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Autore: Tmntsuperfun12    24/08/2015    4 recensioni
(R/L) (accenni D/M) Cosa succede se Leo, ragazzo di prima superiore deve aiutare i suoi due amici Donnie e Micky a togliersi dai guai? Cosa succede Se questi guai sono da parte di un muscoloso e figo ragazzo di terza superiore? Cosa succede se gli viene chiesto di 'aderire' ad un patto inaspettato? Godetevi questa storia piena d'amore!!!
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Raphael Hamato/ Raffaello
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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DEDICATO A:    BiaIlyLOVE03 e Anna_panna_9

A casa, Leo aveva condotto Raphael in salotto, dopo averlo convinto a sedersi sul divano con una birra in mano, era andato in cucina ad ordinare la pizza al telefono a muro. - Ho ordinato la pizza, se vuoi, mentre aspettiamo possiamo guardare un... - Cominciò, entrando in salotto e fermandosi vedendo che il rosso dormiva -... Film. - finì in un sussurro, sorrise alla vista: braghe blu lunghe, scarpe da ginnastica bianche, maglietta rossa sotto una felpa grigia con il cappuccio alzato, maschera rossa. Si avvicinò lentamente e senza far rumore, si inginocchiò accanto al divano, osservando ciò che poteva scorgere da sotto il cappuccio e lo colpì il vedere i particolari che non aveva mai notato prima: il muso era più spigoloso del suo o di quello di Don e Micky, dalla maglietta si riconosceva una cicatrice a forma di fulmine sul carapace e ridacchiò vedendo dalla bocca semi aperta del rosso uno scintillio argentato, pensando a quanto sarebbe piacevole sentire quel piercing scivolare sul suo collo accompagnato dal dolce calore della lingua, pensiero che lo fece gemere leggermente... La cosa che lo colpì di più fu il suo labbro inferiore che sporgeva più del superiore, si sentì più caldo; sentì il bisogno di baciarlo, sentì il bisogno di mordere e succhiare quel labbro, sentì il bisogno di quel piercing sulla pelle che lo farebbe gemere e sussurrare di piacere... Perché aveva quei pensieri, lui non era così! Perchè si faceva attirare in quella trappola con così tanta facilità?!? Ma presto i pensieri furono sostituiti dai fatti... Salì a cavalcioni su Raphael, facendo scivolare le mani dal centro del piastrone, fino alle guance con espressione assente. Quando le loro labbra si sfiorarono, Leo si fermò di colpo... Raph aveva una straordinaria passione del collo del Blue e voleva provare quella sensazione. Portò le labbra sopra la clavicola e con delicatezza le poggiò fino a metà del collo in piccoli baci, la reazione del rosso fu di allungare le labbra in un mezzo sorrisetto compiaciuto e di sussurrare lettere che non avevano senso se unite nella stessa frase; interessato da ciò, provò a passare dolcemente la punta della lingua sul collo fino alla mascella, dove mordicchiò leggermente, stavolta il rosso gemette leggermente e tremò sotto i denti di Leo. Il Blue si sentiva soddisfatto e poggiò le labbra leggermente aperte dove il collo incontrava la spalla e ci lasciò un bel segno, Raph ansimò e il Blue sentì l'erezione del rosso schiacciare contro il suo culo. La testa di Leo girava, le piume nello stomaco gli facevano venire un groppo alla gola, si portò sulle labbra di lui e lo baciò con aggressiva passione, non si erano mai baciati con la lingua e Leo voleva provare con Raphael sveglio e tremante sotto di lui... Aspetta, Raph non avrebbe mai tremato sotto il suo tocco da sveglio, era tutto inutile! Leo era un Alpha!! Non poteva funzionare!!! Gay e faceva la parte Omega con un Alpha! Cosa avrebbe detto suo padre? Si staccò dalle labbra di Raph e lo osservò per qualche attimo, non poteva funzionare... Non doveva funzionare... Anche se lei era così piacevole, anche se era così bello, anche se aveva un gusto e un odore da far girare la testa... Cercò di combattere la voglia di baciarlo ancora o di attaccarsi di nuovo al collo. In un attimo sentì una mano sul fianco e un'altra sulla testa che lo schiacciò giù sulle labbra del focoso... Raphel era sveglio? Da quando? Merda... In un primo momento Leo restò immobile, ma si adattò subito e ricambiò il bacio, abbassando il cappuccio della felpa. Si baciarono a labbra aperte e per un po' fu piacevole, ma Leo voleva di più. Raph sentì la lingua di Leo entrare di sfuggita nella sua bocca, senza troppa invasione, solo per provare; il rosso spinse la lingua nella bocca del Blue e dolcemente l'invitò ad entrare nella sua, lasciò che si adattasse per poi diventare più aggressivo e prendere lui il comando. Leo cominciò a macinare intorno all'erezione, sentendo il piercing del rosso scivolare delicatamente sotto la lingua, fremette e si contorse, lo sentì gemere raschiare la pallina d'argento sul palato e non poté trattenere un gemito quando lo sentì in fondo ai lati della lingua. Si lasciò andare alle cure di Raphael, gemendo e contorcendosi ogni attimo...
DLIN DLON
si staccarono, riprendendo fiato – Dev'essere il fattorino della pizza – Ansimò Leo fra un respiro e l'altro. Gli accarezzò la guancia e gli diede un bacio casto sulle labbra, quasi lo continuò, ma il campanello lo interruppe ancora. Si alzò con un sospiro e andò ad aprire, peccato che alla porta non ci fosse il fattorino – Karai? - balbettò Leo visibilmente irritato, era stato interrotto dal trattamento' di Raph per questo?!? - Ciao Leonuccio!! Sono venuta per te!! Andiamo!!! Lo so che vuoi uscire con me!!! - Leo di massaggiò una tempia, - Per la duecentesima volta, non voglio uscire con te!!! - Lei si stizzì, poi addolcì lo sguardo – Oh, ceerto!!! Perché tu hai impegni!!! E poi dammi solo un motivo per non uscire con me!!! - Leo sbuffò – Beh, per esempio ho un fidanzato, non mi piaci, tuo padre ha tentato di uccidere mio padre e sono gay – Lei smosse i capelli corti con una mano – Certo che ti piaccio, mio padre è in prigione e sei Gay? Nessuno è perfetto!!! E... Tu lo ami? -
- Chi? - Lei sbuffò – Il tuo ragazzo!!! - Lui ci pensò un attimo, si conoscevano da poco, troppo poco... Si erano baciati, allora? Per un bacio!!! Stavano limonando sul divano... Bene, ci sono persone che che limonano con persone che non amano, vero? - Si... - Disse con decisione – Si, lo amo!!! Gli darei la mia vita!!! E adesso smamma, devo tornare dal mio ragazzo!!! - Karai ci restò male, tanto che quando Leo le sbatté la porta in faccia, lei cominciò a picchiare sulla porta – Io ti avrò, Leo!!! Con le buone o le cattive io ti avrò!!! - Dopo qualche minuto, sentì dei passi allontanarsi e fece per tornare in salotto quando il suono del campanello lo fermò nuovamente – Ti ho detto che... - Si fermò subito quando vide una bambina con una maglietta gialla, dei jeans e un casco un po' troppo grande con su scritto 'Pizza-Sama' gli porgeva una scatola di pizza dall'odore invitante, - Scusa, ti avevo confusa con qualcun'altra... -  La ragazzina fece spallucce – Sono 20 dollari! - Disse con un sorriso a buchi – Ecco a te! - Disse gentilmente il Blue, porgendole 5 dollari di mancia e facendole l'occhiolino prima di chiudere la porta. Si diresse in salotto dove Raphael aspettava con una mano sullo schienale del divano, pronto ad alzarsi, - Cos'è successo?!? - Il suo tono era serio e duro, con un velo di preoccupazione – Allora? - Ora impaziente, immobile, puntava dritto su Leo, cercando con lo sguardo qualche ferita o lesione. Il Blue si sedette accanto a Raph, poggiando la pizza sul tavolino di fronte al divano – Il cattivo ragazzo che si preoccupa per me? - Cominciò, eludendo la domanda e avvicinandosi al rosso – Sono lusingato.. - Portò le braccia dietro il collo di Raph e le labbra erano a pochi millimetri dalle sue. Il focoso prese le braccia di Leo da dietro la testa e le tenne in mano, allontanandolo leggermente – Leonardo, dimmi cosa è successo, immediatamente! - Leo si staccò, alzandosi e cercando di allontanarsi, ma Raph non glielo permise; lo prese per le cosce e lo fece cadere fra le sue gambe, avvolgendogli le braccia intorno alle sue sul petto e lasciando che la testa si appoggiasse sulla spalla verso lo schienale del divano. - Racconta – Leo si dimenò, cercando di liberarsi, poi si arrese e si rilassò, senza però parlare. Il rosso sospirò, aiutandosi con le braccia e le gambe riuscì a trascinarlo più in alto, in modo da poter raggiungergli il collo. Gli baciò delicatamente la guancia - Mata, umekigoe o kaishi shimasu (comincia pure a gemere), Leo aveva imparato il giapponese da suo padre e aveva capito perfettamente, arrossendo e cercando di spostarsi, ma Raph aveva una presa ferrea e non poteva far altro che godersi la lenta tortura. Il rosso baciò dolcemente sotto la mascella di Leo, facendolo tremare di aspettativa; leccò dolcemente quel punto, per poi scendere, lasciando una scia vischiosa su tutto il collo, Leo cominciò a gemere ed agitarsi sentendo il piercing scivolare sulla pelle, gli piaceva, era una tortura veramente eccitante per entrambi, tantoché... - Leeooo... - sussurrò Raph con voce roca, piena di desiderio, mentre soffiava sulla scia umida, facendo inarcare leggermente la schiena di Leo. Morse fra il collo e la spalla, facendolo urlare ed inarcare la schiena ancor di più verso l'alto. Allentò la presa, ma non tolse le labbra dal collo, succhiando dolcemente la pelle. Leo aveva gli occhi e la bocca spalancati, esausto da quel solo morso, si lasciò cadere pesantemente su Raph. Ansimò – Una vecchia amica... - Prese un respiro profondo – Vuole che io esca con lei... Ma i-io non voglio... E le ho detto che io avevo te e... - Si fermò, non poteva dirgli che lo amava – E? - Silenzio. Raph scambiò le posizioni, buttando Leo sul divano e tenendogli le mani ai lati della testa – E?!? - Riprovò. Niente. Ringhiò – Leo! Ti ho promesso protezione e se non vuoi che te la dia... - Si avvicinò all'orecchio – Mi assicurerò che tu non sia vergine! - Leo aprì la bocca per parlare, ma la richiuse di scatto: non si sarebbe fatto abbindolare così! Raph sospirò: - Come vuoi, ma non dirmi che non ti avevo avvertito... - Sollevò i polsi di Leo fin sopra alla testa, tenendoli con una mano sola, con l'altra cominciò a toglierli i pantaloni – Le ho detto che ti amavo! - Gridò tutto in una volta. Il rosso si fermò, mollò Leo e si allontanò, sedendosi sul bordo del divano. Il Blue si sedette – Scusa Raph... È per questo che non te lo volevo di.... - Non riuscì a finire che le sue labbra vennero rapite in un dolce e appassionato bacio, gemette e si contorse nel piacere per le curiose mani di Raph che scivolavano su tutto il corpo, sotto la maglietta e sul culo. Quando si staccarono per riprendere fiato,   Leo aveva le braccia avvolte intorno al collo di Raph e le gambe intrecciate insieme intorno ai fianchi del rosso, che intanto aveva una mano sul fianco e una sulla guancia di Leo. Si guardarono negli occhi, Leo aveva capito che non era l'unico con sentimenti del genere. Sciolse le braccia intorno al collo del rosso, per lasciare che le mani arrivassero al nodo della maschera, ma l'altro lo fermò, catturando le braccia e allontanandole. Il Blue sospirò, mettendo entrambe le mani sulle guance di Raph, che ne prese una e ne baciò dolcemente il palmo – Raph... - Cominciò con il solito tono con cui una madre comincia un discorso importante – Bene, Leo... Va bene. - Lo interruppe prima che potesse cominciare e con un dolce bacio sulle labbra, sciolse la bandana Blue, mostrando due luminosissimi occhi nero scuro che lo guardavano pieni di affetto, dolce come un bignè alla crema di vaniglia. Leo sciolse con una mano la maschera rossa, mostrando due aggressivi occhi verde chiaro, intorno alla pupilla un caldo oro miele, lo guardavano con passione e desiderio. I due rapiti dalla differenza fra entrambi si diedero un lungo bacio, godendo del sapore di entrambi.

Il primo a svegliarsi fu Leonardo,si guardò intorno con aria assonnata, era per terra fra il tavolino e il divano, come ci era finito lì? guardò l'ora 15.37, cavoli!!! Aveva dormito troppo. Si accorse di avere due braccia calde intorno ai fianchi e sorrise nel vedere l' Alpha più grande dormire con respiro leggero...
Pochi  prima...
Si staccarono per prendere fiato, ansimarono un po' prima di unirsi di nuovo in un altro appassionato bacio – Leo... I-io.. Non resisto... Perdonami... - Ansimò prima di mordere forte il collo (E, no! Raphael non è un tarta-vampiro!!!) . Leo urlò, stringendo gli occhi dal dolore e dal piacere scuro che veniva da quel morso. Il rigonfiamento di Raph era cresciuto di nuovo... Leo tentò di staccarlo, riuscendo solo a sbilanciarlo e far cadere entrambi per terra, invertendo finalmente le posizioni; questo bastò per calmare Raphael che si mise a ridere. Giocarono un po' sul pavimento, prima di addormentarsi.

Leo si riprese da quel corto Flashback, riuscì a liberarsi dalla presa di Raph senza svegliarlo, prese la pizza ( ormai gelida ) e la portò in cucina a scaldare. Dopo cinque minuti tornò con un piatto con la pizza calda e tagliata in otto parti, la posò sul tavolo e andò a prendere un paio di birre; quando tornò, Raph si era alzato e si era appena seduto sul divano, massaggiandosi la cervicale. Leo si avvicinò, poggiò le birre sul tavolino e si posizionò dietro il rosso, scacciando la mano dell'altro mettendo le sue dove il collo incontra la spalla e massaggiando con il pollice il punto dolente; Raph si rilassò, gemendo un sospiro. Dopo un paio di minuti, il rosso portò le mani su quelle di Leo, trascinandole davanti a se e alzando la testa per baciarlo dolcemente sulle labbra – Ti amo... - Sussurrò – Anche io, Raphie! - Il nominato sorrise in sfida – Divertente, Fearless Leo – Il Blue tirò fuori la lingua, il rosso in tutta risposta ne toccò la punta con la sua; Leo la fece scivolare nella bocca dell'altro, facendole grattare una contro l'altra in un gioco di prevalenza ( non serve dire che vinse Raphael ). - Ho scaldato la pizza... Film? - Chiese Leo con un velo di sottomissione nella voce, – Horror – il tono che usò Raph fece tremare leggermente Leo, che si allontanò per scegliere un CD – Allora... - leggendo i titoli dei CD posti sugli scaffali intorno alla TV da trenta pollici, intanto stava dando le spalle al rosso, che si godeva la scena del suo fondo schiena nei movimenti del Blue – 'La Mano di Stana'? -    
-No.. -         
- 'Il Pasto di Charlie Lou'? -
- Neanche -
- ' Tre Notti dalla Morte'? -
- Umpf!!! -
- 'In Casa con lo Psicopatico della  Terza Strada'? -
- N... Questo suona bene – Per la sorpresa Leo fece cadere i CD. Quando si chinò per raccoglierli, Raph non resistette e si fece sfuggire mezzo gemito, che non sfuggì a Leo – Ti piace così tanto il mio culo? -
- G-già!! - Stavolta il gemito venne confuso con la voce, ma ancora perfettamente udibile fece arrossire Leo. Il CD fu inserito nel lettore e il film cominciò con la scritta: '' Contenuto per solo pubblico adulto, violenza, contenuti sessuali '' - Oh, bene!!! - Rise Raph – Ci sarà da divertirsi!! - Strinse a se il Blue cercando di confortarlo.

L'immagine della ragazza con una sega elettrica nel braccio fece nascondere il viso di Leo nell'incavo del collo di Raph, che sorrise ancora una volta: Leo gli era completamente in braccio e gli respirava sul collo. Avevano finito la pizza, imboccandosi a vicenda, e la birra gli era andata dietro. Il film finì e Leo si scostò dal collo di Raph, che gli baciò delicatamente gli occhi – È solo un film, ci sarò sempre io per te! - Leo non aveva voglia di parlare, allora stette zitto mentre il Rosso lo distendeva lentamente sul divano, baciandogli tutto il viso e il collo con lento affetto.
Una macchina attraversò il vialetto: - Papà!!! - Leo s'illuminò, allontanando Raph – Devi andare! - disse alzandosi – Giusto... - Seguì Leo con la cartella in mano fino all'uscita del retro – A domani... Al parco... Ciao! - Fece per rientrare in casa, quando una mano lo fermò – Hey! - Raph lo tirò in un lungo bacio – Ti amo Leo, non dimenticarlo... - Sussurrò, prima di sparire dietro una casa. Il Blue guardò un attimo il punto dov'era sparito e poi rientrò per accogliere il padre.  
   
 
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