16 giugno 2015. Non scorderò mai quella data. Eravamo in missione,io,Wanda e Sam. Era stata scoperta una nuova base dell'Hydra e ci eravamo precipitati sul posto. Abbiamo respinto senza troppa fatica le prime guardie,quando improvvisamente sentii un urlo straziante proveniente dalle mie spalle. Riconobbi immediatamente la voce di Wanda. Mi girai di scatto, corsi da lei e mi accorsi che perdeva molto sangue a causa una freccia che le si era conficcata nel fianco destro. In quel momento fu come se mille frecce trafiggessero anche me,sentii la testa che iniziava a girare e a far male,mi sentivo impotente davanti a quello spettacolo terrificante. Rimasi immobile per qualche secondo,poi riconquistai un briciolo di lucidità,la presi in braccio e dissi a Sam di ritirarci. Volai piú veloce possibile,senza curarmi troppo del nostro compagno che era rimasto indietro. Arrivati alla Stark Tower dei medici la portarono in sala operatoria.Da quando avevo visto la porta della sala sbattere il tempo sembrava essersi fermato,come se non volesse andare avanti. Quando finalmente un medico uscí disse che la freccia era stata rimossa con successo,ma che Wanda aveva perso molto sangue e in quel momento le stavano facendo una trasfusione e quindi non potevo ancora entrare. Nel frattempo erano arrivati gli altri Avengers a chiedermi cosa fosse successo. Dopo un'altra mezz'ora ci fecero entrare nella stanza, solo tre alla volta, i medici non volevano che la stressassimo troppo appena sveglia dall'anestesia. Ormai tutti quelli che lavoravano nella Stark Tower sapevano che provavo qualcosa per Wanda,cosí mi fecero entrare da solo. Ricordo il sollievo che provai una volta sentita la sua voce:era tranquilla,ancora un po frastornata dall'anestesia,non mi sono mai sentito cosí leggero e felice.Lei non ricordava molto dell'accaduto,cosí le spiegai cosa era successo in quelle ore infernali.Quasi si mise a piangere e mi ringraziò mille volte.Mi limitai a sorriderle e a stringere la sua mano nella mia,come se fosse una cosa abituale,mi sorprese il fatto che non provò a scostarsi. Non so per quanto restammo cosí,ricordo solo che fummo intorrotti bruscamente da Tony che voleva assolutamente entrare. Lasciai a malavoglia la sua mano e uscii dalla Stark Tower,avevo bisogno di un po d'aria. Era stata decisamente una giornata lunga. Qualche giorno dopo era di nuovo in piedi,anche se la ferita non era ancora rimarginata del tutto. La aiutavo spesso a mettersi in piedi,non volevo facesse sforzi,nonostante mi diceva che stava bene. Ogni volta che mi offrivo di aiutarla sentivo tutti gli sguardi dei nostri compagni puntati su di me,alcuni sorridevano sotto i baffi come a dire "tanto finirete insieme in un modo o nell'altro",altri si scambiavano occhiate di approvazione,mentre io non facevo altro che ignorarli. Credo che anche Wanda se ne accorse perché quando una volta la presi per mano arrossí vistosamente,devo ammettere che la cosa mi fece piacere,anche se non lo ammetteró mai. Da quando era arrossita decisi di fare piú attenzione al suo volto,alle sue espressioni e mi accorsi con grande sorpresa che arrossiva e sorrideva sempre quando le parlavo,la prendevo per mano o la aiutavo a camminare. Mi diedi dell'idiota:come diavolo avevo fatto a non notarlo prima? Comunque sia non le chiesi nulla a riguardo,non avrei mai voluto rovinare quei piccoli momenti insieme. Tutti continuano a dirmi di farmi avanti,che avrei una possibilità,ma se cosí non fosse? Se tutte le volte che arrossiva o rideva fossero state frutto della mia immaginazione? Cosí l'unica cosa che feci fu restare in silenzio e prendermi cura di lei fino a quando guarí del tutto. Quando le levarono i punti la vidi riprendere vita,come se fino ad allora avesse avuto un peso attaccato al piede che le impediva di muoversi velocemente. Io come ringraziamento ricevetti un lungo abbraccio seguito da un sorriso. Il sorriso piú dolce che io abbia mai visto.