Serie TV > Dr. House - Medical Division
Ricorda la storia  |      
Autore: Nonna Minerva    02/02/2009    5 recensioni
SPOILER - 5x04 - SPOLER
Se alla fine era riuscito a riavere indietro Wilson, lo doveva solamente a lei.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Greg House, James Wilson, Lisa Cuddy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Thank you

Prima che mi prendiate a calci perché in teoria dovrei esser qui a lavorare su Fate al momento, lasciatemi dire che sì, è vero che questa flash-fic è post episodio 5x04, andato in onda solo una settimana fa, ma io avevo iniziato a scriverla quando l’episodio era uscito in America, a ottobre.

Tre mesi per scrivere due pagine... poverina, meritava di essere pubblicata, almeno per lo sforzo :lol:

 

Scena mancante dell’episodio 5x04, “Impronte genetiche” o “Birthmarks” se preferite il titolo originale.

Solo mi è spiaciuto che nessuno abbia fatto notare che è grazie a lei se House a riavuto indietro Wilson, perché se non l’avesse drogato...

 

Prima fic in questo fandom, siate buoni.

 

 

 

 

 

-Thank you-

 

Hai fame?” chiese, speranzoso, rivolgendogli uno sguardo esitante.

Wilson sorrise indulgente ed annuì.

 

House si alzò lentamente e i due avevano quasi raggiunto la porta, quando la voce di Greg lo fermò.

Wilson?”

James si voltò verso di lui.

?”

Mio padre è morto.” Mormorò, e la sua voce gli suonò così diversa dal suo solito tono beffardo e scherzoso. Sembrava così... perso.

Lo so. Mi dispiace.”

House annuì, accettando le parole di conforto dell’amico e senza aggiungere altro, lasciarono l’ufficio.

 

###

 

Tutto era tornato alla normalità, avevano preso l’auto di Wilson, House gli aveva fatto pagare per entrambi e aveva rubato il cibo dal suo piatto, ma erano felici, in un qualche modo complicato e contorto che nemmeno loro capivano.

House sedeva di fronte al suo migliore amico, ascoltando distrattamente le sue chiacchiere, ancora vagamente incredulo per il fatto di averlo ritrovato.

La felicità non era un sentimento che di solito si poteva associare a lui, eppure quello che provava quella sera ci si avvicinava molto, insieme ad un crescente senso di gratitudine verso la persona che aveva fatto in modo che tutto questo fosse di nuovo possibile.

Per uno che riteneva che tutto gli fosse dovuto, questa volta anche Gregory House aveva deciso di fare un’eccezione.

 

Quando raggiunsero la macchina, Wilson gli fece cenno di salire.

“Avanti, ti do un passaggio.”

“Fermati da Cuddy,” chiese prima di prendere posto sul sedile anteriore. “E’ sulla nostra strada,” aggiunse, nel vedere l’amico esitare.

Wilson gli lanciò uno sguardo sospettoso, inarcando appena un sopracciglio.

“Cinque minuti, non farò niente di quello che pensi, voglio solo dirle due parole, promesso.”

House aveva ragione; non sapeva resistergli.

Sospirò, rassegnato, gli erano mancate tutte le sue spavalderie negli ultimi quattro mesi.

“D’accordo,” si arrese, mettendo in moto l’auto.

 

###

 

 

Lisa Cuddy si svegliò di soprassalto nel sentire due discreti colpi alla porta. Si era addormentata un’altra volta sul divano.

Assonnata cercò con gli occhi l’orologio appeso sopra il caminetto e leggendo l’ora sul suo volto apparve un’espressione perplessa.

C’era solo una persona, al mondo, che avrebbe potuto presentarsi a casa sua all’una del mattino, solo che di solito non si faceva scrupoli a disturbare.

Solitamente avrebbe reso nota la sua presenza con una serie di colpi di bastone contro la porta d’ingresso o avrebbe scovato la chiave d’emergenza, intrufolandosi in casa sua senza permesso.

 

Per questo motivo non poté evitare l’espressione di totale sorpresa che le si dipinse in volto quando aprì la porta, ritrovandosi di fronte proprio colui che riteneva incapace di annunciarsi in modo discreto e civile.

 

“House...” mormorò perplessa. “Che ci fai qui?”
Lui non rispose, si limitò a fissarla con quei suoi occhi blu, occhi che generalmente escludevano al mondo quello che provava, ma che in quell’istante brillavano di una profonda e intensa emozione.

Con una delicatezza che decisamente non era da lui, affondò una mano fra i suoi capelli costringendola ad avvicinarsi a lui.

Prima che potesse rendersi conto di quello che stava succedendo, si ritrovò con le labbra di House che accarezzavano le sue in un dolce e leggero bacio.

Non avrebbe dovuto, accidenti, non avrebbe voluto desiderarlo così tanto, ma dopo vent’anni le sue labbra non erano cambiate.

Lento, ma insistente, innocente e malizioso allo stesso tempo, dopo qualche secondo di smarrimento si ritrovò esitante a ricambiare, ma così com’era iniziato, finì.

Il fantasma di una sensazione fu tutto quello che le rimase e lui lì davanti a lei che non osava incrociare il suo sguardo.

“Grazie,” mormorò lui, fissandosi con insistenza le scarpe.

 

Solo una parola, non aggiunse altro, né diede a lei il tempo di parlare.

Semplicemente si voltò ed imboccò nuovamente il vialetto, tornando a sedersi in macchina davanti agli occhi scioccati di Wilson e l’aria piacevolmente sorpresa di Lisa, ancora in piedi di fronte alla porta di casa.

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Dr. House - Medical Division / Vai alla pagina dell'autore: Nonna Minerva