John, a quando tornerò.
Penso che non vedo l’ora di dirgli tutto.

L’uomo dal viso coperto prende una cinghia.

Penso al viso bellissimo di John ai suoi occhi e il dolore non sembra così insopportabile.

I colpi li sento, ma John non mi sta lasciando cadere.

Lui sta afferrando la mia mano.
Lui mi sta guardando negli occhi.

Ti amo John’

Non andartene, resta con me, non lasciarmi solo, non lasciarmi cadere.

Il dolore non lo sento ora che le braccia di John mi stringono forte e il suo profumo di pino mi colpisce più forte della frusta.

Lui non mi lascerà cadere.


Angolo dell’autrice.
Ave popolo di Sherlockians!
Questa è la prima “fanfiction” che scrivo su Sherlock e sulla  Johnlock (sono l’amore quei due).
Sono semplicemente i pensieri di Sherlock prima di “””suicidarsi””” e quando va in esilio.
Mi piace pensare che l’amore di John gli da forza  ( 3x03 c: )
Io vi saluto, se vi va lasciate una recensione per farmi sapere se vi è piaciuta o vi ha fatto schifo :”)
Baci
White_Converse xx
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: White_Converse