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Autore: sesshy94    04/02/2009    3 recensioni
"E ancora una volta ti ritrovi a pensare a quanto sia effimera la vita. A quanto essa, giochi con i sentimenti degli uomini prima di ferirli. Ferirli. Annientarli.
Ti stringi le mani al petto. Consapevole del dolore sordo che proviene dal tuo cuore. E poi, non sai più se sono le lacrime a bagnare il tuo volto, o se stia piovendo.
" Eccomi tornata ancora uan volta. con una mini fic. é un piccolo seguito di Due faccie della stessa medaglia, ma non siete obbligati a leggerla. bacioni a tutti dalla vostra sesshy!
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Merlino, Principe Artù, Uther
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Il terrore mi assale

Il terrore mi assale. E non è semplice preoccupazione per le vostre condizioni. No. È vero e proprio panico. Qualcosa mi blocca il respiro. Una sensazione di oppressione allo stomaco. Non riesco a muovermi. Non riesco a parlare. Non riesco a fare niente.

Non faccio niente neanche quando due mani mi stringono forte le braccia, facendomi male, e mi portano via.

Vengo trascinato fuori dalla vostra stanza. Volto appena la testa. E vedo i vostri occhi, pieni di domande. E poi, i muri.

Vengo trascinato per i corridoi. Un momento…riconosco questa porta. Questa porta che viene spalancata. E io vengo gettato dentro.

Inciampo e cado. Alzo la testa. E mi ritrovo a fissare i piedi di Uther.

Velocemente mi alzo in piedi.

“Che diavolo significa tutto questo?” chiede il Re, confuso.

“Mio, Signore…questo servo è stato sorpreso mentre usava la magia, sul Principe.” Oh magnifico. Ora ricordo perché mi hanno portato qui.

Il Re si volta verso di me. sul suo viso una maschera di rabbia, freddezza.

“È vero?” chiede.

E io come posso mentire? Come potrebbe un semplice servo sperare di essere creduto da un Re? E poi rinnegare la magia sarebbe rinnegare me stesso.

“Si, Sire. Ma…” non posso finire la frase. Un dolore lancinante mi esplode all’altezza dello stomaco.

Mi cedono le ginocchia e cado di nuovo per terra.

Stringo forte gli occhi nel tentativo di fermare le stelline che mi danzano davanti…

E poi…ancora una volta…le vostre braccia…su di me…

“Arthur.” Riesco a sussurrare. No…non dovete stare qui. Non dite niente vi prego… 

“Posso sapere il perché di tutto questo?” ecco appunto.

C’è silenzio. E poi la voce di Uther.

“Ti farà sicuramente sapere che il tuo servo è un mago.”

  Sento la vostra presa farsi più salda. Siete preoccupato…?

Lo sono anche io.

“E pratica la magia da molto tempo. La pena come sai…è la morte” 

“Immagino che ti abbia confessato tutto lui.” bè in realtà, io ho solo detto che sono un mago. Non che pratico la magia da molto tempo. Comunque…no un momento…morte? Ancora una volta era quasi riuscito a dimenticare. No…mi era solo sembrato impossibile. Morire…

“Immagino che te l’ha confessato lui.” ancora una volta la vostra lingua è più tagliente di una spada.

“Si. Ha confessato tutto.” Anche Uther comunque non scherza.

“Quindi dovresti sapere che la sua magia mi ha salvato almeno un centinaio di volte.” questo non dovevate dirlo. È l’ultima cosa che voglio. Mettervi nei guai.

“Non dovevate.” Vi sussurro.

“E tu devi smetterla di darmi del voi, te l’ho già detto.” Mi rispondete. Abbasso lo sguardo. Solo per impedirvi di vedere le lacrime che sicuramente saliranno ai miei occhi. Grazie Arthur.

“Da come hai risposto deduco che tu sapevi già che fosse un mago. Cosa aspettavi a dirmelo?” La voce di Uther mi giunge lontana.

La vostra, no.

“Non aspettavo assolutamente niente. Ma sospettavo questa tua reazione. Per questo ho taciuto.”

E di nuovo un’ondata di affetto mi pervade da capo a piedi. Vi sono grato per queste parole. Per tutto quello che state cercando di fare.

“Con te farò i conti dopo. Ora devo occuparmi di lui.” il terrore mi assale d nuovo. Inconsapevolmente ho iniziato a tremare. Arthur…mi state stringendo ancora più forte.

“Non permetterò che Merlin venga rinchiuso. È questa la ricompensa per la mia vita? Hai almeno idea di quante volte mi abbia  salvato? Non mostri un minimo di riconoscenza?”

Sentirvi difendermi è bello, ma non voglio che tra voi e vostro padre ci sia odio.

“Arthur…basta.” Vi dico.

Mi guardi sconvolto. E ricambio lo sguardo. E cerco di imprimere in esso quanto più coraggio di quanto io me ne senta addosso.

Due guardie mi prendono. E ancora una volta, mi lascio trasportare incapace di fare qualsiasi cosa. Si stava bene fra le vostre braccia.

Le due guardie mi porta in una cella. E con molta delicatezza, mi ci sbattono dentro.

Mi rannicchio per terra. Mi stringo le spalle. Chiudo gli occhi. Ma è pericoloso. Perché il vostro volto mi compare davanti.

“Merlin! Forza, alzati.” Sento la vostra voce darmi ancora ordini. Mi volto verso di voi. Sorridendo. Provandoci.

“Non sono più il vostro servo.” Un po’ d’ironia fa sempre bene. anche se dentro di me c’è solo un infinita tristezza. E terrore. Ehi cosa pensate che sia un impavido guerriero? Che non ha paura della morte?  Bè v sbagliate. Sono un mago è vero. Ma ho paura. Paura di morire.

“Non fare l’idiota. Se non scappi morirai.” Non prendiamoci in giro Arthur.

“Morirò comunque. Non sono bravo a nascondermi. Ne tanto meno a passare inosservato.” È la pura e semplice verità. Cosa dovrei dirvi?

“Che ti prende Merlin?” mi chiedete. Dolcemente. Mi alzo e mi porto di fronte a voi.

“ Scappare significherebbe rinnegare la mia magia. Sarebbe rinnegare me stesso. E ti metterei nei guai. Lo già fatto abbastanza.” Rispondo. È la verità. Arthur, perdonami. Perdonami perché non ho saputo starti accanto. Perdonami per averti illuso. Ma in fondo, anche io speravo che durasse.

“IO non permetterò che tu muoia!” leggo il terrore nei vostri occhi. Siamo in due.

“Tu devi scappare. E vivere…perché...perchè io ti amo…e…” non posso lasciarti continuare. Ti guardo intensamente. E tu ammutolisci.

Il mio destino era quello di servire un grande Re. A quanto pare…è cambiato. Anche io…ti amo. Ma…se scappo…come pensi che potremo vivere? Separati? Ascoltami…io un fuggiasco…tu…il Principe ereditario del trono. Tuo padre non ci darebbe tregua. E sono pronto a scommettere che sarebbe disposto a tutto pur di trovarmi. Ed è questo che non voglio.” Parole troppo dolorose. Parole piene di significato.

“All-allora aspetteremo…che mio…mio padre muoia…l-lo ucciderò i-io stesso se necessario…” non riesci a continuare.

E io ti sorrido dolcemente e scuoto la testa.

“Arthur. Ascoltami. Devi farmi una promessa. Devi vivere. Devi vivere anche per me. Solo questo ti chiedo” E non è poco. Ma ti prego, mio Principe, mio unico amore, fallo. Per me.

“Io non posso.” Mi sussurri. C’è qualcosa che tu non puoi?

“Si che puoi.” Ti rispondo. E mi guardi. Attraverso una sbarra mi poggi una mano sulla guancia.

I nostri sguardi s’incontrano. Forze per l’ultima volta. La tua mano fra i miei capelli.

Le  nostre bocche che s’incontrano. Ancora una volta. L’ultima.

 Un ultimo bacio. Prima dell’addio.

 

Angolo Autrice

Salve eccomi qui. Con l’aggiornamento. Scusate la tristezza ma al momento storie allegre proprio non mi vengono, visto che sto passando un periodo un po’ di merda. Ehm ehm. Passiamo ai ringraziamenti.

 

Ransi: uff vuoi ancora leggerlo? Mi fa piacere che ti sia piaciuto e soprattutto di aver reso bene le emozioni di Arthur. Spero di aver fatto un buon lavoro anche con Merlin. Bacioni sesshy

 

Bacinaru: ehh Merlin…Merlin…purtroppo…ehm ehm no non dico altro. Leggi il prossimo chap. Spero ti piaccia anche questo. Baci baci sesshy

 

Mi scuso ancora per la freddezza di queste risposte. Al prossimo chappy. sesshy

 

 

  
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