Serie TV > American Horror Story
Ricorda la storia  |      
Autore: xKittyx    01/09/2015    3 recensioni
One-shot partecipante all'evento Drabble MidWeek indetto sul gruppo Facebook “We are out for prompt."
"Violet è una studentessa nella scuola dove Tate compie la strage."
Genere: Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Tate, Langdon, Violet, Harmon, Violet, Harmon
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
AMERICAN PSYCO

"he's around when you least expect him 

he's like an angel of death"

 


Violet era in biblioteca quando successe. Stava cercando un libro che le interessava particolarmente, “Arancia Meccanica”.         Cosa c’era di meglio di cominciare la settimana con un libro che parlava di omicidi, violenza e stupri?
Farci parte, ma questo Violet non lo sapeva ancora. Impegnata com’era a sbirciare fra gli scaffali non si accorse della ragazza che era appena entrata dalla porta principale, urlando. Forse anche l’avere le auricolari nelle orecchie con Kurt Cobain sparato al massimo non era molto d’aiuto. Notò distrattamente delle persone che correvano, ma non ci fece troppo caso.
Quello che non sapeva era che quei ragazzi stavano correndo per salvarsi la pelle, dato che uno psicopatico armato di fucile stava raggiungendo la biblioteca. Ora, Violet ovviamente non avrebbe mai pensato di venir catapultata in una situazione come quella del libro che stava disperatamente cercando e che, finalmente, aveva trovato! Esultando interiormente, estrasse il libro dallo scaffale e sfogliò distrattamente alcune pagine rovinate. Poi, attraverso il buco lasciato dal libro, intravide la figura di un ragazzo completamente vestito di nero. Con un sopracciglio alzato, lo squadrò da capo a piedi ed intravide il fucile.
Il sangue le si gelò nelle vene. Senza fare il minimo rumore, si tolse le cuffie e spense la musica, cercando di rimanere sempre con gli occhi fissi sul ragazzo. Un colpo secco annunciò che aveva caricato il fucile, ed il rumore sordo di scarpe contro pavimento annunciava la sua avanzata. Violet si inginocchiò a terra, lasciando sulle piastrelle il cellulare ed il libro, oh, quel maledetto libro, la cui ricerca l’aveva portata ad un passo dalla morte.
Quando raggiunse la fine dello scaffale gattonando, voltò lo sguardo a destra e lo vide.
-No, ti prego, ti prego!- stava urlando un ragazzo con un paio di occhiali da vista, sdraiato davanti a lui, incapace di muoversi, dato che il ragazzo –ora che Violet lo guardava bene aveva i capelli biondo scuro- gli puntava il fucile contro.
–No, no, non voglio morire! NON VOGLIO MORIR- Il fucile esplose un colpo e le urla del ragazzo si troncarono improvvisamente. Violet si portò una mano alla bocca, cercando di reprimere l’urlo che le stava salendo in gola.
Si schiacciò contro lo scaffale, cercando di non fare rumore. Una lacrima scivolò lungo la sua guancia e la ragazza si sforzò di non cadere in preda ad un attacco di panico improvviso. Udì una sedia spostarsi poco lontano da lei, ed i passi del ragazzo avvicinarsi. Ricaricò un’altra volta il fucile. Violet si fece coraggio e strisciò verso lo scaffale alla sua sinistra, osservando convulsamente tutto intorno. All' improvviso udì un urlo –questa volta di una ragazza- ed un secondo colpo esplose.
Violet, inorridita, non potè fare a meno di piangere quanto più silenziosamente possibile, mentre vedeva il corpo di una cheerleader accasciarsi a terra con un buco in fronte proprio a qualche metro da lei.
Come in un sogno, gli stivali neri del ragazzo entrarono nel suo campo visivo.
Quando sollevò lo sguardo, la vista cominciò ad annebbiarsi.
 
 
Tate aveva sentito un rumore dopo aver fatto saltare in aria il cervello di quella stupida bionda ossigenata. Meglio, più bionde uccideva meglio era. Anzi, forse avrebbe solo dovuto uccidere le bionde. Compresa lei.                                                    Ovviamente, mentre si avvicinava alla fonte del rumore non immaginava nemmeno che lei, la ragazza che popolava tutti i suoi sogni, tutte le sue fantasie più recondite e perverse, si trovasse a qualche centimetro dalle sue scarpe.
E stava piangendo, povera. Lui non voleva assolutamente farla piangere, lui voleva che lei si accorgesse di lui. Voleva che lo guardasse, ma non in quel modo, non con le lacrime agli occhi, ma con un sorriso genuino stampato in faccia. Voleva che gli tenesse la mano, che gli sussurrasse “ti amo” all' orecchio, che si stringesse a lui mentre guardavano le stelle, che lo baciasse al chiaro di luna o mentre guardavano un film. Oh, ma Violet Harmon era troppo per lui. Non aveva mai avuto il coraggio di parlarle, si era sempre limitato a fissarla. Talmente tanto che ormai conosceva i suoi tratti a memoria. Violet adesso lo fissava con gli occhi annebbiati di lacrime, in ginocchio, più bella di quanto mai fosse stata. –Ti prego- sussurrò, sfiorandogli gli stivali con le dita. –Non uccidermi- Tate la fissava dall’alto, come una figura inquisitrice, un angelo della morte.                    
–Perché no?- chiese con voce monocorde, sollevando il fucile verso il suo viso. Violet riprese a piangere e lui voleva urlarle di smetterla, che non riusciva a sopportarla così. –Ti prego, Tate, ti prego- Aveva detto il suo nome.
Violet sapeva il suo nome. Tate quasi barcollò dalla sorpresa. Davvero Violet…
Ci mise un secondo per decidere cosa doveva fare; se l’avesse uccisa all' interno di casa sua sicuramente il suo spirito sarebbe sopravvissuto. E avrebbero potuto stare insieme per sempre. –Ti amo- le sussurrò, prima di colpirla in testa con il calcio del fucile e guardarla svenire sul pavimento freddo.





Questo è il mio primo attempt nel fanodom, e questo prompt mi è piaciuto talmente tanto che dovevo assolutamente postarlo su efp! Fatemi sapere che ne pensate c:

xKittyx

 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > American Horror Story / Vai alla pagina dell'autore: xKittyx