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Autore: Arrow of the Mockingjay    30/08/2015    1 recensioni
Un episodio della reclusione di Johanna a Capitol City.
Dal testo: "Non ho mai avuto la pazienza di sopportarla, di starle accanto, poi penso a lui. Se le accadesse qualcosa Finnick ne sarebbe distrutto, lui non ha che lei."
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Annie Cresta, Johanna Mason
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LUI NON HA CHE LEI

Il buio mi avvolge e mi culla tra le sue braccia. É quasi piacevole, le fitte di dolore mi scuotono da capo a piedi ma nel buio posso quasi immaginare che non siano reali.
Sento le sue urla, le urla del ragazzo innamorato, che fa di tutto per proteggere la sua amata, lui non sa perché è qui, può solo immaginarlo. Come tutte le altre persone che sono state catturate, a cui sta venendo fatto del male. Qua sono io l'unica a conoscere la verità, l'unica a sapere della ribellione. A volte sono sul punto di parlare, ma so che non posso, il dolore di aver tradito gli altri sarebbe più forte di quello delle torture allora, desidero solo chiudere gli occhi e non riaprirli mai più.

Sento dei passi e un piagnucolio avvicinarsi. La porta della mia cella si apre, la luce mi acceca. Quando mi abituo vedo sulla soglia un pacificatore che tiene per i capelli una donna di cui non riesco a scorgere il viso. Piange, coprendosi le orecchie con le mani.
Il pacificatore la spinge dentro, un gemito disperato le esce dalla bocca, la vedo in viso: Annie. Perché hanno preso anche lei? Lo sanno che é mentalmente instabile e anche se sapesse qualcosa non lo riuscirebbe a confessare per lo shock, o qualcosa di simile. Non ho mai avuto la pazienza di sopportarla, di starle accanto, di capirla, poi penso a lui. Se le accadesse qualcosa Finnick ne sarebbe distrutto, lui non ha che lei.

Il pacificatore le intima di stare zitta ma lei non riesce a soffocare i singhiozzi. Lui le si avvicina alzando il manganello per colpirla, faccio uno sforzo e mi lancio tra lei e l'arma che mi colpisce al viso.
《Che fai? Sei scema?》e mi colpisce ancora, ormai il dolore non lo sento quasi più. Annie arretra e si mette nell'angolo continuando a singhiozzare. 《Levati!》 Cerca di spostarmi ma io glielo impedisco, mi colpisce ancora e ancora ma non mi muovo. Mi inchioda a terra e afferra Annie per i capelli e la guarda, uno sguardo languido che molte volte ho visto posarsi si di me e ormai so cosa significa. Annie urla. Quell'urlo, lo stesso urlo che aveva fatto impazzire Finnick nell'arena, mi scuote. Devo farlo, anche se so le conseguenze che porterà, devo farlo per Finnick, senza di lei, lui é perso.
《Non toccarla, bastardo!》urlo e colpisco il pacificatore al braccio che teneva il manganello, lui lascia cadere Annie che rimane immobile. Mi afferra per un polso, stringendolo tanto da farmi urlare. 《Ah, la metti così? Bene.》mi urla con la faccia a poca distanza dalla mia, sento il suo alito caldo sulla pelle e provo librezzo e rabbia, cerco di divincolarmi ma lui mi colpisce alle gambe e cado in ginocchio; un altro pacificatore accorre ad aiutare il primo, deve aver sentito il frastuono. Mi prende per le braccia e me le incatena dietro la schiena. Il primo si è di nuovo avvicinato ad Annie.
《Non toccatela!》 Urlo 《vi prego》sussurro 《lasciate stare lei, prendetevela con me》la voce rotta, 《Va bene, vediamo per quanto riuscirai a proteggere la tua amica》sghignazza il pacificatore e mi trascina via.
Nel corridoio candido vedo un pacificatore trascinate il corpo senza sensi di Peeta; passo davanti ad una cella che gli altri giorni era vuota, scorgo una sagoma raggomitolata in un angolo, quando alza lo sguardo la riconosco come l'accompagnatrici di Katniss e Peeta, devono essere a corto di informazioni se hanno preso anche lei che, di sicuro, non ne sa niente. 
Gli occhi mi pizzicano, so che da oggi le torture saranno più brutali, i pasti più rari, ma mi sono fatta una promessa: ad Annie non dovrà accadere nulla, per Finnick, glielo devo.



*********
Non sono convintissima di come mi è venuta. Ma era un'idea che mi frullava in testa da un po'.
Ditemi cosa me pensate.
Alla prossima
Giugiola
   
 
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