Twin Flames
 




 
Birth~
 

Daisy sbatté più volte gli occhi, guardando con stupore nascente quei due piccoli fagottini fra le braccia della mamma. Nessuno le aveva detto che sarebbero stati due i fratellini e questo l’aveva fatta infuriare non poco.
Suo padre l’aveva rassicurata che non sarebbe cambiato niente, e che i due piccoli, Misty e Drew, non avrebbero rubato il suo posto nel suo cuore. Eppure lei non aveva mai temuto questo, c’erano già Lily e Violet, ma la incuriosiva il modo in cui quei due vivessero in simbiosi totale.
Dove era uno, doveva esserci anche l’altra, altrimenti le loro urla sarebbero risuonate in tutta casa Waterflower, così forti e strazianti che avrebbero rotto persino i vetri. Quando mangiava una, anche l’altro pretendeva la sua poppata quotidiana, non importava che la mamma fosse esausta o che papà avesse sonno, loro dovevano essere sempre insieme. Daisy non aveva più dubbi, quando aveva preso il piccolo Drew in braccio per la prima volta lui dormiva profondamente, ma non aveva bisogno di vedere i suoi occhi per rendersi conto che lui e Misty erano lo specchio della stessa anima.

Childhood~
 

Drew non amava molto la compagnia delle persone che non conosceva, preferiva rimanere da solo a giocare nella sua stanzetta o vedere i cartoni animati con sua sorella e l’idea di essere catapultato in una classe dove non conosceva nessuno l’aveva distrutto.
Suo padre gli aveva sorriso, incoraggiante, convincendolo che lui e Misty si sarebbero fatti dei nuovi amici nella nuova scuola, ma non ne era per niente sicuro.
Quando la maestra gli aveva fatto cenno di avvicinarsi, lui aveva obbedito, tremante, mentre tutti gli altri bambini lo fissavano curiosi. Si era presentato balbettando il suo nome e arrossendo furiosamente per la vergogna, mentre tutti gli altri ridacchiavano della sua espressione buffa; si era sentito così stupido. Non avrebbe sopportato un secondo di più quell’umiliazione. Era sceso velocemente dalla cattedra, cercando di trattenere le lacrime ed era corso verso la classe di Misty.
Lei sicuramente non avrebbe riso.

Adolescence~
 

Si era nascosti in piscina, cercando di sfuggire alle faccende che Lily gli avrebbe affibbiato una volta trovati. Erano corsi vicino al trampolino, tenendosi per mano e senza guardarsi indietro, la sera sarebbero stati sicuramente puniti, ma non gli sarebbe importato minimamente.
«Secondo te ci hanno visto?» la sentì mormorare contro il suo petto, mentre una risata birichina sfuggiva al suo controllo. «Erano troppo prese dal vestito nuovo di Violet per accorgersi di noi.»
Aveva nascosto il viso nell’incavo del suo collo, chiudendo gli occhi e abbandonandosi al suo profumo. Amava il corpo di Misty contro il suo, il suo sorriso, i suoi capelli meravigliosamente rossi e le sue guance colorite di imbarazzo quando la mattina si ritrovavano ad aver dormito abbracciati, proprio come quando erano piccoli. Eppure lui sentiva che qualcosa era cambiato profondamente. Il fuoco divampava quando lei era così vicina, il cuore si agitava come un mare in tempesta mentre il corpo si risvegliava da un antico torpore.
Si era sentito sporco; quando i suoi occhi, carichi di desiderio, si erano posati su quel corpo in fiore, tradendo la sua ansia e la sua angoscia. Aveva combattuto a lungo con le sue passioni quando lei si intrufolava nel suo letto di notte, abbracciandolo, perché nella sua stanza faceva troppo freddo.
Una notte d’estate, quando il calore gli aveva rubato il sonno, aveva poggiato le labbra tremolanti su quelle fresche e rosee di Misty, con il terrore del suo risveglio, sentendosi un principe codardo la cui principessa era ignara del suo amore inquieto.

 
 
 
 
Betrayal~
 
 

«Misty, smettila di fare la bambina!» sbuffò, guardando il viso della sorella attraverso lo schermo del videotelefono.
«Non sto facendo la bambina, ma avrei voluto saperlo da te prima di scoprirlo da sola.» sibilò fulminando il fratello con un’occhiataccia.
Stavolta l’aveva combinata grossa e lei non gliel’avrebbe perdonata così facilmente. Dalla sua voce acuta Drew aveva notato la nota di malinconia, come se qualcosa si fosse rotto. Non avrebbe voluto che lei lo scoprisse così, ma non si sentiva ancora pronto per parlagliene. I sentimenti che provava erano contrastanti, e rimanere in contatto con lei mentre era in viaggio con May lo metteva in crisi. «Te ne avrei parlato appena tornato a casa!»
«Hai baciato May in diretta mondiale, Andrew!» urlò mentre lui allontanava velocemente la cornetta per evitare la sordità imminente «Non sei scusabile! Ti ho chiamato praticamente ogni giorno e non me ne hai parlato nemmeno una volta!»
Sospirò, cercando una scusa che potesse fare al caso suo, ma davanti a lei le bugie non funzionavano. Riusciva a comprendere quando mentiva e l’avrebbe solo fatta infuriare ancora di più. «Non mi sentivo pronto, okay? Ho riflettuto tutta la notte prima di fare una cosa simile!»
Le sue guance si gonfiarono ancora di più per la rabbia, sarebbe morto non appena avrebbe messo piede a casa Waterflower, poco, ma sicuro. Lui e Misty avevano vissuto in simbiosi per quasi tutta la loro vita e questo brusco allontanamento li aveva portati a litigare per ogni minima cosa.
La osservò mordersi il labbro inferiore e ridacchiò pensando a tutte le volte che l’aveva vista reagire così a causa di un’altra ragazza. «Non sarai mica gelosa, vero Misty?» Sghignazzò, mentre il suo viso diventava di un bel rosso acceso, probabilmente aveva centrato nel segno.
«Vai al diavolo, Drew!» strillò, chiudendo la chiamata di botto, mentre lui rideva divertito.

Last page~

Si mantiene a distanza, studiando le sue sorelle chiocciare contente intorno al vestito di pizzo bianco. La vede sorridere radiosa, mentre Lily le pettina i capelli in un’acconciatura elaborata trattenuta da diversi fiori nivei.
Dove sono i tuoi indomabili capelli color del fuoco?
Se la rubano a vicenda, eccitate e felici, incapaci di stare ferme. I loro occhi brillanti di gioia di fronte a quella ragazza per loro ancora bambina. Osserva Daisy tirar fuori una scatoletta dove era custodita una piccola giarrettiera azzurra che la fa ridere impicciata.
Dov’è il tuo adorabile imbarazzo?
«Drew! Guarda che anche tu sei fratello della sposa, tocca anche a te aiutarla a vestirsi!» esclama Violet, posando il velo e trascinandolo di fronte a lei. Sente il cuore sanguinare, mentre gli occhi diventano umidi di fronte al suo sorriso sincero.
Perché non potrai mai essere mia?
Abbassa il viso, schiarendosi la voce mentre lei gli dà le spalle, mostrando la sua schiena ancora nuda. Si avvicina, afferrando con forza i lati del vestito, infilando lentamente i piccoli bottoncini di perla nelle asole.
Stanotte non sarai più nel mio letto, abbracciata a me perché non riesci a dormire.
La sente sussultare, quando le sue dita fredde sfiorano la sua pelle calda.
«Troppo stretto?»  Scuote la testa, voltandosi non appena suo fratello allontana le braccia da lei. I suoi occhi brillanti ed il suo sorriso malinconico la travolgono, mentre Lily le infila velocemente i guanti.
 «È davvero troppo complicato, Misty, Ash te lo strapperà di dosso stanotte. Come diavolo ti è venuto in mente un vestito così?» Scherza, ignorando il groppo alla gola che gli impedisce di parlare, perché se la guardasse ancora non riuscirebbe a trattenersi. Cerca la sua mano stringendola con forza, nonostante i guanti perlacei a separare la loro carne, incontrando il verde dei loro occhi.
«A te piaceva...» mormora lei, mentre una lacrima solitaria le macchia il viso.
Tace, osservando quella dolce parte della sua anima morire in quell’innocente abito candido.