HAI CITATO HARRY POTTER?

Stiles era entusiasta delle sue nuove abilità, per questo quando Deaton gli disse che queste non si limitavano solo al manipolare un po' di polvere saltò letteralmente dalla gioia. Il castano aveva sempre custodito gelosamente la sua umanità, era fiero di essere l'unico umano all'interno del branco, ma il pensiero di essere in grado di aiutare i suoi amici con qualcosa in più di una mazza da baseball, con le sue stesse forze, lo faceva sentire completo. 

"Sei un mago, Harry" disse ad un certo punto Derek, facendo così fermare Stiles. Il ragazzo si girò a fissarlo come se fosse una nuova strana forma di vita aliena che gli aveva proposto una cosa a tre con Jackson Whittemore.
"Sourwolf" proferì Stiles esitante, incerto se quanto successo fosse reale o meno. "Hai davvero appena fatto una citazione da Harry Potter?"
Derek sbuffò (uno sbuffo molto simile ad un ringhio in realtà) e fece un minaccioso passo avanti verso il castano che se la rideva sguaiatamente.
"Tu hai visto Harry Potter!!" urlò ormai per terra e fra le lacrime.
"No." Derek si girò deciso verso il muro a braccia incrociate. Se non fosse stato per la sua aria incredibilmente mortale, in quell'istante Derek Hale sarebbe potuto sembrare un bimbo a cui hanno fatto un dispetto.
Stiles si fermò di botto ed ancora più incredulo si sollevò dal pavimento e gli si avvicinò. Sembrava un cerbiatto che incede verso il lupo che sa lo mangerà. Non che allo Stilinski sarebbe dispiaciuto essere morso dal moro qualche volta, anzi... Da quando la parentesi Lydia della sua vita si era chiusa aveva scoperto che in fondo Derek Hale non era tanto male e che aveva un buon cuore, anche se un po' duro. E poi era bello da far paura, perchè diciamocelo, Stiles tanti muscoli tutti insieme non li aveva mai visti. 
Era ormai a pochi centimetri dal lupo quando urlò: "DEREK HALE TU HAI LETTO HARRY POTTER!!!"
Il povero udito supersensibile del moro ebbe un attimo di sordità, il che lo fece arrabbiare ancora di più.
Derek prese Stiles per la giacca e con forza lo sbattè contro la parete bianca della saletta veterinaria. Il ragazzo si zittì immediatamente. Avrebbe voluto chiamare aiuto, magari Deaton (che se n'era dovuto andare per servire un cliente) era ancora nei paraggi. 
Derek ringhiò di nuovo a pochi centimentri dal suo volto. Purtroppo per Stiles però, la vicinanza del lupo, il suo odore, cavolo anche la sua aria minacciosa, non lo stavano intimorendo, ma anzi lo stavano eccitando. "Fa che non se ne accorga, fa che non se ne accorga, fa che non se ne accorga!" iniziò a pregare Stiles fra sè e sè; ma si sa che il destino è una puttana.
"Il tuo odore." Derek smise di ringhiare e soffiare come un gatto.
"Co-cosa c'è che non va con il mio odore? Sono certissimo di avere sempre avuto un odore, quindi non dovresti sorprenderti se il tuo super olfatto da lupo lo percepisce, giusto? Che poi cosa te lo dico a fare, cioè ci sei nato così, saprai cosa vuol dire...Anche se mi hai fatto tu la domanda, che poi era una domanda vero?" iniziò a sproloquiare Stiles.
"Sei eccitato" spiegò Derek scaldandosi di nuovo.
"E tu uno stronzo, ma io non te lo faccio mica notare!" Il ragazzo mise il broncio. "Non è colpa mia se il mio corpo ha deciso di rispondere, cioè potresti evitare di allenarti venti volte al giorno così da avere un fisico meno invitante, o potresti strapparti i capelli in testa per dare il via alla calvizia, o sudare come tutte le persone civili: puzzando e non trasudando un dannatissimo aroma di muschio e terra e-" Non riuscì a terminare la frase che le labbra di Derek erano già sulle sue. All'inizio Stiles ne fu sorpreso: con lui credeva di avere ancor meno possibilità che con Lydia, ma non ci mise molto a rispondere al bacio, sperando con tutto se stesso che quello non fosse un sogno. Le mani di Derek lasciarono la giacca di Stiles per posarsi sui suoi fianchi, mentre quelle dell'altro salirono a cingergli il collo.
Derek non avrebbe mai immaginato di piacere a quel moccioso e tanto meno che quel moccioso piacesse a lui! Ma gli erano bastati pochi secondi per rendersi conto che Stiles era l'unico del branco che tenesse davvero alla sua vita. Quando era caduto in piscina paralizzato Stiles aveva fatto di tutto per salvarlo e così anche quando era stato avvelenato. Stiles era la costante della sua vita che dava sicurezza al lupo dentro di lui.
Quando si separarono erano entrambi arrossati e senza fiato.
"Quindi" disse Stiles dopo un breve momento di silenzio.
"Se io sono Harry Potter vuol dire che tu sei Ginny Weasley?" Il sourwolf si battè con forza una mano sulla fronte, certe cose non cambiavano proprio mai... Ed in fondo (anche se non voleva ammetterlo neanche a se stesso) era felice che Stiles Stilinski fosse una di quelle.