Fanfic su artisti musicali > Big Bang
Ricorda la storia  |      
Autore: Cee4    01/09/2015    0 recensioni
Aveva il fascino di un adolescente Alain Delon intento a gridare al mondo come il punk non fosse morto.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: G-Dragon, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
photo
But she perforce withholds the loved boy,
Crowns him with flowers and makes him all her joy

Aveva il fascino di un adolescente Alain Delon intento a gridare al mondo come il punk non fosse morto. 
Aveva le radici dei capelli davvero scure mentre il resto era ridicolosamente color zucca.
Tendeva a sorridere a metà troppo spesso e lei gli avrebbe presto puntato un coltello contro qualora non avesse smesso di fare smorfie con le labbra
Stava attaccato all'angolo della parete proprio dove, neanche a farlo apposta, erano appena sbocciati degli ibisco rosso-arancio.
Le ricordò dei versi di Shakespeare e le venne voglia di avere un'istantanea di quel momento.
Ma che fatica stare dietro a quell'uomo in cui tutto diventava complicato.
La prima occasione di una vita si stava rivelando più ardua da gestire di quanto si fosse aspettata. 
Tre giorni all'isola di Jeju per un servizio fotografico insieme a quello che considerava essere il suo maestro e, bè, G-Dragon come modello d'eccezione. 
Aveva finito per fare avanti e indietro con obiettivi e cavalletti.
Il fine principale era formare una squadra ristretta e creare un ambiente più familiare possibile affinché si potesse catturare una nuova immagine di GD.
In sostanza, il concept le piaceva ma lo iniziava a detestare e a trovare pretestuoso.
Pretestuoso come pretestuosa le sembrava la bellezza che la fotocamera doveva immortalare. 
Di lui conosceva quello che poteva sapere un cittadino medio e si era ritrovata ad ascoltare qualche sua canzone nello slalom quotidiano tra un negozio di vestiti e uno di cosmetici a Hongdae.
Per il resto, era rimasta a contemplarlo mentre la truccatrice gli aveva nascosto la stanchezza intorno agli occhi con  dei correttori e della bb cream di alto livello. 
-Buyong-,  sentì all'improvviso, -abbiamo finito, vai a controllare i fondali per domani?-.

***

"Quelle di Eongtto sono cascate nascoste da una foresta e appaiono come un massivo acquazzone persistente dell'altezza di cinquanta metri", recita un qualsiasi sito turistico sull'argomento e gli ultimi scatti erano previsti avere luogo lì.
Sarebbe stata lei la diretta responsabile, ma non era detto che il photoshoot finale avrebbe compreso anche il suo lavoro. 
A lei non piaceva l'acqua, l'umidità e l'idea di stare ore da sola con lui.
Era stata un'idea di Jong Eun, il capo, che lei e GD andassero prima insieme. 
Lui si era messo una camicia a righe sopra la canotta bianca, aveva scambiato le ciabattine con delle scarpe da trekking e si era messo a seguirla. Buyong non aveva aperto bocca e aveva finto di essere impegnata a fare delle prove con la sua macchinetta. La guida, nonchè il proprietario dell'alloggio, aveva intrattenuto l'intera conversazione oracon l'uno ora con l'altra. 
Una volta arrivati, però, la bellezza non ancora contaminata dai nuovi ricchi di Jeju aveva colto tutti e tre.
Buyong approfittò per un'ulteriore istantenea, il cui centro erano gli occhi ricolmi di meraviglia di lui. Ancora una volta, i suoi lineamenti le sembravano disarmanti e sfiancanti nei pensieri. 
Guardarlo le apriva un sacco di possibilità sul come e cosa rappresentare  su pellicola, metteva in discussione i suoi principi per cui bisognava fissare un messaggio e poi rappresentarlo.
La persona di GD  le offriva infinite occasioni di significato làddove lei desiderava solo un tranquillo esordio. Ciò che non gli riusciva a perdonare era d'essersi scarabocchiato il corpo dapperttutto così da diventare altro rispetto a come la natura l'aveva voluto.  Inoltre, non sopportava come, paradossalmente, le piacesse la vista di ogni tratto d'inchiostro sulla quella  pelle.
La guida informò entrambi come proprio dove la cascata finiva crescesse un particolare tipo d'erba con cui erano fatte le ciabattine e altri utensili  che si ritrovano in casa. Nei tempi addietro veniva anche mischiata ad altre erbe e bruciata in segno di devozione agli dei e agli antenati.
Lei scosse le spalle e lui torturò le pellicine delll'indice della mano destra.

***

I muri interni in cui si alternavano mattoncini grigi e stucco bianco, il parquet liscio e fresco e ampie finestre attraverso cui la luce del sole e della luna poteva penetrare direttamente. Tutto lo staff era in casa  o nelle sue immediate vicinanze, tutti all'infuori di loro due. 
Buyong e GD erano stati lasciati in solitaria dalla guida. Non avrebbero saputo nè in seguito nè mai che era stato sotto suggerimento di Jong Eun, il capo-fotografo.
Di nuovo silenzio, di nuovo mischiato al rumore  delle foglie sfiorate dal vento o che, a loro volta, lambivano la superficie dell'acqua. Un suono flebile e sinuoso nelle orecchie.
Lui si lasciò scappare uno schiocco di labbra sicché lei sospirò cautamente. "Sei stanco?".
"No, mi piace", inghiottì dentro quella che era una mezza verità e una mezza bugia. "Allora hai deciso cosa fare domani? Dobbiamo fare alcune prove adesso?".
Lei gli si avvicinò sfilandosi la fotocamera che le era pesa fino ad allora sul colllo. "Fermo, non inarcare le sopracciglia nè arricciare le labbra".
GD cercò di rimanere impassibile finché fu sorpreso dalla mano di lei che si ritrovò davanti alla faccia. Lui si aspettava di essere fotografato, non quello.
"Scusami, ma non ho resistito", Buyong scoppiò in una risata,  "allora, cosa bisogna fai per sentirti a tuo agio perché è palese,  ora non lo sei".
"Di solito mi permettono di  mettere sù una mia playlist. Con Jong Eun-hyung non l'ho fatto perché è laquinta volta che lavoriamo insieme quindi...", lui si toccò per un istante il ciuffo arancio e schioccò di nuovo le labbra. Era il suo modo di sospirare senza irritare chi aveva intorno o farsi scoprire.
"Quindi ti muovi?".
"Uhm, sì".
"Bene, io non voglio che tu ti muova",  lei gli mise di nuovo la mano vicino la faccia mentre con l'altra scattò una foto. Buyong fu una scheggia.
"Ma che? Ya!", GD scosse la testa e si allontanò all'istante pensando che quello scricciolo fosse stato posseduto da un qualche spirito del posto.
"Perché sei venuto con me? Onestamente", gli chiese mentre controllava sullo schermo i risultati di ciò che aveva fatto.
"Si tratta di un lavoro anche mio e volevo essere sicuro che tutto filasse liscio".
Lei gli mostrò la macchina fotografica. "Ora guarda, che te ne sembra".
Quello che GD si ritrovò sotto gli occhi furono i contorni della mano di lei che sembravano dipingerli il volto su una tavolozza di rami e foglie. "Mi piace".
"Bene.Prometto che rimarrai soddisfatto ma ti devi fidare".
Passarono tutto il tempo del ritorno a parlare di cosa fosse più buono tra il galbi e il samgyeopsal e di come a volte avessero sacrificato la propria felicità per essere dove erano. 
In quel momento, tuttavia, ogni passo sembrava loro leggero e sorridevano felici.

_____

Note dell'autrice:

La persona di G-Dragon non mi appartiene in nessun modo, tutto è finzione e sono consapevole di avere una storia in sospeso in questa sezione.
Quella piccola shot non ha un senso preciso ma spero sia piaciuta. 
Commentate se volete. ^^


   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Big Bang / Vai alla pagina dell'autore: Cee4