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Autore: Shin Ah    28/08/2015    1 recensioni
Vite che si intrecciano e non si slegano più. Sentimenti confusi e parole mai dette riesumeranno il passato e daranno vita a un fuga attraversando il mondo, alla ricerca di se stessi e di una realtà migliore, perchè un evento tira l'altro, è una ruota inarrestabile, così come incomprensibile.
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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Una rosa.E’ stata la prima cosa che ho notato di lei. Si era seduta accanto alle grandi vetrate della biblioteca e aveva aperto l’ennesimo libro davanti a sé . Mentre si immergeva nelle pagine ingiallite del manuale che stava sfogliando scostò i lunghi  capelli ricci da un lato, lasciando intravedere un piccolo tattoo: una rosa rossa all'interno di un ampolla di cristallo. Rimasi in silenzio ad osservare la sua figura illuminata dal sole rosso di settembre. Da quel momento, ogni volta che la ritrovavo in biblioteca non potevo fare a meno di osservarla: è una ragazza indipendente, dicevano,testarda e determinata, stai attento a farti coinvolgere. Ma onestamente, non riuscivo nemmeno a trovare il coraggio di parlarle, figuriamoci farsi“coinvolgere”.      Tuttavia, la curiosità mi divorava ogni giorno di più,così, guardando gli elenchi dei libri presi in prestito, cominciai a leggere tutto quello che leggeva lei, anche se per lo più erano manuali di medicina, libri di referenze.
Poi un giorno, lei si alzò dal suo posto abituale e camminando lentamente, entrò nella stessa sezione in cui mi trovavo io. Preso dal panico, mi girai fingendo di cercare un libro, anche se in realtà sapevo oramai tutti i titoli di  sezione. Vinto dalla tentazione, la guardai con la coda dell’occhio: indossava degli stivaletti neri, le gambe avvolte dalle collant invernali, un vestito bordò che le arrivava appena sopra le ginocchia,con un cardigan che le scendeva sui fianchi. Il mio cuore prese a battere all'impazzata, perché diamine sono così agitato?!, pensavo, per qualcuno che non conosco nemmeno poi! Presi in mano di istinto uno dei mie libri preferiti: Storia di una ladra di libri e cominciai a sfogliarlo.                                      
-Ah – sentii vicino al mio orecchio – Quello è storia di una ladra di libri vero?- sussultai. Presi coraggio e mi voltai verso di lei, trovandomi davanti due occhi grandi e marroni che mi guardavano in modo interrogativo, delle labbra piccole e carnose a forma di cuore, che si increspavano in un sorriso. Riordinai i miei pensieri e risposi con un semplice “ Si” cercando di nascondere il mio imbarazzo il più possibile, poi aggiunsi – E’ uno dei miei libri preferiti- Lei si sistemò i capelli color cioccolato dietro a un orecchio. – Davvero?- chiese sorpresa – Anche uno dei miei!- Notai poi mentre gesticolava che aveva un foglietto di carta tra le dita, con qualcosa scritto sopra –Cerchi qualcosa?- Chiesi indicandoglielo. Lei lo guardò di sfuggita – Si , un libro che di psicologia che mi serve per finire una relazione, ma sembra che al momento tutti i bibliotecari siano spariti...- si fermò un momento a pensare e poi sorrise in modo malizioso –Sai, ti  vedo spesso vagare tra le sezioni della biblioteca, non è che hai voglia di darmi una mano? Magari in due lo troviamo-  Non potevo credere che lei mi aveva notato. Sapeva che ero li e quello per me era pi che sufficiente. Celando la mia felicità  le risposi che sarei stato felice di aiutarla.   – Davvero? Sei il mio salvatore!- esclamò congiungendo le mani. – Ma che stupida- continuò poi- Non mi sono nemmeno presentata. Piacere, Nicole- disse porgendomi la mano con un sorriso a trentasei denti. Le strinsi la mano, -Davide,piacere mio-
La conoscevo da appena  5 minuti, era il contrario esatto di me così chiuso e riservato, ma ancora oggi credo che sia stata proprio quell' opposizione  a fare da concime  alla nostra amicizia. Allora, io ero ancora in università, sprecato in una facoltà che non volevo fare e lei, matricola appena arrivata, si godeva della vita relativamente tranquilla di una studentessa al primo anno di medicina. 
 
Quella che sto per raccontarvi però, non è propriamente la mia storia, né la sua, molto di quello che leggerete lo seppi in un secondo momento. Per la maggior parte in realtà, mi potreste vedere come un osservatore che commenta, un narratore estraneo. Seppur Nicole all'inizio fosse contraria, io ho voluto riportare la sua storia, l’ultimo anno che è passato, inseguendo il mio vero sogno: essere uno scrittore. E dato che lei è troppo buona, dato che mi ha insegnato davvero come essere  testardi , determinati e anche un poco stronzi, non ha potuto dirmi di no alla fine.  Questa storia parte solo un paio di mesi dopo il nostro primo incontro, il 1 novembre, ma per farvi capire da cosa scaturì tutto, partirò dal luglio di quello stesso anno.
   
 
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