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Autore: Arain    31/08/2015    3 recensioni
Dal testo:
"Misha vide Jensen entrare nella piccola stanza in cui si era rifugiato dopo aver fatto le foto con i fan. Rimase per un attimo a fissarlo sorpreso, perché aveva chiesto espressamente di non essere disturbato, ma poi capì che sicuramente l'altro non aveva smesso un secondo di stressare Richard per sapere dov'era."
La mia prima Cockles, la mia prima real. Senza nessuna pretesa.
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jensen Ackles, Misha Collins
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DISCLAIMER: Non conosco nè Misha nè Jensen (che vita triste) per cui i fatti narrati sono un parto della mia mente, che è decisamente troppo Cockles trash. Ed è la prima volta che scrivo qualcosa su persone vere, quindi siate clementi XD







Misha vide Jensen entrare nella piccola stanza in cui si era rifugiato dopo aver fatto le foto con i fan. Rimase per un attimo a fissarlo sorpreso, perché aveva chiesto espressamente di non essere disturbato, ma poi capì che sicuramente l'altro non aveva smesso un secondo di stressare Richard per sapere dov'era. Con una smorfia si voltò, cercando di nascondere con la mano la parte di viso colpita. Aveva sperato che lui arrivasse domani, come da programma, per avere il tempo di mascherare un po' i danni. Sapeva che Jensen si sarebbe arrabbiato e che avrebbe pensato che fosse colpa sua, perché non era con lui quella sera. A volte la somiglianza dell'attore con il personaggio che interpretava, Dean, lo spaventava. Di sicuro avevano la stessa Sindrome dell'Eroe.
Sentì Jensen che si avvicinava e si fermava accanto alla sedia su cui era seduto, cellulare alla mano, mentre cercava le parole per rassicurare i suoi fan su twitter. Finalmente soddisfatto del risultato premette tweet con una certa difficoltà, perché con una mano nascondeva ancora le labbra e la guancia.
Jensen stava immobile, e per un momento terribile pensò che sarebbe uscito. Poi lo sentì inginocchiarsi di fianco a lui, e la sua mano delicatamente andò su quella di Misha.
-Se pensi che nascondendomi il tuo viso mi farai stare meglio, ti sbagli di grosso.- Sussurrò con voce incredibilmente dolce. Misha sussultò e lasciò cadere la mano. Gli occhi di Jensen si soffermarono sulle sue labbra gonfie, sulla sua guancia tumefatta e sul taglio che aveva richiesto qualche punto. Per un attimo vide quelle due pozze verdi oscurarsi a causa dell'ira, ma prima che potesse dire qualcosa li vide riempirsi di dolcezza e determinazione. Gli appoggiò una mano sul lato non dolorante della faccia e mormorò: -Stanotte dormo con te.-
Misha avvertì i propri occhi allargarsi per la sorpresa, ma la felicità fu presto rimpiazzata dal pragmatismo e dal buon senso.
-Jens... Lo sai che non possiamo alle conventions... Qui siamo costantemente sotto i riflettori. È impossibile.- Disse mesto, desiderando invece di poter acconsentire e dormire con lui tutte le notti. Jensen continuò ad accarezzargli lievemente la guancia e mormorò deciso: -No, stasera dormo con te.-
Misha lo fissò, sempre più sorpreso. Di solito era lui quello che spingeva per prendere più rischi, mentre l'altro era reticente, per paura dello scandalo che si sarebbe potuto creare. E lui non poteva che dargli ragione. Per questo lo stupiva così tanto che lui volesse stargli accanto quando erano tenuti sotto controllo da migliaia di occhi attenti ad ogni minimo particolare.
-Ma Jensen, i fan...-
L'altro sbuffò e lo interruppe di colpo.
-Non mi importa. Ascolta Mish, stanotte o dormo con te, o esco a cercare quei pezzi di merda. A te la scelta.-
Rimase senza parole, incapace di articolare anche solo uno dei mille pensieri che gli sfrecciavano per la mente. Jensen sapeva che lui non gli avrebbe mai permesso di uscire a cercarli, ma si sentiva in dovere di fare qualcosa; quindi gli stava offrendo l'unica cosa che sapeva lo avrebbe confortato: la sua presenza. Misha gli fu immensamente grato per questo gesto, perché sapeva che, anche se non lo dava a vedere, gli stava costando molto. Sentì le lacrime pizzicargli gli occhi, ma le ricacciò a forza in gola.
-Okay- mormorò esausto.
Jensen gli sorrise di nuovo e afferrò la sua mano.
-Andiamo, sei troppo stanco. Parliamo domani.-
Quasi lo trascinò di peso nel tragitto fino all'ascensore. Quando le porte si chiusero gli fece appoggiare la testa sulla sua spalla, e Misha si beò di quella tenerezza insolita. Non riuscì a resistere e rischiando di spezzare l'incantesimo dovette chiedere: -A cosa devo tutte queste premure?-
Jensen gli afferrò delicatamente il mento per guardarlo negli occhi.
-Per un attimo, appena mi è arrivata la notizia che eri stato aggredito, l'immagine di te, steso su un letto di ospedale, in coma o... Mi ha paralizzato. Quindi ho capito che il solo pensiero di perderti mi terrorizza. Allora ho deciso che voglio godermi ogni singolo momento. O qualcosa del genere.- Concluse arrossendo e distogliendo lo sguardo, e Misha in questo riconobbe il suo solito Jensen. Tentò di sorridere, ma a causa del dolore gli scappò un gemito. Allora, in risposta allo sguardo preoccupato dell'altro, scosse la testa e posò delicatamente le labbra sulle sue. In quel momento le porte dell'ascensore si aprirono e loro si separarono di scatto, voltandosi verso l'apertura. Fortunatamente il corridoio era deserto e Jensen sorridendo come un bambino in procinto di compiere una marachella lo guidò fino alla sua (loro) stanza.
Appena la porta si fu richiusa dietro di loro Misha posò una mano sulla spalla di Jensen e disse solo: -Ti amo.- L'altro lo guardò e annuì soltanto, ma lui sapeva che ciò che stava facendo in questo momento valeva più di mille dichiarazioni.

Quella notte, accoccolato contro il petto dell'altro, Misha dormì tutta la notte, tranquillo, senza sognare.
E quando la mattina venne svegliato da un bacio accompagnato dal profumo di brioches appena sfornate pensò che, in fondo, lui era vivo e stava più o meno bene, e lo sarebbe stato di certo se avesse potuto continuare ad avere Jensen nella sua vita il più a lungo possibile.






NOTE DELL'AUTRICE
Un ringraziamento speciale alle persone del D.I.O. che sono la mia ispirazione e la mia fonte primaria di cockles e destiel.
Ringrazio tutti quelli che leggerano e/o recensiranno.
Un bacio,
Arain <3

   
 
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