Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: BlackRose97    26/08/2015    1 recensioni
« Ehi, Rudolf!» peggio di così non poteva andare pure lui dovevo incontrare. Questa sarà sicuramente una brutta giornata. « Peter che bella sorpresa» dissi in modo ironico. Si poteva vedere un miglio che la sua presenza non mi entusiasmava molto « Ma che allegria. Che ti succede hai per caso le tue cose?» si permette pure di fare l’idiota? Io giuro che un giorno lo faccio fuori. « Se non avessi le mani impegnate a quest’ora ti picchierei» dissi trattenendomi dal non arrabbiarmi « Allora ringrazio le fragole, ma di chi sono?»
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Primavera ~ Fragole
 

 
Stupida allergia al polline. Questa è l’ennesima volta che starnutisco. Sicuramente avrò il naso rosso per tutte quelle volte che mi sono soffiata il naso.
Stupida pure Elizabeth e le sue stupide voglie, ma proprio in questo mese di maggio doveva essere incinta. Per colpa sua sono dovuta andare al primo supermercato aperto per comprarle delle stupide fragole e non potevo nemmeno rifiutare che quella comincia con il solito lamento che non le voglio bene, che sono egoista, che la odio, ed eccetera, ed io non posso fare altro che acconsentire ogni sua stupida richiesta; Ma non poteva farlo suo marito invece che io? No ovviamente mandiamo Marion tanto lei non ha niente da fare. Che rabbia., « Ehi, Rudolf!» peggio di così non poteva andare pure lui dovevo incontrare. Questa sarà sicuramente una brutta giornata. « Peter che bella sorpresa» dissi in modo ironico. Si poteva vedere un miglio che la sua presenza non mi entusiasmava molto « Ma che allegria. Che ti succede hai per caso le tue cose?» si permette pure di fare l’idiota? Io giuro che un giorno lo faccio fuori. « Se non avessi le mani impegnate a quest’ora ti picchierei» dissi trattenendomi dal non arrabbiarmi « Allora ringrazio le fragole, ma di chi sono?» disse provando ad allungare la mano sulle fragole per prendersene una ma gli tolsi la cassa prima che potesse farlo « Non le ho comprate per te, ma per mia sorella» «Dai per una fragola mica se ne accorge» disse in tono di supplica ma io ero impassibile «Ho detto di..»mi fermai di colpo, mi veniva da starnutire. Diedi la cassa a Peter, pur sapendo che me ne sarei pentita di averlo fatto, ma non potevo lasciarle per terra me le avrebbero rovinate. Non mancò molto che incominciai a starnutire. Detesto l’allergia. Mi soffiai il naso innumerevoli volte fino a che non sentì qualcuno mangiare mi girai e vidi quel dannato mangiarsi le frangole che avevo comprato per mia sorella. «MA CHE DIAMINE… ETCIÙ»  bene adesso nemmeno una frase in tono minacciosa posso fare.«Sono buonissime queste fragole» era ovvio che erano buonissime ho comprato le più mature e le più rosse, ed io sapevo che le avrebbe mangiate ma io come stupida che gli ho dato pure la cassa «Ridarmi la cassa, dannato» dissi allungando le mani verso la cassa ma quello si spostò dalla parte opposta alla mia.  « Devi essere più gentile, se no ti vengono le rughe »«MA COME TI PERMETTI!» stavo per esplodere dalla rabbia e con forza gli tolsi dalle mani la cassa ed indignata me ne andai via.

Quanto lo odio. Quanto lo odio, ma come si permette di prendermi in giro. Che maleducato. «Ehi, Marion!» mi girai e vidi Peter che cercava di raggiungermi. Ma che vuole adesso? Forse se lo ignoro mi lascia stare e se ne va «Non puoi ignorarmi» «Oh, ma davvero? Il mio intento era proprio questo»  di colpo me lo ritrovai davanti e lo guardai abbastanza stufa del suo atteggiamento « Levati Peter devo andare a casa» « Okay» disse togliendosi di mezzo e stavo per sorpassarlo ma lui mi prese per il braccio e mi impedì di andare avanti. Mi fece girare mettendomi di fronte a lui e mi tolse dalle mani la cassa «Ehi, ridarmi la cassa» « Certo quando ti avrò accompagnato a casa» disse incamminandosi verso casa mia e lasciandomi parecchio stupita dal suo comportamento. Lui non è mai stato gentile nei miei confronti, di solito per farsi aiutare da lui bisogna pregarlo, e questo mi stupisce molto non avrei mai pensato che potesse essere così gentile. « Cosa c’è Marion è successo qualcosa?» «Oh, non preoccuparti. Dai andiamo» risposi sorridendogli e potrei giurare di aver visto del rossore sulle sue guance. Forse avrò visto male.

Dopo pochi minuti arrivammo sotto a casa mia, senza litigare. Infatti nessuno dei due aveva aperto bocca durante tutto il tragitto, c’erano solo i miei starnuti che qualche volta spezzavano il silenzio. Avevo aperto il cancelletto di casa ma poiché non avevo visto lo scalino, inciampai. «Marion?» sentì la voce di Peter chiamarmi, addolorante mi alzai e mi toccai la fronte «Dai fammi vedere» disse lui mettendosi di fronte a me per vedere la  fronte. «Hai un bel bernoccolo, ma niente di grave» disse tendendomi la mano per aiutarmi ad alzarmi «Sei proprio un’ imbranata» io a quelle parole divenni rossa dall’imbarazzo « Non è colpa mia non ho visto lo scalino» dissi cercando di mettermi sulla difensiva perché infatti non è colpa mia se sono sulle nuvole « Si che è colpa tua chissà a cosa stavi pensando. Non dirmi che stavi pensando a me?» disse sorridendomi maliziosamente e facendomi arrossire perché infatti un po’ era vero ma sono troppo orgogliosa per ammetterlo « Ma cosa vai a pensare. Io non ti penso minimamente sei insopportabile e poi non mi piaci per niente» «Interessante allora ti piaccio» disse lui non togliendosi da quel suo viso quello stupido sorriso malizioso che mi fece diventare rossa ma dalla… RABBIA « NON È VERO » arrabbiata gli tolsi di mano la cassa. Sorpassai il cancello sbattendoglielo in faccia «Non nascondere i tuo sentimenti per me » giuro che lo ammazzo «FOTTITI» gli urlai in faccia con rabbia, ma come ho potuto pensare che fosse una persona gentile solo perché mi ha aiutato mica vuol dire che lo sarà ancora. «A domani... my strawberry» lo vidi fare l’occhiolino e poi se ne andò lasciando una me sotto al portico di casa mia con un viso più rosso che mai  e con un cuore che non smetteva di battere forte per quel nomignolo che mi aveva affibbiato. Accidenti a lui, questa giornata è andata di male in peggio, ma è stata anche piacevole in fondo.
 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: BlackRose97