Il
terrore mi assale. E non è semplice preoccupazione per le vostre condizioni.
No. È vero e proprio panico. Qualcosa mi blocca il respiro. Una sensazione di
oppressione allo stomaco. Non riesco a muovermi. Non riesco a parlare. Non
riesco a fare niente.
Non
faccio niente neanche quando due mani mi stringono forte le braccia, facendomi
male, e mi portano via.
Vengo
trascinato fuori dalla vostra stanza. Volto appena la testa. E vedo i vostri
occhi, pieni di domande. E poi, i muri.
Vengo
trascinato per i corridoi. Un momento…riconosco questa porta. Questa porta che
viene spalancata. E io vengo gettato dentro.
Inciampo
e cado. Alzo la testa. E mi ritrovo a fissare i piedi di Uther.
Velocemente
mi alzo in piedi.
“Che
diavolo significa tutto questo?” chiede il Re, confuso.
“Mio,
Signore…questo servo è stato sorpreso mentre usava la magia, sul Principe.” Oh
magnifico. Ora ricordo perché mi hanno portato qui.
Il
Re si volta verso di me. sul suo viso una maschera di rabbia, freddezza.
“È
vero?” chiede.
E
io come posso mentire? Come potrebbe un semplice servo sperare di essere
creduto da un Re? E poi rinnegare la magia sarebbe rinnegare me stesso.
“Si,
Sire. Ma…” non posso finire la frase. Un dolore lancinante mi esplode
all’altezza dello stomaco.
Mi
cedono le ginocchia e cado di nuovo per terra.
Stringo
forte gli occhi nel tentativo di fermare le stelline che mi danzano davanti…
E
poi…ancora una volta…le vostre braccia…su di me…
“Arthur.”
Riesco a sussurrare. No…non dovete stare qui. Non dite niente vi prego…
“Posso
sapere il perché di tutto questo?” ecco appunto.
C’è
silenzio. E poi la voce di Uther.
“Ti
farà sicuramente sapere che il tuo servo è un mago.”
Sento la vostra presa farsi più salda.
Siete preoccupato…?
Lo
sono anche io.
“E
pratica la magia da molto tempo. La pena come sai…è la morte”
“Immagino
che ti abbia confessato tutto lui.” bè in realtà, io ho solo detto che sono un
mago. Non che pratico la magia da molto tempo. Comunque…no un momento…morte?
Ancora una volta era quasi riuscito a dimenticare. No…mi era solo sembrato
impossibile. Morire…
“Immagino
che te l’ha confessato lui.” ancora una volta la vostra lingua è più tagliente
di una spada.
“Si.
Ha confessato tutto.” Anche Uther comunque non scherza.
“Quindi
dovresti sapere che la sua magia mi ha salvato almeno un centinaio di volte.”
questo non dovevate dirlo. È l’ultima cosa che voglio. Mettervi nei guai.
“Non
dovevate.” Vi sussurro.
“E
tu devi smetterla di darmi del voi, te l’ho già detto.” Mi rispondete. Abbasso
lo sguardo. Solo per impedirvi di vedere le lacrime che sicuramente saliranno
ai miei occhi. Grazie Arthur.
“Da
come hai risposto deduco che tu sapevi già che fosse un mago. Cosa aspettavi a
dirmelo?” La voce di Uther mi giunge lontana.
La
vostra, no.
“Non
aspettavo assolutamente niente. Ma sospettavo questa tua reazione. Per questo
ho taciuto.”
E
di nuovo un’ondata di affetto mi pervade da capo a piedi. Vi sono grato per
queste parole. Per tutto quello che state cercando di fare.
“Con
te farò i conti dopo. Ora devo occuparmi di lui.” il terrore mi assale d nuovo.
Inconsapevolmente ho iniziato a tremare. Arthur…mi state stringendo ancora più
forte.
“Non
permetterò che Merlin venga rinchiuso. È questa la ricompensa per la mia vita?
Hai almeno idea di quante volte mi abbia
salvato? Non mostri un minimo di riconoscenza?”
Sentirvi
difendermi è bello, ma non voglio che tra voi e vostro padre ci sia odio.
“Arthur…basta.”
Vi dico.
Mi
guardi sconvolto. E ricambio lo sguardo. E cerco di imprimere in esso quanto
più coraggio di quanto io me ne senta addosso.
Due
guardie mi prendono. E ancora una volta, mi lascio trasportare incapace di fare
qualsiasi cosa. Si stava bene fra le vostre braccia.
Le
due guardie mi porta in una cella. E con molta delicatezza, mi ci sbattono
dentro.
Mi
rannicchio per terra. Mi stringo le spalle. Chiudo gli occhi. Ma è pericoloso.
Perché il vostro volto mi compare davanti.
“Merlin!
Forza, alzati.” Sento la vostra voce darmi ancora ordini. Mi volto verso di
voi. Sorridendo. Provandoci.
“Non
sono più il vostro servo.” Un po’ d’ironia fa sempre bene. anche se dentro di
me c’è solo un infinita tristezza. E terrore. Ehi cosa pensate che sia un
impavido guerriero? Che non ha paura della morte? Bè v sbagliate. Sono un mago è vero. Ma ho paura. Paura di
morire.
“Non
fare l’idiota. Se non scappi morirai.” Non prendiamoci in giro Arthur.
“Morirò
comunque. Non sono bravo a nascondermi. Ne tanto meno a passare inosservato.” È
la pura e semplice verità. Cosa dovrei dirvi?
“Che
ti prende Merlin?” mi chiedete. Dolcemente. Mi alzo e mi porto di fronte a voi.
“
Scappare significherebbe rinnegare la mia magia. Sarebbe rinnegare me stesso. E
ti metterei nei guai. Lo già fatto abbastanza.” Rispondo. È la verità. Arthur,
perdonami. Perdonami perché non ho saputo starti accanto. Perdonami per averti
illuso. Ma in fondo, anche io speravo che durasse.
“IO
non permetterò che tu muoia!” leggo il terrore nei vostri occhi. Siamo in due.
“Tu
devi scappare. E vivere…perché...perchè io ti amo…e…” non posso lasciarti
continuare. Ti guardo intensamente. E tu ammutolisci.
“Il mio destino era
quello di servire un grande Re. A quanto pare…è cambiato. Anche io…ti amo.
Ma…se scappo…come pensi che potremo vivere? Separati? Ascoltami…io un
fuggiasco…tu…il Principe ereditario del trono. Tuo padre non ci darebbe tregua.
E sono pronto a scommettere che sarebbe disposto a tutto pur di trovarmi. Ed è
questo che non voglio.” Parole troppo dolorose. Parole piene di significato.
“All-allora
aspetteremo…che mio…mio padre muoia…l-lo ucciderò i-io stesso se necessario…”
non riesci a continuare.
E
io ti sorrido dolcemente e scuoto la testa.
“Arthur.
Ascoltami. Devi farmi una promessa. Devi vivere. Devi vivere anche per me. Solo
questo ti chiedo” E non è poco. Ma ti prego, mio Principe, mio unico amore,
fallo. Per me.
“Io
non posso.” Mi sussurri. C’è qualcosa che tu non puoi?
“Si
che puoi.” Ti rispondo. E mi guardi. Attraverso una sbarra mi poggi una mano
sulla guancia.
I
nostri sguardi s’incontrano. Forze per l’ultima volta. La tua mano fra i miei
capelli.
Le
nostre bocche che s’incontrano. Ancora
una volta. L’ultima.
Un ultimo bacio. Prima dell’addio.
Angolo
Autrice
Salve
eccomi qui. Con l’aggiornamento. Scusate la tristezza ma al momento storie
allegre proprio non mi vengono, visto che sto passando un periodo un po’ di
merda. Ehm ehm. Passiamo ai ringraziamenti.
Ransi:
uff vuoi ancora leggerlo? Mi fa piacere che ti sia piaciuto e soprattutto di
aver reso bene le emozioni di Arthur. Spero di aver fatto un buon lavoro anche
con Merlin. Bacioni sesshy
Bacinaru:
ehh Merlin…Merlin…purtroppo…ehm ehm no non dico altro. Leggi il prossimo chap. Spero
ti piaccia anche questo. Baci baci sesshy
Mi scuso
ancora per la freddezza di queste risposte. Al prossimo chappy. sesshy