Anime & Manga > Bleach
Ricorda la storia  |      
Autore: Memi J    04/02/2009    11 recensioni
«Tatsuki!» la rimproverò severamente «Se provi a scrivere qualcosa su quello che hai visto...». «Che cosa mi fai?» lo interruppe lei, conoscendo già il seguito. «Immagino già l'articolo stampato in prima pagina: “Ichigo Kurosaki fa il romanticone con la bella Kuchiki”!».
Ichigo rimase aggrappato al bordo della finestra accigliato più del solito, forse alla ricerca di una ripicca.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Arisawa Tatsuki, Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
The School Gossip;

Un ticchettio insistente rumoreggiava nel silenzio del piccolo locale, riecheggiando nello spazio racchiuso da quattro pareti tappezzate di foto e articoli di giornale. Tatsuki Arisawa allungò la mano sinistra verso il sacchetto di patatine aperto, sguardo incessantemente puntato sullo schermo del computer, mentre con la mano destra premeva a raffica i pulsanti di quella tastiera ormai consumata dal lavoro. Senza distogliere gli occhi dal monitor continuava, insaziabilmente, a mangiare, patatina dopo patatina. Fu continuando così che, dopo qualche mezz'ora, iniziò ad irritarsi e ad innervosirsi, ma nulla le permise di posare la sua concentrazione altrove, su qualsiasi cosa non fosse quel maledetto articolo. Scriveva, cancellava, riscriveva. Come se non bastasse, la sua insaziabile fame stava consumando anche tutto il pacchetto di patatine. Dopo pochi minuti, infatti, mangiò inconscia l'ultima patatina rimasta. Era già nervosa di suo, ed il tastare il vuoto nel pacchetto all'irrefrenabile ricerca di anche solo una patatina, fu la goccia che fece traboccare il vaso. Il suo vaso contenitore di rabbia. In preda alla collera, scostò di non poco la tastiera, il mouse senza fili venne scaraventato chissà dove, appallottolò la busta vuota e la gettò per terra, continuando a schiacciarla con i piedi.
«Non si può! Non è possibile continuare così, maledizione! Perché non riesco a scrivere un articolo decente?! Dannata scuola!».
Si alzò di scatto, cercando di trattenere l'impulso di buttare tutto all'aria, spense il computer senza neppure salvare il file – tanto quell'articolo le era venuto uno schifo – ed uscì dallo studio, sbattendo la porta dietro di sé. Alcuni studenti, rimasti a scuola per i corsi di recupero, la videro percorrere il corridoio con tanta furia da far tremare il pavimento. Tatsuki Arisawa era una ragazza piuttosto irascibile, la sua vita era il karate, ma amava anche scrivere articoli di giornale. Aveva accettato senza esitazioni l'incarico di occuparsi settimanalmente della stesura del Giornale della Scuola Superiore di Karakura, in cui comparivano notizie sull'istituto, sugli insegnanti, sulle assemblee, le novità sui corsi extrascolastici, ma anche aggiornamenti su test, discipline e club pomeridiani. Ma ciò che più stuzzicava l'interesse dei lettori erano le piccanti news riguardanti gli studenti stessi: relazioni, faccende private, scandali, di tutto. Tatsuki si divertiva parecchio nel cercare scoop e pubblicarli alla luce di tutti. Ultimamente le idee le si erano spente nella mente, specialmente in quella settimana in cui non aveva ancora trovato nulla di particolarmente stuzzicante. Era già arrivato il venerdì sera ed entro il lunedì avrebbe dovuto consegnare tutti gli articoli per la pubblicazione del giornalino. Tatsuki si ritrovò a camminare sulla strada del ritorno stanca, con un cenno di delusione nei suoi occhi, sperando in un miracolo che potesse riscattarla.

 ~ Casa Kurosaki ~
«Rukia...?» l'attenzione della ragazza, quasi sdraiata sul letto con la schiena poggiata alla ringhiera, venne richiamata da una voce più che familiare.
«Sì?». Dopo pochi attimi, riprese a sfogliare le pagine di quello che sembrava essere un mini quotidiano.
«Si può sapere cosa stai leggendo? È tutta la sera che non fai altro che sfogliare quel coso!».
Si sedette a gambe incrociate sul letto, di fronte alla mora – che fu quindi costretta a ritirare le gambe distese per fargli spazio – e le sfilò noncurante il giornale dalle mani delicate, per incrociare finalmente i suoi perlati occhi blu.
«Come sarebbe a dire quel coso ?» gli rinfacciò Rukia, che approfittò dell'attimo di distrazione del ragazzo per riprendersi il giornaletto.
«E' il giornale della scuola, citrullo! Solamente tu non lo leggi! Lo sai chi lo scrive?».
«Certo che lo so, – fece lui sbuffando – dal momento che su quel coso ci siamo finiti anche noi una volta! Maledetta Tatsuki!» replicò, imbronciato. Tuttavia, Rukia sembrò non accorgersene; dopotutto era nuovamente immersa nella lettura di qualche scoop mozzafiato.
«Aaaah, insomma, Rukia! È tutta la sera che non mi degni di uno sguardo!». Le si buttò accanto in qualche secondo, sfilandole ancora una volta il giornale dalle mani. Lo scrutò pochi istanti prima di sollevare un sopracciglio e accennare una smorfia.
«Che ha questa roba più di me?!» disse, indicando il settimanale e guardando la sua ragazza con occhi accusatori.
«Questa roba – sottolineò Rukia, sarcastica, riprendendosi il giornaletto – non è egocentrica. Ecco che cos'ha più di te, tesorino».
«Ma se continuerai a leggerla ventiquattr'ore al giorno lo diventerà, tesorino».
«Oh, sei geloso di un giornale, Ichigo?» fece Rukia, ridacchiando.
«Potrei diventarlo».
«Povero cucciolo», disse con voce tenera la mora, che gli stampò un bacio prima di scendere dal letto e dirigersi verso la porta della camera.
«Quanto adoro quella nana». E lui poté pensare solo questo, mentre la sentiva distintamente scendere le scale.

 ~ The Day After ~
Un gruppo movimentato di studentesse aveva completamente accerchiato il banco di Tatsuki, la quale sedeva a peso morto con la testa poggiata al tavolino, le braccia a penzoloni e i suoi pensieri chissà dove. Tutt'intorno regnava un'aria sinistra, la tensione era alle stelle.
«T-Tatsuki-chan...» la voce preoccupata di Orihime Inoue non parve neppure sfiorarla.
«La classica posizione da depressa, eh», esaminò Ryo, sistemandosi gli occhiali da vista.
Accanto a lei, Michiru la rimproverava, incoraggiando invece Tatsuki nel trovare uno scoop. La ragazzina iniziò quindi a guardarsi intorno, alla ricerca di qualcosa di interessante da suggerire all'amica. Ryo fece altrettanto, osservando tutti i particolari di ogni medesimo studente che le capitasse a tiro. Tatsuki improvvisamente si riscattò, rianimandosi e ritrovando la giusta volontà e determinazione.
«E va bene! Troviamo questo scoop!» batté fortemente le mani sul suo banco, incitando le ragazze e guardandosi attorno, anche lei alla ricerca di qualcosa che potesse stuzzicare l'interesse degli studenti.
«Ah!» fece Michiru, attirando l'attenzione su di sé: ora tutti gli sguardi erano puntati su di lei, specialmente quello di Tatsuki, nel quale apparve una vistosa scintilla di speranza.
«Ieri un ragazzo è entrato nel club del Fai da Te! Vedeste com'è stato bravo ad aggiustarmi il pupazzo!».
Tralasciando il fatto che stesse quasi per cadere dalla sedia, Tatsuki allontanò immediatamente la compagna dalle sue idee.
«Michiru, non è un giornaletto per bambini quello che scrivo settimanalmente! E questo non può essere un gossip!».
«Oh, scusami...» fece lei, portandosi timidamente un dito al mento.
A quel punto intervenne Ryo, togliendosi gli occhiali e sorridendo maliziosamente.
«Potresti scrivere un articolo sulla mia fantastica vittoria alla corsa dei 100 metri! Ho battuto il record della mia squadra!». Prima che potesse concludere, Tatsuki la interruppe bruscamente.
«Non era una competizione scolastica, ma una gara proposta dalla tua associazione sportiva. Non c'entra nulla col giornale del nostro liceo! E comunque non è una cosa piccante».
«Ma che intendi con piccante, scusa?» chiese Michiru, alquanto perplessa.
«Qualcosa che...come dire, susciti scalpore, vivace interesse e pettegolezzi».
Chizuru, che fin ora era rimasta in disparte ad ascoltare la conversazione, iniziò a sbottonarsi la camicia e ad avvicinarsi pericolosamente ad Orihime, urlando qualcosa come “Scrivi qualcosa su me e Hime!” e mostrando chiaramente le sue intenzioni. Non ci vollero neanche due secondi per atterrarla: Tatsuki era, dopotutto, campionessa di karate.
A quel punto intervenne Mahana, che considerava la sua proposta l'unica possibile rimasta.
«Perché non scrivi qualcosa su Kurosaki e Kuchiki?».
La sua serietà era pari a quella di Ryo quando parlava di gare d'atletica. Per un attimo si instaurò il silenzio più totale nel gruppo, accompagnato dalla quasi angosciata espressione di Orihime – e Tatsuki se ne rese conto –. La mora alzò un poco la testa, rivolgendosi a Mahana.
«Ma no, Mahana, questo non è uno scoop! Voglio dire, ormai lo sanno tutti che stanno insieme, quindi non risulterebbe una cosa così scandalosa, agli occhi della gente. Oltretutto avevo già scritto un articolo su di loro in passato. Ormai non desterebbero più scalpore».
«Ma ne desterebbero» replicò l'amica «se li beccassi fare qualcosa di interessante...».
«Mahana!» urlò Michiru, strizzando gli occhi e tingendosi di tutte le tonalità possibili del rosso.
Tatsuki si alzò in piedi, i suoi occhi sembravano due micce andate a fuoco.
«Ok, è l'ultima chance che ho! Non mi piace particolarmente spiare la gente e oltrepassare il limite della privacy, ma se si tratta di Kurosaki e Kuchiki, non mi resta altro da fare!».
Scrutò l'interno della classe, soffermandosi su un angolo, alla ricerca di una testa arancione. Era inevitabile: la trovò accanto ad una testolina nera.
«Quei due non si separano un attimo...» sussurrò, sentendosi lo sguardo di Inoue puntato addosso.

 ~ The Afternoon ~
«Sei pronta, Orihime?».
Una ragazza vestita interamente di nero – apparte una maglietta sotto alla felpa – e con degli occhiali da sole, si portò, con un gesto fulmineo, il cappuccio sulla testa. Richiamò l'amica, la quale si accingeva a sistemarsi la giacchetta nera in pelle.
«Forse è un po' stretta...». Si slacciò un bottone per respirare con meno fatica.
«Scusa, non è colpa mia se io porto due taglie in meno di reggiseno rispetto a te» replicò, ridacchiando.
«Ma è proprio necessario vestirci così? Mi hai dovuto prestare anche la tua giacca!».
«Certo che è necessario» disse, allacciandosi le stringhe delle scarpe – nere –.
«Così daremo meno nell'occhio». Orihime si guardò intorno, con l'aria preoccupata.
«Tatsuki-chan...ci stanno guardando tutti...» ma l'amica sembrò non ascoltarla.
«L'importante è non farci vedere da loro, degli altri non me ne importa proprio un bel niente» sussurrò, e trascinò via per il polso Inoue, la quale preferì non replicare. Decisero di iniziare le ricerche dal primo posto in cui sarebbe stato possibile avvistarli: la dimora di Ichigo Kurosaki. Era risaputo che vivessero nella stessa casa, quindi Tatsuki suppose di trovarli entrambi lì. Per questo si era munita di un bel binocolo. Si nascosero dietro ad un muretto, coperto di cespugli, in attesa della preda. Ed ecco, dopo qualche minuto, la bella Kuchiki affacciarsi dalla finestra della camera.
«Ecco la nostra prima preda» bisbigliò Tatsuki, apprestandosi ad estrarre la macchina fotografica dallo zainetto che teneva in spalla. Orihime sembrò esitare un attimo.
«T-Tatsuki-chan! Addirittura le foto? M...Ma...possiamo?» balbettò, temendo quasi di commettere un qualche reato. «Non è violazione della privacy?».
«Abbiamo bisogno di prove, Orihime. E la macchina fotografica è l'oggetto che riesce meglio in questo compito. Fidati, è solo un giornaletto della scuola!».
La mora tranquillizzò Inoue, che riprese a scrutare la finestra di casa Kurosaki – ammise a se stessa di essere curiosissima – accanto all'amica. E, come chiunque si sarebbe facilmente aspettato, ecco il bel principe azzurro arrivare. Tatsuki si tenne pronta a scattare qualche foto. Nel giro di qualche secondo, Ichigo abbracciò la sua principessina da dietro, e quando lei si voltò nella sua direzione, lui le porse una bellissima rosa, bianca come la neve, che in qualche modo era in forte contrasto con il colore dei suoi capelli, ma si abbinava perfettamente a Rukia. Tatsuki iniziò col scattare una foto, facendo attenzione a non utilizzare il flash. Sarebbe stata la fine, se si fossero accorti della loro presenza. Ichigo – potevano vederlo chiaramente tra i cespugli – continuava teneramente ad abbracciare la mora, che sorrideva portandosi la rosa appena regalatale sotto il naso, per sentirne l'odore. Ichigo posò il suo viso sul collo della ragazza, come per assaporarne il profumo, e Tatsuki ne incorniciò un'altra foto. Il ragazzo dai capelli arancioni le stampò un bacio sulla guancia, e prese anche lui ad osservare il cielo fuori dalla finestra, imitando la sua compagna. Rimasero così qualche minuto, parlando di qualcosa che né Inoue né Tatsuki potevano percepire, da quella distanza.
«Cavolo, non succede più nulla!» bisbigliò Tatsuki, con un'aria quasi delusa.
«Non pensi che possa bastare, Tatsuki-chan? Se andrai oltre, potrebbero arrabbiarsi...».
«A dire la verità non mi interesserebbe se se la prendessero, però hai ragione, basta così. Dopotutto non sta succedendo più niente tra quei due. Inoltre, abbiamo le prove necessarie per inchiodarli e confermare i sospetti di quasi tutta la scuola!» disse vittoriosa, mostrando il pollice all'amica, che la guardava compiaciuta. Le due si alzarono furtivamente, dopo aver messo via la macchina fotografica, ed uscirono da quell'ammasso di foglie nel quale si erano nascoste. Inoue voleva svignarsela senza dire nulla a nessuno, ma la compagna non resistette. Si fermò di scatto, correndo sotto la finestra della stanza di Ichigo e Rukia. Nonostante i continui richiami di Orihime, la quale le intimava calorosamente di tornare indietro ed andare via di lì, la mora non riuscì a trattenersi dalla tentazione di far capire ad Ichigo di essere stato colto in flagrante, urlando a squarciagola.
Prima che potesse proferir parola, però, Rukia gridò il suo nome dall'alto della finestra.
«Ehilà, Arisawa!». Ichigo non si era accorto della compagna di classe, ed il richiamo di Rukia bastò per farlo saltare in aria, sbattendo la testa contro lo stipite della finestra. La sua ragazza lo guardò allibita, ma subito dopo tornò a parlare con Tatsuki, che salutava mostrando i trentadue denti.
«Hola, Kuchiki! Ancora una volta mi siete stati utili per qualche scoop sul giornale della scuola!».
«Va benissimo, non ti preoccupare!» disse Rukia sorridendo maliziosamente, recitando la parte della brava ragazza. Si voltò verso Ichigo, ancora disteso per terra.
«Per te non è un problema, vero?». Certo che sarebbe stato un problema, per lui.
Il biondo si precipitò verso la finestra, affacciandosi ed iniziando a urlare.
«Tatsuki!» la rimproverò severamente «Se provi a scrivere qualcosa su quello che hai visto...».
«Che cosa mi fai?» lo interruppe lei, conoscendo già il seguito. «Immagino già l'articolo stampato in prima pagina: “Ichigo Kurosaki fa il romanticone con la bella Kuchiki”!».
 Ichigo rimase aggrappato al bordo della finestra accigliato più del solito, forse alla ricerca di una ripicca. Tatsuki salutò educatamente la coppia, ridendo quasi spudoratamente, e raggiunse Orihime, che la stava aspettando aldilà della strada. Lei aveva preferito rimanere in disparte.

Seduto sul letto con l'espressione più accigliata che potesse esistere, Ichigo si morse la lingua, irrequieto. Era stato beccato, e Tatsuki non si era lasciata sfuggire l'occasione. Sentì Rukia sfiorargli la spalla, e la vide sedersi sul letto di fronte a sé.
«Se faccio in modo che quell'articolo non venga pubblicato sul giornalino della scuola, agli occhi di tutti, cosa mi dai in cambio?».

~ Monday at School ~
«Waaaaaa! Oddio, non ci posso credere!» disse allibita Mahana, sotto lo sguardo incredulo di tutti.
«Avete visto che cosa ha fatto Kurosaki?! È inaudito!». Nel giro di qualche secondo, venne circondata da un gruppo di studenti curiosi fino al midollo. In aula si sollevò un brusio, e Tatsuki si avvicinò ai ragazzi, con un aria così soddisfatta da far paura.
«T-Tatsuki!» esclamò Michiru, che non credeva ai propri occhi. La campionessa di karate socchiuse gli occhi, mentalmente complimentandosi con se stessa per l'ottimo lavoro svolto.
«Avete visto, gente? Sono o non sono una perfetta scrittrice di articoli piccanti?».
Il gruppetto ora era divisibile in due gruppi, secondo le espressioni: alcuni erano decisamente increduli, altri delusi. Fu allora che Tatsuki non comprese.
«T-Tatsuki-chan...». Orihime strinse il foglio di giornale tra le mani, con la paura che regnava nel suo sguardo. La mora, continuando a non capire l'espressione dipinta sul volto di tutti, chiese all'amica quale fosse il problema.
«Tatsuki-chan...qui dice che...» respirò profondamente, per poi parlare tutto d'un fiato.
«...Qui dice che Kurosaki-kun ti ha stra-battuta a karate!». Tatsuki non credette a ciò che i suoi occhi invece vedevano benissimo: l'articolo era stato completamente modificato, dalla prima lettera all'ultima, ed erano sparite tutte le foto. Cacciò un urlo, mentre appallottolava la carta del giornale con la rabbia che le faceva ribollire il sangue. Nell'angolo opposto dell'aula, Ichigo e Rukia osservavano compiaciuti la scena.
«Allora, signor Kurosaki, ora mi spetta la mia stabilita ricompensa». Ichigo sbuffò sonoramente.
«E va bene, signorina Kuchiki. Vorrà dire che per questa settimana farò anche i suoi compiti». Rukia rise, mentre Ichigo le sfilò dalla tasca le foto che Tatsuki aveva scattato loro il giorno prima.
«Queste le prendo io».













About the story
Dunque, dopo circa un mese dall'ultimo aggiornamento (un po' meno xD)
rieccomi con una nuova, penosa storia. In questa fiction Ichigo e Rukia sono già
una coppia: non mi è ancora capitato di leggere una Fan Fiction in cui questi due
siano già insieme (molte li ritraggono sposati, ma non fidanzati), così mi è venuta
questa idea e ne ho buttata giù una. Tatsuki giornalista, non so per quale motivo,
ce la vedo proprio bene. E per una volta ho voluto scrivere
qualcosa con lei come protagonista. Voi che dite? xD Grazie per la lettura, recensite se volete <3.

   
 
Leggi le 11 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Bleach / Vai alla pagina dell'autore: Memi J