- Ma cosa fai
Bulma…? – una domanda rivolta ad un vetro, lei non poteva
ovviamente sentirla. Il problema è che Goku non sapeva se lui sarebbe
riuscito a rifargliela. Il problema però non sorse: Bulma si
ricordò immediatamente con chi fosse e alzò lo sguardo vedendo
quello stupito di Goku. Si sentì tremendamente in colpa: ma cosa le era
preso? Non era da lei, tanto razionalista e riflessiva, lasciarsi andare in
gesti così naturali e sconsiderati. Il dolore e la gioia avevano
abbattuto le sue inibizioni, come Goku, anche lei aveva ragionato solo con il
cuore. Se di ragione si può parlare, le ragioni del cuore sono diverse
dalle ragioni del cervello. Però ora era nei guai: voleva bene a Goku e
non avrebbe mai voluto che lui soffrisse. Era soprattutto per questo che aveva
troncato il suo rapporto con Vegeta, per non ferire Goku. Perché lei era
convinta che Goku l’amasse e che avrebbe sofferto se lei avesse chiesto
un’eventuale separazione. E ora aveva combinato un pasticcio: non solo
ora Goku sapeva del suo tradimento, ma l’aveva scoperto nel modo peggiore
e non aveva neanche una giustificazione valida! Quando lui le avrebbe chiesto
il perché di quel gesto davanti a lui, Bulma cosa avrebbe risposto?
“Non lo so” era una risposta che lui non avrebbe mai accettato, per
quanto più che giusta secondo Bulma.
Bulma accarezzò la
mano di Vegeta e si diresse verso la porta. Verso la fine del suo matrimonio.
Chichi guardava Goku e
osservava attentamente i suoi sguardi con Bulma: Goku sembrava essere sconvolto
e ferito. Chichi credeva addirittura
di aver visto un lampo di gelosia attraversargli gli occhi, ma non poteva
giurarlo. Si sentì confusa, Goku soffriva per un tradimento di Bulma?
Allora l’amava ancora? E lei? Se ci fosse stata lei a posto di Bulma lui
come avrebbe reagito? Con sorpresa, senza sofferenza, solo con stupore? Avrebbe
voluto chiederglielo ma non le uscivano le parole. Vide Bulma aprire la porta e
guardò nuovamente Goku. Ora aveva lo sguardo accigliato, l’amara
conclusione di Chichi era che amava ancora sua moglie. Goku le chiese se poteva
lasciarli soli.
- Ti prego, ho bisogno di
chiarire con mia moglie, da solo -
Il dolore le percorse
tutto il corpo ma si allontanò comunque. Aveva anche paura di quella
conversazione perché sentiva il suo rapporto con Goku spezzarsi ogni
istante di più.
Bulma guardò Goku,
vide la sua espressione arrabbiata e, lottando con la tentazione di abbassare
lo sguardo, lo tenne fisso su di lui. Notò anche l’infermiera
andare via, con uno sguardo quasi disperato.
- Sai cosa voglio - disse
Goku tagliente.
- Sì una
spiegazione. Ma io, al momento ne sono sprovvista –
- Non ci credo –
ribattè duro.
- Non ci credere, io so
che è vero – replicò ostentando sicurezza.
- Bulma… Hai appena
baciato un altro uomo davanti ai miei occhi e non ti senti per niente in
colpa?! – il tono di Goku si alzò di un’ottava.
- Sì, ovvio che mi
sento in colpa, ma perché l’hai scoperto in questo modo non
perché sono pentita del mio gesto –
- Da quanto va avanti? Da
quando siamo qui o da prima? Ed è il primo amante che hai?! –
Goku era veramente
arrabbiato ma non perché amava ancora Bulma. Si sentiva tradito perché
Bulma non aveva mostrato neanche un po’ di ritegno, quanto importava a lei
di lui? L’aveva mai amato o le sue erano solo parole vuote? Con chi si
era sposato?
- Goku! Io ti ho amato
veramente, non pensare mai che per te io non abbia provato niente, non pensarlo
mai. Ti ho amato moltissimo Goku e
prima di oggi, e lo sai, non ti ho
mai tradito con nessun altro uomo. E’ solo… che Vegeta mi ha fatto
innamorare di lui e non è per colpa tua e neanche sua, io sono il
problema. Lo amo, ora posso dirlo con certezza, l’ho quasi perso oggi
– gli occhi le ridiventarono lucidi a quelle parole. L’aveva quasi
perso, era una constatazione dolorosa.
- Non so se puoi capirmi.
Il mio amore per te c’è stato ed è stato tantissimo, non so
come ha fatto a svanire da me. L’amore che provo per Vegeta ha coinvolto
tutto il mio essere, non ho potuto evitarlo, ne sono rimasta scottata ma non mi
sono allontanata dal fuoco e mi sono bruciata. Io ti voglio tanto bene e
credimi, non volevo che lo scoprissi così ma non so cosa mi sia preso in
quell’istante –
Goku la capiva benissimo,
pensò al bacio che aveva dato a Chichi e comprese perfettamente lo stato
d’animo di Bulma. Era vero che lei lo aveva fatto davanti a lui ma era
ancora sconvolta per l’operazione di Vegeta, se ci fosse stata Chichi in
quel lettino, in quella sala operatoria lui come avrebbe reagito? Non credeva
che avrebbe avuto la calma che aveva dimostrato Bulma.
- Bulma, per quanto possa
sembrare strano, ti capisco perfettamente. Lui ti ama? – chiese
reclinando la testa verso il lettino di Vegeta.
- Credo di sì
–
- Penso che tu non
provassi più amore per me da molto tempo – disse Goku con calma.
All’improvviso aveva inteso perfettamente i sentimenti di Bulma, era
accaduta la stessa cosa a lui. Lui aveva amato moltissimo Bulma ma ora amava
Chichi, aveva capito di non provare più amore per Bulma da tempo e se a Bulma
era capitata la stessa cosa non poteva che essere felice per lei. Bulma non
ribattè, forse aveva ragione Goku. Con Vegeta si era innamorata, ma
l’amore per Goku forse non lo provava più da tempo e con Vegeta la
cosa era diventata evidente.
Goku si sfilò la
fede dall’anulare sinistro: - Questa non serve più. Appena vorrai,
inizieremo le pratiche per il divorzio, conosco anche l’avvocato giusto.
Da oggi siamo teoricamente separati Bulma –
Bulma restò stupita
dai gesti e dalle parole di Goku. Lei credeva che lui avrebbe sofferto, non che
prendesse la situazione così bene, non che a lei non facesse piacere, ma
sembrava quasi che Goku non aspettasse altro che lasciarla.
- Goku, come puoi prendere
la situazione così bene? Non ti dispiace separarti da me? Io pensavo che
avresti sofferto… ma tu non mi ami? Okay, so che sto dicendo cose
assurde, ma ora sono io che metto in dubbio il tuo amore per me, non ti importa
che starò con un altro? -
Bulma riteneva quasi
surreali quelle domande: lo aveva tradito lei ed era lei a mettere in dubbio il suo amore, cosa stava succedendo?
Goku rise, finalmente
poteva togliersi quel peso dal cuore e poteva vivere allo scoperto il suo amore
per Chichi, sperando che lei lo ricambiasse.
- Non sei l’unica ad
aver ritrovato l’amore in questo ospedale. Bulma, io ti capisco
perfettamente perché provo le stesse cose che provi tu, perché ho
provato gli stessi identici dubbi che hai provato tu, perché mi sono
innamorato di nuovo anche io -
Bulma spalancò la
bocca dalla sorpresa, incapace di dire anche solo una sillaba. Restò
così per quasi un minuto, poi scoppiò a ridere.
- Non ci credo! E io non
mi sono accorta di niente! Ma lei chi è? - chiese Bulma continuando a
ridere. Era veramente contenta, credeva di aver procurato dolore a Goku, che separarsi
da lui sarebbe stato difficile e doloroso, invece scopriva che anche lui voleva
separarsi da lei! Non poteva non essere contenta.
- Ci puoi arrivare da sola
– rispose Goku imbarazzato, grattandosi la testa.
Bulma ci pensò un
po’, poi gridò battendosi una mano sulla testa: - Ma certo,
è Chichi! L’infermiera! – Bulma boccheggiò ancora
sorpresa e rimproverandosi di non averlo capito subito. Si sarebbero
risparmiati entrambi dolore e sofferenze. Ripensò alle volte che aveva
visto Chichi e Goku insieme e si dette della stupida. I sentimenti di Chichi le
sembrarono evidentissimi, le sue occhiate così palesi. Si amavano.
Bulma sorrise e si
sfilò anche lei la fede.
- Magari ne metteremo
un’altra tra qualche anno – commentò Bulma.
- Magari… - rispose
Goku.
Goku mise la fede in
tasca, si avvicinò a Bulma e l’abbracciò. Lei era stata una
parte importante della sua vita, le voleva bene. Bulma ricambiò
l’abbraccio, sospirando. Forse sarebbe potuto iniziare un nuovo periodo,
per entrambi.
Videl correva per i
corridoi, un’infermiera le aveva detto che il paziente nella stanza 17 si
era svegliato. Gohan si era svegliato. Corse veloce, tanto da investire
addirittura alcuni passanti, non vedeva l’ora di rivederlo. Arrivata
davanti alla porta riprese fiato, si sistemò la treccia e, respirando
profondamente entrò nella stanza. Gohan era seduto sul letto che
guardava la tivù. A Videl venne quasi da piangere, si era svegliato
finalmente. Gohan girò la testa per vedere chi era entrato e gli
cascò il telecomando dalle mani quando vide chi era.
Videl. La ragazza della
discoteca. Con il camice addosso.
- Videl? – chiese
sperando di non sognare. Dopo averla dovuta lasciare quella sera, aveva
continuato a pensarla, finché non aveva fatto l’incidente.
Però appena si era risvegliato, superata la confusione del momento, le
era venuta subito in mente. Ed ora se la ritrovava lì, davanti a lui,
con un camice da dottoressa e con le guance arrossate.
- Gohan! Come stai? Ti
senti bene, o hai bisogno di qualcosa? – chiese Videl rimproverandosi per
la troppa apprensione.
- Sto bene, grazie. Ma tu
lavori qui? Sei un medico? – chiese stupito.
- Sì, sono una
cardiologa e lavoro qui – rispose timida Videl.
- Wow! Una cardiologa!
Fantastico! Ahi! – Gohan, nel manifestare la sua sorpresa, si era agitato
troppo e la ferita al torace gli aveva tirato procurandogli una fitta.
- Tutto bene? –
chiese Videl avvicinandosi per esaminarlo. Delle bende che gli fasciavano tutto
il torace alcune erano rosse di sangue e Videl capì subito che dovevano
essere cambiate.
- Bisogna cambiarti la
fasciatura. Se ti fidi lo faccio io – si propose Videl, anche se era una
domanda sciocca, chi c’era meglio di un medico per cambiare una
fasciatura?
- Certo che mi fido! Mi
fido ciecamente – rispose Gohan serio. Si fidava veramente di lei e non
solo dal punto di vista medico. Videl annuì e si allontanò dalla
stanza per procurarsi il necessario per il bendaggio. Tornò poco dopo e
fece sdraiare Gohan nel lettino. Gli tolse le vecchie fasce, disinfettò
le ferite ed infine gli sistemò le nuove bende.
- Perfetto! Bende
cambiate! Se vieni qualche infermiera per fare questo lavoro, informala che ho
già provveduto io –
- Okay. Ma…
perché tu te ne vai subito? – domandò Gohan arrossendo
leggermente.
Videl, invece,
arrossì molto di più e le sue guance raggiunsero presto una
tonalità vermiglia. Lui voleva che lei stesse lì? Sembrava un
sogno.
- No, non devo andarmene
subito… - Videl prese la sedia che c’era nella stanza,
l’avvicinò al letto di Gohan e poi si sedette vicino a lui.
Parlarono per quasi due ore senza accorgersi minimante dello scorrere del
tempo, nessuno dei due aveva voglia di separarsi dall’altro. La
sensazione di armonia e pace li pervadeva e quando Videl vide l’orario
assunse un’espressione affranta.
- Ora devo andare –
Anche Gohan mise su
un’espressione triste, ma capì di non poter fare nulla, tranne
quella di strappare a Videl una promessa.
- Io ora ti lascio andare
– cominciò Gohan ridendo. – Però tu mi prometti che
torni appena puoi – finì con ancora una sfumatura ilare nella
voce, non voleva sembrare troppo serio.
Videl restò
spiazzata. Non si aspettava quella richiesta, benché fosse felice di
mantenere quella promessa.
- Promesso! – Videl
incrociò le dita per dimostrare la fedeltà del suo giuramento.
- Okay, mi fido di te
Videl –
Il cuore di lei
mancò un battito. Il suo nome tra le labbra di Gohan assumeva toni
così stupendi. Lo avrebbe pregato di dire il suo nome mille volte se
avesse potuto. Si salutarono e Videl uscì dalla stanza con il cuore a
mille, pregando di farvi ritorno presto.
Chichi era vicino al suo
armadietto, si preparava per tornare a casa. Non aveva più incontrato
Goku, dopo che l’aveva lasciato con la moglie, e non aveva alcuna
intenzione di incontrarlo. Si era illusa e basta. Aveva sperato che Goku
l’amasse ma evidentemente il suo cuore era ancora legato a quello di sua
moglie, come la fede alle loro dita dimostrava. Eppure ci aveva sperato,
soprattutto con quel bacio. Era stato crudele Goku ad illuderla in quel modo,
per poi abbandonarla per tornare con la moglie. Chichi, invasa dalla rabbia e
dalla tristezza, si appoggiò in una sedia, dentro la saletta delle
infermiere, trattenendo le lacrime. A volte ti chiedi cosa fare, quando bruci
di rabbia e contemporaneamente non vorresti far altro che piangere e forse la
soluzione sarebbe fare entrambi. Chichi si riprese dopo qualche minuto e si
preparò per uscire dall’ospedale. Camminava lentamente, a testa
china, sperando che nessuno notasse la sottile scia che le bagnava la guancia. Era
sera ormai, le stelle punteggiavano la volta celeste ed una delicata brezza riempiva
l’aria. Chichi aveva appena attraversato la porta scorribile
dell’ospedale quando si sentì tirare verso dietro da un braccio.
Si impaurì inizialmente e quando si girò aveva gli occhi invasi
di paura. Ma quando vide che a fissarla c’erano solo due occhi neri e
gentili si rilassò. Era Goku. La felicità nel vederlo venne
subito sostituita dalla scena di lui con sua moglie e quindi il volto di Chichi
si rabbuiò.
- Che hai? – chiese
Goku vedendo il suo repentino cambio d’umore.
Chichi si chiese se
mentisse e quindi godesse nel farla soffrire o se veramente non lo capiva.
- Non ci arrivi sul serio?
– domandò Chichi.
Goku assunse
un’espressione dubbiosa, non ne aveva veramente idea.
- Tu sei venuto a dirmi
che il tuo bacio è stato un errore, che ami ancora tua moglie e che
l’hai capito grazie al bacio che lei ha dato a Vegeta! Sei venuto a dirmi
questo, no?! Quindi non fingere di non sapere perché non sono di buon
umore, mi hai illusa! Visto che amavi ancora tua moglie non avresti dovuto
baciarmi! E ora addio Goku! – Chichi si liberò dalla stretta di
Goku e si diresse verso la sua macchina, poi sentì Goku ridere.
- Ma tutte quelle idee
assurde come ti sono venute? Spiegamelo, dolce piccola Chichi – le disse
lui avanzando verso di lei.
- Beh, la tua espressione
quando hai visto quel bacio mi era sembrata abbastanza evidente… -
- Ma Chichi ero solo
sorpreso! La persona che credevo mi amasse in realtà non provava
più nulla per me! Ero solo stupito, non geloso, credimi. E poi non hai
guardato la mia mano? – chiese Goku mostrandole la sua mano sinistra.
Chichi la guardò e notò che l’anulare era privo della fede.
- La fede! – rispose
sorpresa.
- Esatto! Io e Bulma ci
siamo separati, non ufficialmente ovviamente, però noi non ci sentiamo
più marito e moglie, anzi chissà da quanto non lo eravamo
più… - disse Goku assumendo un’espressione malinconica.
- Ma lei quindi si
è innamorata di Vegeta? –
- Esatto – la
rassicurò.
- E… tu? –
chiese timida, non voleva crederci. Non poteva essere vero. Non voleva soffrire
ancora a causa delle illusioni.
- Perché l’ho
lasciata? – chiese.
Lei annuì
semplicemente, con il cuore che batteva all’impazzata, mentre Goku era
arrivato molto vicino a lei.
- Perché mi sono
innamorato di te – rispose Goku colmando quei pochi centimetri di
distanza e baciandola. Chichi buttò la borsa per terra e ricambiò
il bacio. Le sembrava di galleggiare, che la mente ed il corpo fossero totalmente
slegati tra di loro. Il cuore batteva velocissimo e la sensazione di
felicità che aveva invasi li aveva quasi storditi. Si staccarono senza
fiato, guardandosi intensamente.
- Se ora mi dici che non
mi vuoi non so se reggerò la notizia – disse Goku in un soffio di
voce. Non scherzava, non avrebbe retto. Chichi rise con le lacrime agli occhi,
quando il suono argentino giunse alle orecchie di Goku, un piccolo sorriso gli
spuntò dalle labbra, forse non tutte le speranze erano perdute.
- Oh Goku, come puoi
pensare che non ti voglia! – Si era sbagliata di grosso, lui non era
geloso della moglie, lui amava lei. Si baciarono di nuovo. E ancora. Tante
volte da perderci il conto, felici di poter dimostrare i loro sentimenti e di
essere ricambiati. Insieme salirono sulla macchina di Chichi, verso casa sua. Arrivati
in casa di Chichi ogni metro percorso era un bacio in più, era la
manifestazione di un amore finalmente sbocciato. Il loro era stato un autentico
colpo di fulmine, forse Cupido era nei paraggi il giorno in cui si erano
incontrati e aveva scoccato il suo dardo. Forse era merito suo. Chichi e Goku non
lo sapevano questo ovviamente ma di una cosa erano sicuri: quella lunga e
bellissima sera, insieme alle emozioni da loro provate, sarebbe rimasta per
sempre nei loro cuori.
Il cuore ha le sue ragioni che la
ragione non può comprendere.
[William Shakespeare]
Recensite! Recensite!
Stavolta l’aggiornamento
è stato veloce non potete lamentarvi! >_< Ormai siamo vicinissimi
alla fine, credo che il prossimo chappy sarà l’ultimo. Vi prego
lasciatemi dei commenti XD Anche solo per dirmi che la storia vi fa schifo XD
Mi sono accorta che in questo chappy Goku è spaventosamente OOC, ma del
resto lo sono tutti nella mia ff ^^’ Ma lui in questo capitolo risalta di
più ‘’XD Da notare che sto acquisendo l’abitudine a
mettere un aforisma alla fine di ogni chappy che centra con quello che ho
scritto, è una cosa che sto adorando *__*
Ringraziamenti:
sara2000:
Grazie mille del commento ç__ç Mi hai commossa XD Il primo
commento ricevuto dopo un anno! Stavolta credo di essere stata abbastanza
veloce ^_^ Sono contenta che la storia ti piaccia, fammi sapere anche per
questo chappy ;)
Bene, mi raccomando i commenti ;)
Baci.
Marty De Nobili.