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Autore: Macy McKee    27/08/2015    4 recensioni
Soltanto lei sapeva sfiorarla come se non esistesse nient’altro al di fuori di loro e dei loro corpi e dei loro respiri.
Soltanto lei sapeva cancellare il tempo con un sorriso.
Lucretia sente ancora le sue dita sulla pelle – ma non ci sono, non le sentirà più. Non sentirà più il calore del suo corpo e della sua risata.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Gaia, Lucretia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Solo una donna
 
Solo una donna.
Solo una donna è esistita ai suoi occhi – nessun’altra prima di lei, e certamente nessun’altra dopo di lei.
Lucretia ha amato solo lei.
Soltanto Gaia sa – sapeva: non lo farà mai più, mai più – guardarla come se il mondo dovesse di dissolversi attorno a loro nel momento in cui i loro occhi si fossero incontrati.
Soltanto lei sapeva sfiorarla come se non esistesse nient’altro al di fuori di loro e dei loro corpi e dei loro respiri.
Soltanto lei sapeva cancellare il tempo con un sorriso.
Lucretia sente ancora le sue dita sulla pelle – ma non ci sono, non le sentirà più. Non sentirà più il calore del suo corpo e della sua risata.
Soltanto gli occhi di Gaia risplendevano come se custodissero i segreti dell’intero mondo.
Soltanto lei sapeva avvicinarsi al suo cuore e alla sua anima.
La voce di Gaia sapeva avvolgere i suoi pensieri e li soffocava dolcemente, annebbiandole la mente. Era piacevole, inebriante, essere liberata dal peso di se stessa quando si trova accanto a quell'unica donna.
Solo una donna.
Era soltanto una donna, Gaia: soltanto un essere umano.
Sembrava celare i segreti degli dei in ogni sorriso, ma quei sorrisi ora si sono spenti.
Lucretia non ne vedrà altri.
Non ci saranno più sorrisi per lei.
Non ci saranno più sguardi.
Gli occhi che parevano capaci di inghiottire e piegare al loro volere il mondo intero sono fissi. Immobili.
È immobile anche il suo corpo, riverso sul pavimento.
Fragile, come se fosse nato per giacere a terra, immerso nel sangue scarlatto.
È passato così poco tempo da quando quel corpo si muoveva davanti ai suoi occhi e pareva nato per vivere in eterno, per conservarsi sempre identico e non essere sfiorato dagli anni.
Solo Gaia sapeva muoversi come se non dovesse mai fermarsi.
Lucretia sentiva il sangue scorrerle nelle vene e il cuore batterle nel tempo e il respiro riempire l’aria e il silenzio e ogni istante sembrava dilatarsi, sconfiggere il tempo.
Ogni respiro prometteva di ripetersi all’infinito.
Non si muovono più, le sue labbra.
Lucretia non le sentirà più sulla sua pelle.
Ha visto la morte davanti a sé così tante volte da averne perso il conto, Lucretia. Così tanto sangue da conoscerne ogni riflesso scarlatto.
Mai la vista della morte e del sangue le hanno fatto tanto male.
Solo una donna.
Solo una donna che Lucretia abbia mai desiderato e ammirato e amato.
L’unica donna, questo era Gaia.
Solo una donna che non respira più e giace immobile ai suoi piedi, il sangue che scorre crudele attorno a lei.
Era soltanto una mortale, e doveva morire.
Nessuno aveva detto che l’anima di Lucretia sarebbe morta con lei.
Ma è successo. 


Note: ​Scritta per il Drabble Weekend del 31 Luglio - 2 Agosto del gruppo "We are out for prompt", per il prompt "Spartacus, Lucretia/Gaia: Lucrezia ha amato una sola donna nella sua intera vita e ora deve guardare il suo corpo riverso a terra e il suo sangue sparso sul pavimento."
Non ho mai scirtto per questo fandom, e ho sempre provato un pizzico di soggezione all'idea di scriverci (così tanti personaggi, così tante storie e così tante tematiche: mi mette un pochino di ansia l'idea di avventurarmi in un "mondo" tanto vasto). Ma questo prompt era tutto ciò che desideravo dalla vita (solo che non lo sapevo, prima di leggerlo) e conteneva tutti i feels della mia esistenza o qualcosa del genere.
E il mio amore per Jaime Murray ha contribuito a spingermi a scrivere qualcosa sul suo personaggio (che, ovviamente, io adoravo. E che, ovviamente, è morto malissimo, come tutti i personaggi che adoro)
   
 
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