Primavera ~ Fragole
Stupida allergia al polline. Questa è l’ennesima volta che starnutisco. Sicuramente avrò il naso rosso per tutte quelle volte che mi sono soffiata il naso.
Stupida pure Elizabeth e le sue stupide voglie, ma proprio in questo mese di maggio doveva essere incinta. Per colpa sua sono dovuta andare al primo supermercato aperto per comprarle delle stupide fragole e non potevo nemmeno rifiutare che quella comincia con il solito lamento che non le voglio bene, che sono egoista, che la odio, ed eccetera, ed io non posso fare altro che acconsentire ogni sua stupida richiesta; Ma non poteva farlo suo marito invece che io? No ovviamente mandiamo Marion tanto lei non ha niente da fare. Che rabbia., « Ehi, Rudolf!» peggio di così non poteva andare pure lui dovevo incontrare. Questa sarà sicuramente una brutta giornata. « Peter che bella sorpresa» dissi in modo ironico. Si poteva vedere un miglio che la sua presenza non mi entusiasmava molto « Ma che allegria. Che ti succede hai per caso le tue cose?» si permette pure di fare l’idiota? Io giuro che un giorno lo faccio fuori. « Se non avessi le mani impegnate a quest’ora ti picchierei» dissi trattenendomi dal non arrabbiarmi « Allora ringrazio le fragole, ma di chi sono?» disse provando ad allungare la mano sulle fragole per prendersene una ma gli tolsi la cassa prima che potesse farlo « Non le ho comprate per te, ma per mia sorella» «Dai per una fragola mica se ne accorge» disse in tono di supplica ma io ero impassibile «Ho detto di..»mi fermai di colpo, mi veniva da starnutire. Diedi la cassa a Peter, pur sapendo che me ne sarei pentita di averlo fatto, ma non potevo lasciarle per terra me le avrebbero rovinate. Non mancò molto che incominciai a starnutire. Detesto l’allergia. Mi soffiai il naso innumerevoli volte fino a che non sentì qualcuno mangiare mi girai e vidi quel dannato mangiarsi le frangole che avevo comprato per mia sorella. «MA CHE DIAMINE… ETCIÙ» bene adesso nemmeno una frase in tono minacciosa posso fare.«Sono buonissime queste fragole» era ovvio che erano buonissime ho comprato le più mature e le più rosse, ed io sapevo che le avrebbe mangiate ma io come stupida che gli ho dato pure la cassa «Ridarmi la cassa, dannato» dissi allungando le mani verso la cassa ma quello si spostò dalla parte opposta alla mia. « Devi essere più gentile, se no ti vengono le rughe »«MA COME TI PERMETTI!» stavo per esplodere dalla rabbia e con forza gli tolsi dalle mani la cassa ed indignata me ne andai via.
Quanto lo odio. Quanto lo odio, ma come si permette di prendermi in giro. Che maleducato. «Ehi, Marion!» mi girai e vidi Peter che cercava di raggiungermi. Ma che vuole adesso? Forse se lo ignoro mi lascia stare e se ne va «Non puoi ignorarmi» «Oh, ma davvero? Il mio intento era proprio questo» di colpo me lo ritrovai davanti e lo guardai abbastanza stufa del suo atteggiamento « Levati Peter devo andare a casa» « Okay» disse togliendosi di mezzo e stavo per sorpassarlo ma lui mi prese per il braccio e mi impedì di andare avanti. Mi fece girare mettendomi di fronte a lui e mi tolse dalle mani la cassa «Ehi, ridarmi la cassa» « Certo quando ti avrò accompagnato a casa» disse incamminandosi verso casa mia e lasciandomi parecchio stupita dal suo comportamento. Lui non è mai stato gentile nei miei confronti, di solito per farsi aiutare da lui bisogna pregarlo, e questo mi stupisce molto non avrei mai pensato che potesse essere così gentile. « Cosa c’è Marion è successo qualcosa?» «Oh, non preoccuparti. Dai andiamo» risposi sorridendogli e potrei giurare di aver visto del rossore sulle sue guance. Forse avrò visto male.