Erano passati due anni ormai,io e Paul c'eravamo trasferiti a New York per cercare di cambiare completamente il nostro stile di vita,per realizzare il nostro sogno. Avevamo aperto un negozio di tatuaggi "Ink is the new Life",per il nome avevamo preso spunto da una serie Tv che amavo da impazzire,Orange is the new black. Dio quanto l'amavo,mi piaceva un sacco tutto il cast ,ne andavo pazza,ma più  di tutti ,amavo Alex Vause,o meglio,amavo l'attrice ,perdevo la testa per Laura,era come se mi avesse ipnotizzato in qualche modo strano. Avevamo  un lavoro fantastico, ci divertivamo un sacco,disegnare sulla pelle degli altri,era bellissimo. Ho sempre pensato che il tatuatore fosse come un confessore. Scrive la storia di un uomo sul suo corpo. Ovviamente pure io avevo tatuaggi,ne avevo il braccio sinistro ricoperto,la schiena e qualcuno sulle gambe. Erano le 6.30 di mattina,il rumore della sveglia rimbombava in tutta la stanza,era ora di alzare il culo e andare al negozio ,avevo un appuntamento  con un ragazzo che si voleva tutuare un cervo sulla schiena,l'appuntamento  era per le 8.30 ,ma prima dovevo fare alcuni giri. Spensi la svegli e mi voltai verso Paul togliendomi il suo braccio di dosso. "Ehy,svegliati...è ora.." Da lui ricevetti solo versi di disapprovazione, gli tirai una cuscinata in faccia ,ma si voltò  e basta. "Paul! Dai che faremo tardi" "E va bene mi alzo,solo due minuti.." Presi la coperta e tirandola lo feci cadere a terra,ero sicura che per lui due minuti sarebbero stati una mezzora. "E che cazzo Jo,erano solo due minuti" "Aha,si certo,come no!" Gli diedi un bacio,poi andai in cucina a preparare la colazione. Paul andò  a farsi una doccia,mentre io preparavo il latte,classica colazione italiana, anche se c'eravamo trasferiti in America,volevamo magiare comunque  italiano, era forse una delle poche cose buone che aveva da offrire l'Italia. Uscimmo di casa,avevo su una canotta bianca  e dei pantaloncini corti neri,c'era un caldo mostruoso,mi legai i lunghi capelli neri e mi misi su gli occhiali da sole. Per fortuna il negozio non era molto lontano da casa nostra, e sulla strada c'era un' edicola ,ci fermammo per prende  alcuni nuovi giornali da portare nel nostro piccolo paradiso. "Ehy Jo,guarda qui." Mi disse Paul sfogliando una rivista. "Hai trovato qualcosa di interessante?" "Beh direi proprio di si,qui su si parla di Orange,hanno indetto un concorso per entr.." Non fece nemmeno in tempo a finire di parlare che gli rubai il giornale di mano. "Beh si prego!" "Oddio! Un concorso per far parte del cast!" "Scommetto che vorrai partecipare" "Ma no che dici..ci vorrebbe solo un grandissimo culo per vincere.." "Beh ,tentar non nuoce" Comprammo un paio di riviste,poi andammo al negozio,infilai la chiave nella serratura,entrai al buio e Paul accese la luce. Il nostro negozio era abbastanza grande,diviso in due parti,in una cerano dei divanetti con tavolini e la cassa,mentre dall'altra parte c'erano due stanze,in una c'era lo studio dove disegnavamo ,e dall'altra si tatuava. I muri erano pieni di quadri con disegni e c'erano anche teche con piercing o qualche action figures di qualche personaggio di film famoso,non c'entravano molto,ma amavo il mondo del cinema e sicuramente messi dietro un vetro ,gli attori non facevano affatto una brutta figura. Mancava ancora mezz'ora all'appuntamento con Andrew,avevo tutto il tempo necessario  per leggermi l'articolo. "Allora ?che dice?"Mi domandò Paul mentre metteva a posto gli inchiostri per il tatuaggio. "Diche che devo rispondere alle domande che ci sono su questa pagina,poi metterla in una lettera insieme ad un foglio in cui parlo un po'di me e inviarla alla produttrice.." "E che aspetti?" Presi una penna e iniziai a rispondere alle domande,non erano difficilissime,erano domande sulla prima  e la seconda  stagione di Orange, del tipo 'Quanti anni sono passati prima che Alex e Piper si incontrassero in prigione?' Cioè  avrebbe saputo perfino rispondere il mio cane. Poi scrissi qualcosa su di me,che avevo 23 anni,che avevo un negozio di tattoo,la mia passione per i Telefilm...e la grandissima voglia che avevo di incontrare il cast. Andrew arrivò, Paul iniziò  a fargli il contorno del cervo,chiediamo sempre ai nostri clienti il significato di quello che si tatuano,disse che era un grandissimo fan di Harry Potter,e che il cervo quindi gli ricordava la sua infanzia passata a guardarlo. Appena Paul finì il contorno,mi misi a colorarlo,però  prima gli diedi la lettera e lui prese il suo longboard che aveva in negozio e si diresse alla cassetta della posta. Era un ragazzo molto sicuro di sé, lo avevo conosciuto alle superiori, era il mio migliore amico,ma solo Dio sa cosa ci riserva il destino. Passarono le settimane, di notte mi sognavo sempre di più  Laura ,credo che se me la trovassi di fronte ,molto probabilmente  resterei paralizzata. Più  passava il tempo più  sembrava diventare una fissa. Una domenica,l'unico giorno in cui potevamo restare a letto, alle 8 di mattina suonò il campanello, e il cane cominciò ad abbaiare,io mi alzai per andare a vedere chi era. Aprii la porta e davanti a me c'era un ragazzo. "Em Salve,mi dica ,di che ha bisogno?" "Tu sei Jo?" "Si sono io" Gli risposi indormenta. "Mi manda Jenji Kohan,questa lettera è  per te,sei stata presa al concorso per far parte del cast,se vincerai,ti verrà  assegnato un lavoro adatto alle tue abilità " Rimasi in silenzio per un istante, in quel momento non riuscivo a realizzare cos'era appena successo. Dalla bocca mi uscì  semplicemente un "Grazie" . Chiusi la porta alle mie spalle,aprii la busta e mi misi a leggere finché non realizzai. "....Oh mio Dio"