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Autore: My Chemical Green Romance    01/09/2015    1 recensioni
Il mio nome è Aria Greenwood. Proteste definirmi come la solita ragazza depressa con mille problemi, ma quattro ragazzi mi hanno cambiato la vita con le loro avventure all'inerto dei KIDS IN THE DARK. Posto che hanno creato per tutti i ragazzi con problemi familiari, emotivi e sociali. Proprio come me.
Genere: Slice of life, Song-fic, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alex Gaskarth, Jack Barakat, Nuovo personaggio, Rian Dawson, Zack Merrick
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kids In The Dark

The Kids In The Dark


 
Stavo sdraiata sul letto di camera mia, con gli auricolari nelle orecchie.
La musica era l'unica cosa che mi portava via dai miei problemi.
Mi guardai i polsi, erano decorati di cicatrici, segni della mia continua sofferenza. Spostai lo sguardo verso il soffitto, proprio sopra il mio letto c'era una vetrata che mi consentiva di vedere le gocce di pioggia schiantarsi sopra il vetro... Sembrava che la loro vita finisse lì... Quanto vorrei essere al loro posto.
Può una ragazzina di 17 anni essere così... Depressa? Sola? Derisa da tutti? La risposta è... Si! E io ne ero l'esempio.
Mi ero rintanata in camera perchè i miei genitori stavano nuovamente litigando al piano sottostante, e io non ne potevo più.
Degli strani rumori trapassavano il suono che avevo nelle orecchie, tolsi gli auricolari, sembravano delle botte, così mi precipitai fuori dalla mia camera e scesi al piano di sotto. 
Vidi una scena orribile. Mio padre con un pezzo di legno massiccio in mano e mia madre aveva uno dei coltelli da cucina, puntato contro di lui.
"Ma che diavolo?!" urlai sconvolta.
Mio padre venne verso di me sussurrandomi uno "Scusa..." all'orecchia per poi colpirmi con il blocco di legno in testa, forte abbastanza da farmi svenire.

Dopo qualche ora ripresi conoscenza, ero nel mio letto, con mia mamma al fondo, poi singhiozzando disse: "Papà è morto...".
Rimasi un po' sconvolta e un po' sollevata da quella notizia.
"C-Come?" risposi.
"Si è suicidato. Ha preso il coltello che avevo in mano e si è infilzato.".
Ero contenta, mio padre era uno stronzo e mi picchiava sempre.
Mamma andò via, mi aveva lasciato una busta bianca sul comodino. La presi e la esaminai... Non c'era nessun timbro postale, quindi era stata consegnata a mano. La aprii, dentro c'era un biglietto ripiegato. Aprii anche quello, era tutto macchiato di colore fluorescente e le parole erano scritte in nero per fare contrasto.
Il biglietto riportava scritto << I Kids In The Dark ti invitano stasera a partecipare al nostro incontro di iniziazione al Buco Nero. Alle nove. Sii puntuale.>>
Non avevo la minima idea di cosa fosse, ma ci sarei andata.
  
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