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Autore: Randor    01/09/2015    1 recensioni
Seguito di Darkness Triology:Il Ritorno di Re Sombra.
Dopo la sconfitta di Re Sombra il Crystal Empire era sano e salvo,e Randor potè finalmente riabbracciare la sua famiglia.Purtroppo,non sa che una misteriosa organizzazione dal fine sconosciuto lo sta tenendo d'occhio,e il capo di tale organizzazione lo conosce meglio di quanto si possa immaginare...
Genere: Avventura, Mistero, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Clessidrus non riusciva a dormire.Quel tipo,Ender,non lo convinceva.Era certo che avesse in mente qualcosa,qualcosa di non molto bello.Doveva scoprire cosa.Si voltò verso Twilight,che a differenza sua si era addormentata.Sorrise,e le rimboccò le coperte.

 

-Ci vediamo dopo,tesoro -le disse sottovoce- vado a scoprire la verità.

 

Fortunatamente le porta della stanza non era chiusa a chiave.Lentamente la aprì,e silenziosamente iniziò a camminare per i corridoi.In giro c’erano un paio di guardie,ma non erano un problema,Clessidrus riusciva a ad aggirarle senza essere visto.

Camminò per un quarto d’ora senza meta,non riuscendo a trovare nulla di interessante.

 

-Diamine,non ho trovato nulla.Va bene,sarà meglio tornare in camera prima che qualcuno…aspetta che?

 

Clessidrus vide una luce verdastra provenire da una stanza.Sospettoso,si avvicinò cautamente alla stanza,e si accorse che era la camera di Randor.Scrutò all’interno,e quel che vide fu agghiacciante.

Randor sudava freddo,dimenandosi nel letto,mentre un tranquillo Ender stava usando il suo corno verso l’amico,mandandoli nella mente una specie di raggio verde.

A quella visione a Clessidrus gli scappò un gridolino,ma si tappò quasi subito la bocca.

Ender sentì il rumore e si voltò,ma non vide nessuno.Interruppe l’incantesimo e uscì dalla stanza per controllare.

Clessidrus era nascosto dentro un vaso,e tratteneva il respiro,pregando sua madre che non lo trovasse.All’improvviso,Ender scrollò le spalle,e se ne andò via.

 

Clessidrus fece un sospiro di sollievo.Uscì dal vaso e provò ad andare da Randor,quando sentì qualcuno appoggiargli una mano sulla spalla.

 

-Sai amico -disse Ender,guardandolo severo- non mi piace chi si impiccia negli affari degli altri.

 

 

Era una mattina abbastanza soleggiata.Il cielo era ancora coperto da quelle nubi grigie,ma alcuni raggi del sole riuscivano a penetrare la coltre.

Uscì dalla mia stanza,pensando al sogno di stanotte.Probabilmente quello non era un semplice incubo,doveva per forza significare qualcosa.Non avevo alcuna intenzione di chiedere a Ender,ancora non riuscivo a fidarmi.

Però avrei potuto chiedere a Clessidrus,lui sapeva sempre ogni risposta.

Mi incamminai verso le stanza dei miei amici,quando qualcuno mi andò contro,cadendo per terra.Vidi che era Twilight,accompagnata da Spike,sembrava piuttosto agitata.L’aiutai ad alzarsi,e le chiesi dov’era Clessidrus.

 

-Non lo so nemmeno io! -mi disse lei,preoccupata- stamattina mi sono svegliata,e lui non c’era!

Un orribile dubbio mi crebbe nella mente.Corsi via,diretto da lui.

 

Ender era nel suo ufficio a firmare alcuni fogli,quando entrai di scatto io,sbattendo la porta!

 

-Buon giorno,nipote! -mi disse Ender- E’ questo il tuo modo di salutare?

-Dov’è Clessidrus?

-Chi?

 

Di scatto,mi avvicinai a lui e lo presi per il colletto,guardandolo con odio.

 

-Cosa gli hai fatto!?

-Ah,quel Clessidrus! -disse ridendo.

 

All’improvviso,non so come,mi spinse a terra e mi tenne fermo per il braccio,bloccandomi.

 

-Non male,ma devi fare pratica.

-Dov’è!?

-Tranquillo,sta bene.Ora è in un posto migliore.

-Tu cosa!?

-Oh,non fraintendere.Ora è in un’altra stanza,insieme ad alcune guardie.

 

Con un impeto d’ira,mi tolsi la prese di mio zio di dosso,e trasformai il cappuccio in spada.

 

-Se gli hai fatto qualcosa,ti giuro su Celestia che non esiterò a trafiggerti in due.

-Oh,sei diffidente.Se vuoi puoi fargli una visita per vedere che non gli ho fatto nulla.

 

Rimasi immobile,con la lama pronta a colpire.Alla fine,rimisi a posto l’arma.

 

-Fammi vedere dove l’hai portato.

 

 

Era un’accogliente stanza in legno di mogano.Era arredata per sembrare un normale cottage di montagna,e devo dire che non mi sarebbe dispiaciuto viverci.

Ma tutto questo sfocava con la realtà dei fatti.

Clessidrus era seduto su un divano,ma sembrava strano.Aveva un sorriso stampato sul volto,e le pupille degli occhi erano allargate.

 

-Salve salvino,amico! -mi disse lui,sorridendo.

-Ehm…ciao Clessidrus.

 

Ero molto a disagio.Non osavo pensare cosa gli avevano fatto per ridurlo così:il suo comportamento era forzatamente allegro e si vedeva un barlume di follia negli occhi.

 

-Sono stati molto simpatici.Mi hanno portato qui,e devo dire che è molto bella come stanza,anche se mi piacerebbe ci fosse Twilight…ma ora non importa,perché c’è tanto da fare!Saluta Mr. Stoffa!

 

Mi mostrò una bambola di pezza,raffigurante Clessidrus con un largo sorriso.

 

-Non è meravigliosa?Oh,c’è altro!

 

Mi mostro anche un quadro,in cui erano raffigurati solo i suoi occhi,piangenti.

 

-Ah,è uno dei miei lavori migliori.L’ho chiamato “Scappa”

 

Guardavo Clessidrus con terrore,cercando però di nasconderlo.Che cosa gli avevano fatto?Era completamente impazzito.

 

-E’…è molto bello.Ma sei volevo farti una domanda.

-Certo certino,amicone mio!

-Prima di portarti qui,ti hanno portato da qualche parte?

 

A quelle parole,il sorriso di Clessidrus scomparve.Mi guardò intensamente per un paio di secondi,per cominciare a piangere incessantemente.

 

-No!No!Stammi lontano!Non è possibile!Voglio morire!Non voglio vedere!Vi prego uccidetemi!

 

Ero spaventato dalla reazione del mio amico.Cosa avevano potuto fargli vedere di talmente disturbante da portarlo alla pazzia.

 

All’improvviso,si alzò in piedi,con il suo innaturale sorriso.

 

-Ah,scusami amico.Ora è meglio che te ne vada,altrimenti Mr. Stoffa si ingelosirà!A domani!

 

 

-Cosa diamine gli hai fatto!?

-Nulla.

-RISPONDIMI MALEDETTO!

 

Ender mi scrutò,e sorrise.

 

-Se proprio ci tieni.

 

Ender prese un libro dallo scaffale del suo ufficio,e così facendo si aprì una porta nascosta che portava sottoterra.

-Seguimi.

 

Scendemmo per un paio di metri sottoterra,finche ci trovammo in un’enorme stanza.
Sembrava i resti di un qualche gigantesco altare,con al centro un catalizzatore magico.

Ender mandò un raggio oscuro verso il catalizzatore,che lo assorbì.

Il congegno cominciò a ruotare su se stesso,finché non sparò sopra di esso un raggio nero,che aprì una specie di portale.

 

-Che…che cos’è questo?

-Questo?Oh,è il portale per la Dimensione Oscura.E per la follia.

-Che intendi?

-Questa è la dimensione dove l’Oscurità è imprigionata.

 

A quell’affermazione,la paura prese il sopravvento.Quel portale,già da solo,trasudava paura e disperazione…che poteva succedere a chi entrava lì dentro?

 

-L’hai fatto entrare lì!?

-Era solo per dargli una lezione -rispose lui,con noncuranza- non bisogna impicciarsi negli affari degli altri.

-Sei un mostro.

-Oh,questo lo so da molto tempo.

 

Lo guardai in silenzio,pieno di rabbia,poi ricominciai a parlare.

 

-Se puoi aprire il portale per la Dimensione Oscura,perché non hai ancora liberato l’Oscurità?

-E’ qui che entri in gioco tu.Il mio potere…non  è sufficiente.Serve un’altro potere oscuro per liberare l’Oscurità…

-Io?

-Sì,nipote -disse lui,osservandomi- dentro di te risiede Energia Oscura,quella che serve per aprire completamente il portale.Per questo mi servi.

-E tu pensi che ti aiuterò,soprattutto dopo quello che hai fatto al mio amico?Te lo puoi scordare!

 

Feci per andarmene,ma Ender mi fermò.

 

-Capisco -disse lui- allora dovrò trovare qualcun altro che può entrare con me nella Dimensione Oscura.Forse le tue amiche andranno bene,anzi,potrei cominciare da Fluttershy.

 

Era troppo.Impadronito dalla rabbia,diedi un pugno potentissimo a Ender,facendolo cadere a terra.Mi buttai su di lui,ed iniziai a prenderlo a pugni sul volto.Un pugno dietro l’altro,iniziò a uscirgli sangue dal naso,mentre io incessantemente continuavo a colpirlo,ridendo.

Era una sensazione inebriante,piacevole.L’odore del sangue,il rumore delle ossa rotte…era bellissimo.

Fu allora che mi fermai.Sbarrai gli occhi,e mi guardai le mani,e vidi che erano spuntati alcuni cristalli neri.

Che cosa avevo fatto?Lo avevo ucciso.

Mi alzai da terra,tremando.

Non potevamo rimanere qui.Dovevo correre dagli altri,e trovare un modo per fuggire.

 

Corsi il più velocemente possibile,mentre sentivo che un allarme era stato attivato.

Evitai un paio di guardie armate con uno strano bastone di ferro,e alla fine arrivai alle stanze.

 

Entrai senza troppi complimenti,sbattendo la porta.

 

-Ragazze!Dobbiamo anda…

 

Urlai.Le stanze erano distrutte,e sui letti c’erano i corpi delle ragazze.

Macchie di sangue sporcavano le lenzuola,mentre gli occhi vitrei delle ragazze guardavano il soffitto.

Il corpo di Fluttershy,invece,era come crocifisso sul muro,e aveva un sorriso inciso a sangue sul volto

 

Urlai di nuovo,stavolta più forte.Vidi le guardie correre verso di me,con i loro bastoni.

 

Urlai infuriato,e mi lanciai alla carica con la lama-cappuccio.Trapassavo le loro carni,ridendo di gusto.Ormai nulla aveva importanza per me.Tutto quello a cui tenevo era morto.Gli avrei uccisi tutti,dal primo all’ultimo!Dal primo,all’ultimo!

 

-Dal primo…all’ultimo…

 

Randor era addormentato,mentre un ghignante Ender lo caricava di energia oscura.

 

-Vedo che ti diverti,nipote.Ma non preoccuparti,presto passerai dal sogno,alla realtà!

  
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