© NB: Metto prima le note perché possono introdurre meglio alla lettura :) 
Ciao a tutti udamai (compagni) questo è il primo racconto che pubblico e spero sia di vostro gradimento :) Lo scrissi diverso tempo fa, quando questo lato di Thorin non era ancora molto presente, nei racconti.
E' un pezzo di una fanfiction molto più lunga, uno spin off che è uscito dal mio racconto, appunto. Mychelliaudi è un mio personaggio :)
e prima di leggerlo vi dico due parole, sulla protagonista.
Mychelliaudì:
 E' connessa fortemente alla missione per Erebor ed è affezionata a quel luogo, dove ci ha passato del tempo dunque lo conosce. E' una mezza nana ed una creatura magica (che forse rivelerò nei prossimi capitoli oppure direttamente nel racconto "ufficiale" :P )Lei non è tutto quello che vedete qui, ergo non fatevi l’idea della fanciulla indifesa perché non lo è :P questo è solo un suo lato. Penso questo basti per leggere questo racconto
 
Il cielo cadeva su di loro minacciosamente scuro, in piccole e fitte lacrime di pioggia, costringendo la compagnia a riparasi. Essi si diradarono sotto varie parti di rocce sporgenti di montagna e alberi, contornati da vari brontolii e sospiri da parte dei nani.
La pioggia era talmente fitta che non si riusciva a vedere un palmo dal naso, al ché costrinse il leader a bagnarsi un po’ per controllare che ci fossero tutti: Ori Nori e Dori stretti insieme, Balin Bifur Bombur vicini rassegnati, Gloin e Dwalin intenti a brontolare qualche non delicata parola in Khuzdul nei confronti del tempo, e Bofur e Oin erano vicini a Gandalf. Quest’ultimo era tranquillo a fumare la sua pipa, mentre Fili Kili e Bilbo erano radunati sotto un albero.
Fu in quel momento che in Thorin, crebbe la sicurezza che qualcuno mancava; si era aspettato di trovarla quasi per certo vicino a quest’ultimo gruppo, visto che con loro aveva più legato in assoluto. Non che non avesse legato anche con il resto della compagnia: ella andava d’accordo più o meno con tutti. Persino con il diffidente Dwalin, si era ambientata bene e questo era anche grazie alla sua metà nanica, che aveva ispirato un po’ più di fiducia. Il re si avvicinò verso i suoi nipoti
<< lei dov'è? >> esclamò a tono basso, attirando lo sguardo dei presenti e quello dello hobbit, un poco perplesso sul fatto che Thorin si interessasse alla cosa
<<è laggiù>> fu Kili a rispondergli, indicando un punto isolato che il nano intravide a malapena a causa della pioggia 
<< ha deciso di stare sola >> aggiunse Fili in tono sommesso, a quanto pare persino loro erano preoccupati. Thorin si incamminò,non ascoltando Bilbo e il suo “dove vai?” curioso, verso quel maestoso albero, coprendosi il volto con un braccio per riuscire a vedere, almeno un minimo ove mettesse i piedi. Era strano lei si isolasse, non perché fosse gioviale, ma perché di solito era spesso in mezzo agli altri anche solo per ascoltare.
Alle volte anche con uno solo della compagnia, come accadeva spesso con Kili, la si sentiva ridere sino al lato opposto; oppure con Fili e il fratello insieme,ed anche con Bilbo, Balin, Gandalf.. erano tutti molto amici! Accadeva persino con lo stesso re sotto la montagna, anche se con lui più di rado ed il più delle volte anche solo per aiutarlo nei suoi pensieri, poiché di solito era lui ad isolarsi. Thorin era stato il primo a porsi verso Mychelliaudì con diffidenza, ma pian piano la dolcezza e la sensibilità di quella creatura l’avevano incuriosito, a tal punto da far sì che ogni tanto fosse lui stesso ad avvicinarsi per parlarle un po’. Egli doveva ammettere che la cosa gli piaceva; non era noioso parlare con una ragazza del suo calibro che conosceva armi, storia, magia e natura. Eppure ancora lo stupiva questa sua reazione verso qualcuno, perché nemmeno con Bilbo aveva fatto ciò; infatti non era da lui avvicinarsi a qualcuno per parlargli e conoscerlo.