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Autore: funny1723    31/08/2015    2 recensioni
Sterek fairytale!AU in cui Stiles è un fauno e Derek cerca (per sbaglio) di mangiarselo.
Dal testo:
"Derek fissò il cervo, famelico. L'animale aveva un pelo strano, più lungo del normale e le zampe posteriori (unica cosa che riusciva a vedere della creatura) erano più possenti del normale, ma il lupo si disse che in fondo il cibo era cibo e lui non si sarebbe certo messo a fare lo schizzinoso a riguardo. Si piegò leggermente sulle gambe per darsi così più equilibrio e potenza nel salto. Fece attenzione a non fare il minimo rumore e..."
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Malia Hale, Stiles Stilinski
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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DI FAUNI, LUPI E NINFETTE SGUALDRINE

Derek fissò il cervo, famelico. L'animale aveva un pelo strano, più lungo del normale e le zampe posteriori (unica cosa che riusciva a vedere della creatura) erano più possenti del normale, ma il lupo si disse che in fondo il cibo era cibo e lui non si sarebbe certo messo a fare lo schizzinoso a riguardo. Si piegò leggermente sulle gambe per darsi così più equilibrio e potenza nel salto. Fece attenzione a non fare il minimo rumore e...
"Aiuuuto!! Psicooopatica!! Lasciami subito andare sgualdrinella di una ninfa!!"
Stiles si stava dibattendo con tutte le sue forze, cercando di scivolare via dalle grinfie di quella che credeva essere una ninfa dei boschi, quando improvvisamente si immobilizzò sentendo sulla pelle (o pelliccia per essere pignoli) dei...denti? 
Si girò terrorizzato a guardare Derek che gli stava azzannando una gamba. Quando il lupo vide il volto di Stiles lasciò immediatamente andare la presa. "Non sei un cervo." 
"Ma non mi dire! Ed io che stavo già per raccontarti la mia lacrimevole storia alla bambi." Derek alzò un sopracciglio. Un ringhio basso si propagò dalla sua gola. Stiles inspirò a fondo per scacciare lo shock.
"Okay, okay, non è il caso di scaldarsi. Può succedere di sbagliarsi, anche se confondere le mie splendide gambe con quelle di un cerbiatto...mica sei miope vero? Saresti il primo lupo miope che incontro. Che poi in pratica sei il primo lupo che incontro in generale. E per fortuna direi! La fate tutti così conoscenza? No perchè con un semplice "ciao, come va?" si ottiene molto di più di solito." Derek ringhiò di nuovo. "Zitto." intimò a Stiles massaggiandosi le tempie. 
Come aveva fatto a fare un errore così sciocco? Il suo stomaco si strinse ancora per la fame. Erano giorni che cercava da mangiare, eppure di cervi neanche l'ombra. 
Squadrò Stiles valutando se gli servivano entrambe le gambe. "Non pensarci neanche! No, no e poi no! Mai si è sentito che un lupo mangiasse uno Stilinski ed è una cosa che ho intenzione di rispettare." Il fauno lo guardò allarmato quando Derek si limitò a sbuffare una risata di scherno. "E poi non sono buono da mangiare. Fidati." Pigolò in falsetto. 
"Sai dove sono finiti i cervi?" 
Gli scocciava chiedere aiuto? Sì. Gli scocciava doverlo chiedere proprio a quell'essere? Decisamente. Aveva altre scelte? No. 
"Sì, tranquillo, è un piacere anche per me conoscerti. Mi chiamo Stiles comunque, grazie per averlo chiesto..." Lo guardò in una muta richiesta. "Derek" rispose il moro sbrigativo. "Beh, Derek, non ho idea di dove siano finiti i cervi, ma conosco chi lo sa." Il volto di Stiles si scurì d'improvviso. Derek lo spronò con un'occhiata impazziente a proseguire, ignorando le emozioni negative che si stavano susseguendo sul volto del ragazzo. 
"Si chiama Malia. È una ninfa." Sputò la parola "ninfa" come se stesse vomitando. Derek corrugò le sopracciglia. "Non ti piaccino le ninfe? Credevo che voi fauni le amaste." Stiles inorridì. "Non diciamo sciocchezze! Certo ci sono alcune ninfe davvero sublimi, tipo Lydia...Ah, dovresti vederla! Uno spettacolo di donna quella. Con i suoi splendidi capelli biondo fragola e quegli occhi intelligenti e" 
"Stiles" ringhiò Derek per farlo concentrare sulla domanda. 
"Si giusto, scusa. Come dicevo ci sono alcune ninfe che non sono male. Come amiche. Poi invece ci sono quelle come Malia. Sgualdrinelle assatanate che non vogliono far altro che metterti le mani nelle mutande!!" Scosse la testa come un genitore davanti all'ennesima biricchinata del figlio. "Immagina lo schifo! Specie visto e considerato che io le mutande non le porto!"
Derek lo squadrò. Quindi quel ragazzino pallido era ricercato dalle femmine? Dovette ammettere che per essere non era male, anzi. Aveva le gambe ricoperte da una morbida peluria scura che Derek decretò essere abbastanza pulita. Peluria che arrivava fin sotto l'ombelico. Il fisico era asciutto e le corna deliziose. Arricciate lievemente all'indietro e robuste, gli davano un'aria più forte e dannatamente erotica. Il licantropo si chiese se fossero sensibili o meno. Si chiese come sarebbe stato leccarle. Meccanicamente si fece passare la lingua sulle labbra. Il lupo dentro di lui si agitò a quel pensiero. 
Quando si riscosse, si rese conto che Stiles lo stava fissando con un sorrisetto malizioso sulle labbra. Girò la testa dall'altra parte per evitare di mangiarselo, decidendo di sorvolare sul come il pensare di divorarlo gli avesse fatto affluire il sangue all'inguine. 
"Quindi tu intrattieni la ninfa mentre io mangio?"
"Intrattieni? Ma che credi? Mica sono un prostituto!" Urlò prima di mettere su un broncio offeso. Quando poi Derek gli ringhiò di muoversi, avanzò borbottando parole incomprensibili anche al finissimo udito del lupo, che ne carpì solo uno "screanzato" e qualche altro insulto sul fatto che stava salvando un ingrato culo lupesco. A quanto pare Stiles non scherzava affatto riguardo a Malia. Appena arrivarono nella radura in cui la ninfa era solita riposare questa si gettò al collo del fauno con un urletto estasiato. 
Derek la guardò infastidito mentre Stiles cercava di farsela scendere di dosso. 
"Malia, avrei un favore da chiederti." 
La ninfa sorrise maliziosa. "Tutto quello che vuoi, lo sai." Civettò. "Sai mica dove posso trovare i cervi?" 
Malia si posò un dito sul mento pensosa. Poi il suo sguardo si illuminò. "Certo che lo so." Pareva essere estremamente fiera di sè. Derek si urtò ulteriormente. 
"E me lo diresti?" Stiles parlò lentamente, come si fa di solito con i bambini. 
"Sì, certo, ma voglio qualcosa in cambio." Prima che Stiles potesse chiederle cosa o Derek potesse costringerla a dirglielo con la violenza, Malia prese il fauno per le spalle e lo baciò. Il tempo parve fermarsi. Stiles sgranò gli occhi sorpreso. Poi sentì il ringhio. Derek nel vedere la ninfa baciarlo aveva perso il controllo. 
Quando il lupo prese il sopravvento e saltò addosso alla ninfa che per la paura si trasformò in un albero della coscenza di Derek non era rimasto praticamente più niente. 
Stiles guardò gli occhi rossi del moro con stupore. 
"Derek?" Provò a chiamare poco convinto. Il lupo gli si fece più vicino, fino ad essergli a pochi centimetri di distanza. 
Stiles gli posò una mano sul petto muscoloso per...a dirla tutta non lo sapeva neanche lui il perchè lo fece. Sapeva solo che quegli occhi lo avevano confuso. Il modo animale in cui Derek lo guardava lo faceva sentire appagato, desiderato. 
Il battito del cuore del lupo sotto le sue dita era irregolare. "Stiles" ringhiò come un gemito chiudendo gli occhi. Quando li riaprì erano tornati verdi. 
Si allontanò un po' dal fauno, lasciandolo stranamente insoddisfatto.
"Sei un idiota." Proferì brusco. Il ragazzo lo guardò con stupore e rabbia.
"Fammi capire, io ti porto fino a qui dopo che tu hai cercato di uccidermi, da una delle creature più fastidiose che io conosca, creatura che nel caso tu non l'abbia notato ha appena attentato alla mia rispettabilità! E tu brutto lupastro da strapazzo che non sei altro che cosa fai?! Mi dai dell'idiota? Beh ascoltami bene caro mio, non mi importa se sei un aitante giovanotto tutto muscoli ed occhioni verdi, mio padre non ha cresciuto uno scemo! Io me ne vado." E detto ciò fece qualche passo nella direzione da cui erano venuti, per poi tornare subito indietro e, puntato un dito sul petto di Derek, riprendere: "E comunque io bacio chi mi pare e piace. Chiaro?"
Il moro assottigliò gli occhi a quelle parole. "Ma davvero?" chiese gelido. 
"Perchè non dovrei?" Obbiettò Stiles sollevando un sopracciglio a mo' di sfida. Derek non rispose, si limitò a prendergli la testa fra le mani ed a posare le labbra sulle sue in un bacio irruento e possessivo. Stiles gemette contro la bocca del moro, schiudendola così alla sua lingua. 
Fu un bacio strano, intenso. Come un rimprovero ed un ringraziamento insieme. 
Quando si separarono Stiles aveva il fiatone e le guance arrossate. 
"Mi pare una motivazione più che convincente." 


 
   
 
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