-Mi piaci! Vorresti essere la mia ragazza?- mi disse suscitando in me una leggera sorpresa. Non mi sarei mai aspettata di piacergli, anche perché non me n'ero mai accorta di questi suoi sentimenti per me. Il problema è che di lui non so niente, soltanto il nome. - Ecco...io- non sapevo come rifiutarlo senza infrangere i suoi sentimenti, ma il ragazzo mi bloccò  prima che potessi parlare -Non serve che tu mi risponda adesso. Prenditi tutto il tempo che vuoi- disse per poi lasciarmi da sola con i miei pensieri. Un rumore di passi mi fece ridestare dai miei pensieri e una voce che conoscevo bene mi fece battere il cuore -Allora, cosa gli risponderai?- sentivo molto bene nel tono della sua voce che era infuriato, però quella infuriata sarei dovuta essere io e non lui, perché  mi aveva spiato e si permetteva pure di arrabbiarsi. Ma chi si credeva di essere? -Non sono affari tuoi- dissi stizzita e allontanandomi da lui, ma mi sentì trattenere da un braccio e sbattere contro il muro. Appena vidi il suo sguardo freddo su di me, avverti un leggero brivido, ma ciò non mi fece distogliere i miei occhi dai suoi; Azzurri come il cielo ma freddi come il ghiaccio. - Lasciami andare- dissi distogliendo leggermente gli occhi dai suoi e di liberarmi della sua stretta, ma era più forte di me -Ti piace?- chiese con un tono infastidito e freddo facendomi smettere di dimenarmi e non sapendo che cosa rispondergli abbassai la testa e rimasi in silenzio. All'improvviso senti le sue dita alzarmi delicatamente il viso, facendomi scontrare con i suoi occhi azzurri, nella quale ero innamorata  e ne rimasi incantata. Senza rendermene conto, feci una cosa che non mi sarei mai aspettata di fare, mi avvicinai verso di lui ed intrecciai le mie mani dietro al suo collo, giocando con alcune ciocche dei suoi capelli. Al mio gesto lui ghigno malizioso ed io quando mi resi conto di cosa stavo facendo mi vergognai fino ad arrossire. Lui si avvicinò di più a me accorciando la distanza rimanendo con pochi centimetri tra di noi, facendomi arrossire ancora di più. Per non agitarmi giocai ancora con i suoi capelli, lui capendo il mio stato d'animo mi cinse i fianchi e mi tranquillizzò. - Sai ti trovo carina quando tenti di fare l'audacia- disse facendomi diventare di tutte le sfumature del rosso. Sentì sulla mia guancia destra il calore delle sua mano che mi accarezzava dolcemente suscitando in me una grande emozione - Non farti mai toccare da nessun uomo in questo modo- disse all'improvviso, facendomi battere all'impazzata il cuore- Perché dovrei farlo?- chiesi sicura di me cercando di mascherare il mio turbamento a causa delle sue parole che mi avevano scombussolata. -Impazzirei sapendo che qualcun'altro oltre io ti tocchi- disse con risolutezza notando anche che aveva un leggero rossore sulle guance rendendolo ancora più carino, però mi infastidì ciò che mi disse - Dammi la ragione delle tue parole- dissi mettendolo in difficoltà e se teneva veramente a me dovrebbe dimostralo, invece, di scappare come faceva sempre. Non so cosa successe dopo, ma all'improvviso mi ritrovai le sue labbra su di me e finalmente mi senti in paradiso. Chiusi gli occhi approfondendo appassionatamente quel bacio,  inebriandomi completamente di lui. Quando ci staccammo dovetti riprendermi e ricordarmi come si respirava. Ero  scombussolata e il mio cuore non smetteva di battere. - Ti amo- mi disse sorridendo mentre mi guardavo con quei occhi azzurri che amavo,  rendendomi la ragazza più felice del mondo -Ti amo anch'io... Demon-