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Autore: Artemis00    02/02/2009    4 recensioni
L ha vinto, Kira è morto, eppure Ryuuk ha ancora tanta voglia di divertirsi. Non soddisfatto, farà cadere ancora il quaderno nel mondo degli umani.
Due menti geniali si sfideranno in un contesto a loro del tutto estraneo e alieno: un "normale" liceo giapponese, con i suoi professori incompetenti, presidi isterici, bidelli nullafacenti e studenti disciplinati, tutti diversi. Una situazione da mettersi le mani nei capelli... un attimo, c'è anche un assassino a cui dare la caccia!
E, dall'alto, qualcuno che tira i fili...
[Per ora tengo il rating basso, ma in seguito si alzerà]
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash, Yaoi | Personaggi: L, Matt, Mello, Near, Ryuuk
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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death note 2nd season 1
Prologo

"La persona il cui nome sarà scritto su questo quaderno morirà"
"ti piace?"
"con questo... con questo... potrò epurare il mondo da ogni malvagità!"
"Sarà un lavoro duro"
"Lo farò! Il mondo sarà popolato solo da brava gente, sarò io a cambiare il corso degli eventi, nessuno potrà fermarmi!"
"Mi ricordi qualcuno... a proposito, hai qualche mela?"

- L, c'è un nuovo caso per te.
L'uomo alzò gli occhi dalla sua coppa panna e fragole:- Lo so già, Watari. A quanto pare, qualcuno cerca di atteggiarsi a nuovo Kira.
- Vuole che le chiami i suoi vecchi collaboratori del quartier generale della polizia giapponese?
Il moro socchiuse gli occhi, e in un attimo si materializzò l'immagine di Soichiro Yagami. Un Soichiro Yagami invecchiato, reso stanco dal dolore, dalla vergogna, dalla delusione. Un Soichiro Yagami fermo di fronte al corpo senza vita di suo figlio, senza aver neanche la consolazione di poterlo ricordare come un grande uomo. No, Raito Yagami era solo un assassino.
- No, Watari. Stavolta agirò da solo. Anzi...- aggiunse voltandosi verso di lui, nella sedia girevole sulla quale era accovacciato. Aveva fra le mani, tenuto per i bordi, un foglio appena uscito dalla stampante.
- Pare che questo nuovo Kira sia un liceale, e che frequenti un rinomato college in Giappone. I primi omicidi sono avvenuti lì, si tratta di teppistelli di mezza tacca e qualche ragazzo forse un po' prepotente. Credo che questo sia un lavoro, più che per me, per loro.
Watari sorrise:- Intendi per caso scegliere il tuo erede in colui che riuscirà a risolvere per primo il caso?
L accennò un risolino:- No, io so già chi vincerebbe. Le mie intenzioni sono diverse.

- Near... e anche tu, Mello. Nel mio studio.
Mello, intento a strapazzare il malcapitato di turno, alzò lo sguardo, sorpreso, verso il vecchio e, lasciata da parte la preda, si affrettò a seguirlo. Near si alzò con fatica e prese il puzzle che stava completando, portandolo nell'ufficio di Roger, per poi accovacciarsi nuovamente a terra, riprendendo il gioco.
Senza far caso alla sua apparente distrazione, sapendo che in realtà era ben attento, Roger si sedette dietro la scrivania e, da sopra le dita intrecciate, li guardò attentamente.
- Ci sono notizie di L.
Come previsto, Mello sbattè le mani sulla scrivania, si poteva quasi sentire il suo battito cardiaco enormemente accellerato. Near non battè invece ciglio.
- Ha scelto finalmente chi di noi due sarà il suo successore?
Roger lo guardò lievemente colpevole, come se fosse colpa sua:- In verità no, però vi ha commissionato un lavoro che svolgerete assieme.
Mello fece per ribattere, con aria disgustata, ma venne preceduto da Near, con suo sommo fastidio.
- Di che si tratta?
Il vecchio sorrise. Come sempre, sembrava che nulla lo toccasse:- Una nuova serie di omicidi, un nuovo Kira, probabilmente meno esperto e intelligente del vecchio, che colpisce presumibilmente da un college giapponese.
Il più piccolo non disse nulla.
- Dovrete lavorare assieme, io propongo di trasferirvi...
- Niente da fare, Roger- lo interruppe il biondo, stringendo i pugni - io e Near non ci sopportiamo, non riusciremmo mai a lavorare assieme. Io... io lo so che lui riuscirà a risolvere il caso con freddezza, come se fosse un puzzle.
- L vorrebbe che collaboraste...- obbiettò il vecchio - perché dice che entrambi non riuscireste ad essere completi nell'agire, e...
Mello si spazientì:- So badare a me stesso, Roger. Io lascio tutto, farò a modo mio.
- Mello...!
- Ormai ho quasi quindici anni.
Detto questo il biondo lasciò la stanza, sbattendo la porta.
Near non staccò gli occhi dal suo puzzle, il vecchio Roger sospirò.
Near sapeva che Mello si sentiva terribilmente sminuito dal fatto che L non lo reputasse capace di risolvere un caso senza la sua collaborazione, lo conosceva bene. La sua freddezza, però, non gli permetteva di non pensare che L avesse ragione. Mello era troppo impulsivo, mancava di riflessione, Near era troppo riflessivo, mancava di azione, a rigor di logica avrebbero dovuto collaborare, per raggiungere un buon livello.

- Mi dispiace, L... Mello ha rifiutato di collaborare, se n'è andato via, dice che risolverà il caso da solo, a modo suo, e che rinuncia alla carica di erede di L.
L'uomo sorrise fra sé.
- Non fa nulla, Roger. Tanto le cose andranno comunque come dico io, devi solo fare come di illustrerò adesso.

  
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