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Autore: White Queen of Asgard    29/08/2015    2 recensioni
Ormai per i quattro ragazzi tutto era tornato alla normalità.
La solita vita di sempre: università casa, casa università.
Quelle tre ragazze avevano dato una piccola svolta alla loro vita e quell'incidente li aveva cambiati ulteriormente.
Ma, come disse Roger, quello era "solamente l'inizio" e il tutto deve ancora accadere.
* * * * * * * * * *
Seguito di You Don't Need Nobody Else But Me
Genere: Commedia, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brian May, Freddie Mercury, John Deacon, Roger Taylor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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08) NO ONE STOPS MY PARTY
24/2/73

Non avendo la voglia di andare a casa di ognuno solo per portare un invito, Laura decise di organizzare una sottospecie di riunione.
"Scusate il ritardo!" urlò Roger, non badando al fatto che lo stesse facendo nelle orecchie di Freddie, che, ovviamente, non l'aveva visto entrare nel bar.
"Ma che urli?!" ribattè il ragazzo rischiando di cadere dalla sedia per lo spavento.
"Ciao Rog" salutarono gli altri in coro.
"Dunque, che volevi dirci quest'oggi?" chiese Freddie con un finto tono da intellettuale.
"Signori e signore..." rispose Laura "sono felice di informarvi che tasera ci sarà una festa a casa m-"
"Io ci vengo" la interruppe il biondo alzando una mano.
"Non ti ha invitato nessuno" continuò la ragazza tentando, con scarsi risultati, di farla sembrare un'affermazione seria.
"Come se importasse. Ci vengo lo stesso, al diavolo invito o meno"
"Finirai per farti cacciare ancora" li interruppe Brian ridendo.
"Con te non si può scherzare su ste cose. Comunque, non verrà cacciato nessuno perché siete tutti invitati"
"Oh che bello" rispose Roger con aria di soddisfazione.
"Allora. Venite tutti?" chiese Laura e gli altri annuirono.
Fra le chiacchiere, la ragazza interruppe tutti nuovamente.
"Ah, mi sono dimenticata di avvertirvi di una cosa sulla festa..."
"Mi fai paura così" scherzò Georgia.
L'altra cominciò a spiegare tutte le sue idee su come aveva pensato di vestirsi e di far vestire gli altri.
"...in sintesi dobbiamo vestirsci a coppie. Non so se mi spiego"
"Si, ti sei spiegata bene" disse il riccio dopo qualche secondo di silenzio, ma la scritta 'non ho capito niente' che gli era apparsa in faccia lo contraddiva.
"Ah, un ultima cosa. Dovremmo vestirci in modo... sexy, per capirci" continuò l'altra cominciando a ridere, e gli altri la guardarono con la stessa espressione con cui si guarda una balena passare per strada.
"Che diavolo di festa hai organizzato?!" urlò John cominciando a sudare freddo.
"Che altro ti aspettavi da me. Sperò non vi dispiaccia ma... vi ho già procurato i vestiti"
"Hai detto così tante cose traumatizzanti che questa mi pare anche poco" disse Georgia continuando a fissare l'amica in modo ansioso.
Alla fine si decisero ad andare alla festa con i vestiti procurati da Laura ma il non averli ancora visti fu un punto a loro svantaggio.
Presero la macchina e si fermarono alla casa più vicina, quella di Julia.
Appena arrivati, l'artefice di tutto ciò si mise a frugare nel bagagliaio per recuperare tutto il necessario, sotto degli sguardi più che preoccupati.
Entrarono in casa, si divisero i vestiti fra ragazzi e ragazze e andarono in due stanze separate.
Non appena Georgia vide le calze a rete dalla sua bocca uscì una serie di 'no' e il suo sguardo si puntò sull'indumento come se sopra vi ci fosse un serpente velenoso o chissà cosa.
"Niente 'no'. Tu ti metti sta roba come la mettiamo noi" la interruppe Luna cominciando a cambiarsi.
Indossavano le adorate calze a rete, delle minigonne e dei corpetti in pelle tenuti chiusi sulla schiena da dei lacci.
Julia, Laura e Luna erano in nero mentre le altre due in bianco.
"Emm... scusa, Laura ma... se non sbaglio siamo una in più dei ragazzi" fece notare Luna.
"Si, se non ti dispiace avevo pensato che noi avremmo potuto stare entrambe con Freddie. Siamo gli unici single dopotutto" La ragazza stava morendo di gelosia ma riuscì a non farlo notare e sorrise con enorme sforzo.
"E che diavolo, quante volte devo ripetere che io e John non stiamo insieme!" si intromise Roberta.
"Ah, davvero?" chiese Georgia alle prese con i lacci del corpetto "no perché giravano voci che-" 
"Sh, non è vero" la zittì.
Passò qualche minuto
"Se siete pronte, potremmo anche uscire. Si soffoca qua dentro" disse Julia sistemandosi la gonna e facendosi aria con una mano.
Come risposta ripartì la serie di 'no' sempre dalla stessa persona.
"Io non ci esco da questa stanza!" urlò cominciando a sudare freddo.
Le altre si scambiarono un'occhiata e Julia andò verso l'amica.
"Senti Geo... esci da questa cazzo di stanza!" le urlò spingendola fuori dalla camera.
Si pietrificò immediatamente diventando dello stesso colore di quel rossetto rosso che era stata costretta a mettere, notando che i ragazzi erano già pronti e lì a fissarla.
Freddie e Roger avevano pantaloni e giacca (che il biondino, ovviamente, non si era curato di allacciare) neri... ma senza camicia.
Brian e John, invece, indossavano solo una camicia bianca, anche loro con dei pantaloni neri. Il primo, come al solito, la lasciò slacciata fino al quarto bottone.
Subito dopo uscirono anche le altre ragazze, ridendo per la scena, e le mascelle dei ragazzi crollarono letteralmente.
Si riunirono le coppie e cominciarono a parlare su come diavolo si fossero vestiti.
"Si, è... è piuttosto imbarazzante devo dire" disse Georgia ridendo.
"Effettivamente lo è ma..." Si avvicinò al suo orecchio "tu sei fantastica"
-Si può sapere che diavolo di idee ha quella. Ce l'ha con me, ne sono certo- erano i pensieri che giravano per la testolina del Deacon, il quale non la smetteva di camminare a braccia conserte per tutta la stanza.
"Emm... per caso il mio cavaliere ha da fare?" chiese Roberta ridendo, ottenendo in risposta un John Deacon imbalsamato.
"Come? Cioè... no" rispose impastandosi come sempre.
"Eddai, calmati. Ti ricordo che abbiamo una lunga serata da passare insieme" Non riuscì a trattenere una risata davanti alla strana espressione del ragazzo.
"Hey, ma lo sapevi che pensavano che stessimo insieme?" chiese per rompere quel silenzio.
"No ma... immaginavo. Con quello in giro c'è da aspettarselo" rispose fermando lo sguardo su Freddie.
Roger altro non fece che dare il via a tutti i suoi soliti commenti idioti.
"Sei una bomba ragazza mia!" disse con un sorriso sornione, cominciando a passarle una mano sul viso per poi scendere sul ventre fino ad arrivare sulla coscia, dove la ragazza lo bloccò.
"Taylor! Che maniere! Ti pare il caso di fare queste cose in pubblico?!" urlò con voce stridula mettendosi a braccia conserte.
"Si. Si, mi pare il caso" rispose non riuscendo a trattenere una risata.
"Sai una cosa?"
"Mi dica, mia signora"
"Sei un idiota"
"Grazie, ma lo sapevo già" Rise avvicinando la ragazza a sé.
"In tutto il tempo che ho passato con te non ti ho mai vista così" disse Freddie guardando Luna da capo a piedi.
"Voleva essere un complimento o che?"
"Si, direi di si" Le spostò una ciocca di capelli dietro all'orecchio facendola arrossire.
"Scusami tesoro, ma tu hai capito come dovrebbe funzionare la coppia con me? Chiedo perché vedo che ci siete sia te che Laura" chiese sistemandosi la camicia.
"Be', aveva pensato che tu potessi stare con entrambe"
"Oh ok... alloraaa, va bene" rispose forzando un sorriso.
"I vestiti vanno a tutti?" chiese Laura per assicurarsi che tutto fosse a posto.
Gli altri annuirono e così potettero andare a casa della ragazza per aspettare gli altri invitati.
Ormai sera, tutti erano lì.
Come da tradizione, il biondo si diresse verso gli alcolici, che grazie al suo radar incorporato, trovò in un batter d'occhio.
Gli altri lo seguirono tanto per finire tutti completamente ubriachi, contagiati dal biondo.
"Ma che fine ha fatto?" chiese ad un certo punto il biondino con quel minimo di sobrietà che gli era rimasta in corpo.
"Chi?" chiese John che neanche si era accorto della mancanza Brian.
"Come chi? Il nostro cespuglio"
"Abbiamo un cespuglio?"
"Brian, cristo! È sparito!" gli urlò in faccia.
"Ah... e dov'è?"
"E che ne so! Se no non ti avrei chiesto che fine ha fatto!"
Nessuno dei due parlò per qualche secondo.
"Mi hai chiesto che fine ha fatto?"
"Ma-! Dio... ciao John. Vado a cercarlo" concluse andandosene.
"Ma aspetta" disse l'amico in un vano tentativo di farlo girare.
Cercarlo non fu poi così faticoso, dato che fu lo stesso Brian a farsi trovare. 
"Muoio! Muoio!" urlò lanciandosi sul letto per poi rannicchiarsi in un angolo.
Tutti gli invitati si voltarono a guardarlo e non potettero non scoppiare a ridere.
"Cosa diavolo ha bevuto quello" mormorò il biondino avvicinandosi al ragazzo. Aveva le mani affondate nei ricci e piangeva disperatamente.
Roger si mise di fianco al letto e si piegò sulle ginocchia per arrivare all'altezza del riccio. Il suo equilibrio non durò molto e subito cadde col sedere per terra, così rimase lì seduto.
"Roger! Non voglio morire!" urlò Brian scuotendo il biondo per le spalle.
"...ma che cazzo stai dicendo"
"Non ce la farò! La mia fine è vicina!" urlò nuovamente.
"Senti... aspetta un attimo qua, eh" disse alzandosi.
"No! Non lasciarmi morire da solo!" continuò l'altro afferrando il braccio del biondino.
"Ma mi vuoi mollare?! Hai solo bevuto troppo, idiota" Detto questo recuperò un bicchiere d'acqua e delle patatine, poi tornò dal poveretto con la fobia della morte.
"Toh, mangia che può farti solo bene"
L'altro si lanciò manciate di patatine in bocca continuando a piangere, facendo finire briciole nei capelli e in qualsiasi altro luogo nel raggio di un metro.
Passarono cinque minuti buoni durante i quali il biondo dovette subirsi tutta quella scena piuttosto esilarante e finalmente il riccio tornò in sé.
"Tutto a posto?"
"Credo di si" rispose ridendo.
Ancora la festa non era finita così tornarono entrambi in salotto a godersi quelle ultime ore di divertimento.


Angolo della Queenie:
Questa Laura come li ha fatti conciare, poretti.
Questa volta non ho niente da dire (così vi lascio in pace prima, vah) tranne che la storiella del Brian ubriaco con la paura di morire è accaduta veramente.
(Avevo dimenticato di dirlo sotto quel capitolo, ma anche la cosa degli stivali squagliati, sempre di Brian, è successa)
Ora vado e... alla prossima, gente!

  
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