Capitolo
1
La
mattina era giunta leggera e inaspettata. Suzanne si alzò
improvvisamente
risvegliandosi da un incubo come ormai da molti giorni.
Decise
allora come ogni mattina di raggiungere
l’università e salutare il suo prof
preferito.
Si
alzò,si vestì e montò sul suo
skateboard con la musica a palla nelle orecchie e
un presentimento nel cuore.
La strada
verso l’università era lunga,ma facilmente agibile
dal punto di vista del
pedone,poiché ricca di marciapiedi;infatti Suzy faceva su e
giù dal dislivello
con estrema bravura evitando passanti,biciclette e automobili.
In
lontananza già dopo l’angolo si scorgeva
l’alta e imponente torre dell’abbazia
di Saint Geromè che ospitava da ormai un decennio la nuova
facoltà di Storia
Medievale Francese di Parigi.
Passò
ancora qualche minuto su e giù dal marciapiede fino a
raggiungere un ampio
spiazzo che annunciava l’approssimarsi
dell’università. Già
all’inizio di
questo un giovane alto,moro e abbronzato si distingueva dai visi
pallidi
tipicamente francesi.
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Solo da
qualche mese Ian era arrivato in Francia per lavoro e subito il primo
giorno si
era imbattuto in una ragazzina sui sedici anni che bazzicava per le vie
vicine
all’abbazia. Subito era rimasto colpito dal piccolo genio
quale era quella
ragazza che avrebbe potuto già fare
l’università se non fosse stato per la sua
ripugnanza all’ubbidire alle regole.
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<<
Lo sai che lo dico solo per il tuo bene>> disse lui
rassegnato
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I fatti
che accaddero dopo furono la routine. Ogni settimana infatti i tre
venivano a
trovare l’amico,ma fino a qualche giorno prima quando la
giovane aveva notato
la somiglianza tra jean del medioevo e l’attuale e Ian si era
fidato di lei,il
giovane temeva a farle incontrare gli amici.
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Dopo le
dovute presentazioni e
una buona
colazione Ian decise di condurli a casa.
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Nè
Ian nè
Daniel infatti non erano riusciti spiegare il perchè della strana connessione a
Hyperversum.Un giorno Ian,dopo tanto
tempo ,aveva provato a entrare nel gioco ed aveva percepito qualcosa di
strana
nella solita realtà dissimulata. Qualche giorno dopo si era
accorto che era la
cara vecchia realtà;la realtà di Isabeau,la
realtà dove il conte cadetto
Ponthieau governava il feudo sotto l'insegna del falco d'argento.
Purtroppo
subito dopo la connessione era saltata.Daniel entrato con lui,aveva
supposto
che qualcosa di loro era rimasto
dall'altra parte per sempre insieme ai loro ricordi. Per
Ian era rimasto
molto di più e proprio per questo aveva atteso quel momento
per molto
tempo.Ora, insieme ai suoi compagni e la nuova aggiunta, sarebbe
tornato dalla
sua amata.Non sapeva ancora come avrebbe giustificato la sua assenza o
spiegato
a Isabeau cosa era successo quella maledettissima sera,ma la cosa che
più gli
premeva era rivederla,tutto sarebbe stato secondario.Suzy era molto
curiosa di
vivere quella strana avventurà così pericolosa
eppure così eccitante e sperò che
dopo tutti gli studi il software avrebbe funzionato. Era fatta
così infondo,le
cose nuove la stimolavano,indipendentemente dai rischi e non avrebbe
mai detto
di no a un amico. I
racconti di Ian non
avevano fatto altro che nutrire la sua curiosità e ora i
personaggi di cui
tanto aveva sentito parlare da Ian sarebbero finalmente stati davanti a
lei.
Avrebbe conosciuto il borioso Etienne de Sancerre,lo schivo Henry de
Bar e il
coraggioso,se pur giovane,Henry de GranPre. Quest'ultimo aveva
suscitato grande
interesse in Suzy,forse dovuto al fatto che Ian,provando profonda
amicizia nei
suoi confronti,ne aveva sempre parlato in tono di gratitudine e
profonda
ammirazione. Ma ora l'avventura stava nuovamente per incominciare.
Giunti a
casa i tre si misero davanti allo schermo,mentre Suzy programmava le
ultime
cose.
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Neanche
il tempo di annuire che i tre si ritrovarono meravigliati davanti a
Cheataux-Argent.
Meravigliate
videro la giovane annuire.
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Nel
tragitto scoprirono che la scomparsa di Jean era passata come una
missione di
cui nessuno conosceva lo scopo e il termine,così Ian ebbe
qualcosa in meno di
cui preoccuparsi.Riuscirono anche a comprendere che era passato si e no
un
mese.
Giunti di
fronte all’entrata del castello le guardie si inchinarono di
fronte a Ian e lo
lasciarono passare.
Lui
intento a pensare alla sua bella non riflette neanche e
iniziò a correre.
Apri due,
tre , infinite stanze ,poi si diresse nella stanza dei banchetti e
davanti a
lui vi era l’oggetto della sua ricerca e non solo;Isabeau era
infatti
circondata da signori e servi e tra loro Jean riconobbe il
“fratello” e gli
amici,tutti gli amici.
Isabeau
visto il suo sposo gli corse incontro seguita dai cavalieri.
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Intorno a
loro intanto Daniel,Jodie e Martin stavano salutando Donna,Etienne de
Sancerre,Henry de Bar e infine Henry de GrandPré.
Il Conte
de ponthieu osservava in disparte la scena,ricevendo cenni di saluto
dai
giovani e successivamente dal fratello,ma la sua attenzione era
attirata da una
giovinetta che attenta e in disparte,come lui, osservava la scena
sorridente.
Jean
notò
il suo sguardo e ,compresa la sua tacita domanda, si
avvicinò a Suzy.
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Tutti la
accolsero con calore e per la sera fu indetto un magnifico banchetto.
Il banchetto non
iniziò prima che le giovani
donne non si furono rinchiuse nelle loro stanze per risistemarsi e
Isabeau
aveva necessità di riposare,nonostante fossero solo i primi
mesi.
Jodie,Donna
e Suzy si riunirono invece in un'unica stanza a parlare e sistemarsi con gli abiti
da cerimonia.
Jodie
optò per un verde scuro come colore,Donna per un rosso
acceso e infine
Suzy,staccandosi con riluttanza dai propri calzoni da giovinotto,un oro
fino.
Donna
chiese in breve le novità del loro mondo,mondo che ormai non
le apparteneva più
ed entrambe le giovani la accontentarono.
Poi
andarono ognuna nella propria stanza a lavarsi,promettendo a Donna che
avrebbe
curato lei la loro acconciatura.
Suzy era
una ragazza bassa,minuta,dagli occhi color nocciola e,cosa inusuale per
il
tempo,dai capelli corti e castani;proprio per questo per i suoi capelli
non era
necessaria molta cura e si trastullò maggiormente nel bagno.
Appena
uscita dal bagno e asciugatasi,senza dare la soddisfazione di aiutarla
ai
servi, si diresse verso il proprio vestito.
Indossò
con molta fatica l’abito che le calzava a pennello:era un
abito d’orato lungo
fino a terra.Il busto era fasciato poi dai una cinta color crema che
faceva
aderire maggiormente la seta alle forme giovani della ragazza.
Esitò
nella scelta delle scarpette e infine optò per un paio di
scarpe da ballo
d’oro.
Molti
differenti erano invece i vestiti delle altre femmine;Jodie indossava
una
tonaca verde che era stretta da un rigatura appena sotto il seno,mentre
Donna
indossava un abito lungo da sera in fine seta rossa.La più
bella tra tutte era
però Isabeau che ,nonostante la piccola pancia, indossava un
vestito blu
cobalto che in vita scendeva largo nascondendo a tutti le proprie gambe.
Verso le
sette il banchetto iniziò e le donne ,già a
tavola, aspettavano i maschi
evidentemente presi da discussioni di guerra.Qualche minuto dopo
arrivarono
anche i giovani.
Ian
guardò la sua bella e poi Suzy.Diede un bacio a Isabeau e le
sorrise amoroso.
“Siete
riuscite a togliere le braghe a Suzy madama” disse lui
La bionda
sorrise compiaciuta “Ne sono soddisfatta
e non sono l’unica”
sussurrò al marito.Ian si voltò subito verso Suzy
che parlava vivacemente,come suo solito, con il conte de Pontieu e de
GrandPre;quest’ultimo,nonostante
fosse attento alla conversazione,non aveva occhi che per la giovane
dama.D’altronde anche Suzanne
era
rimasta molto affascinata dopo aver saputo del grande compito
dell’uomo
nonostante la sua giovane età.
Dopo
qualche minuto tutti si misero a tavola e il banchetto
iniziò realmente.
Il tavolo
era imbandito di ogni prelibatezza possibile e tutti erano allegri e
spensierati.Suzy aveva fatto amicizia con il conte che la vedeva come
una
giovane figlia.
Henry
invece appena aveva parlato con la giovane aveva sentito il cuore
battere più
forte e ogni volte che le gote della ragazza si coloravano di quel
rossore di
imbarazzo,il suo stomaco faceva le capriole.
La sera
si concluse felicemente e tutti si rifugiarono nelle proprie stanze
stanchi e
allegri.Isabeau e Ian passarono metà del tempo a parlare con
voce sommessa e
così anche le altre coppiette. Suzy pensava a Henry e Henry
pensava a
lei.Chissa cosa sarebbe potuto nascere se solo lei non avesse dovuto
tornare al
suo tempo?
Chiedo perdono per l'averla postata solo ora.,ma l'ho fatto per far felice Romy01 che ha commentato l'altra e che tra l'altro ringrazio.
L'ho scritta un po' di tempo fa ancor prima di leggere il secondo libro perciò è un pezzo di secondo libro alternativo XD
Chiedo clemenza e prossimamente pubblicherò altri capitoli
Un ultima precisazione l'ho scritta a quattro mani con un mio amico che però rimarrà nell'anonimato come "The Ghost Writer"
Baci
Sarap.s.=ora è a posto!!