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Autore: Arcieoctz    02/09/2015    1 recensioni
[I magicanti e i tre elementi]
Anni e anni dopo le avventure dei Magicanti e i Tre Elementi, i nostri giovani eroi sono molto più legati tra di loro e intendo dire molto legati.
Queste sono quattro one-shot sulle mie 4 coppie preferite del filmino che amavo guardare quando ero piccola... e che anche ora non mi dispiace.
In questa storia, i magicanti avranno quest'età(tra parentesi), non specificherò quanti anni siano passati dal filmino non sapendo che età avessero: Rubio (20), Civa (19 1/2), Tragotto (18 1/2), Lepo (18), Stizza (17), Flamba (18), Iki (17), Zabù (16 1/2).
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Settimane prima
"Credete davvero che trasmetteranno alla magic-radio la mia canzone? C'è una possibilità su mille che scelgano proprio la mia." sospirava la maga dai codini ricci e biondi e dagli occhi rossastri, Iki le si avvicinò e le appoggiò la mano sulla spalla e le disse: "C'è sempre una possibilità." e Flamba affermò alle sue amiche: "E poi non mi serve che una mia canzone venga pubblicata per sapere di essere brava. Per quello ci siete voi!", le ragazze la abbracciarono.
"Civa, hai scritto tutto quello che ti avevo chiesto?" domandò la maga dall'abito rosa all' amica dai capelli mori e gli occhi azzurri che rispose: "Manca soltanto la tua firma." dopo aver scritto le ultime parole con il suo dito indice... proprio con il suo dito e senza inchiostro perché i maghi della Luce come lei hanno questa capacità di poter scrivere con le dita facendo apparire l'inchiostro.
Flamba prese una penna di gufo che le aveva prestato l'amica Stizza sul momento e scrisse il suo nome in calce alla lettera.
La maga prese un profondissimo sospiro, prese una busta di carta, ci infilò dentro la bolla magica dove c'era 'registrata' la sua canzone e la lettera scritta dalla sua amica.
"Grazie ragazze. Vi chiedo già scusa in anticipo per come mi comporterò per le prossime due settimane: avrò i nervi a fior di pelle!" confessò Flamba, le sue amiche risero e Stizza le disse di non preoccuparsi e che anche lei si comporterebbe nello stesso modo se fosse nella sua situazione.
"Vorrei che fosse già il giorno del Festival Magico della Musica." ammise Iki con un sorriso sincero, impaziente di sapere se Flamba avrebbe vinto.
Due settimane dopo
"Abbiamo già preparato la bolla che riceverà la fatidica notizia, saremo tutti lì per sapere se Flamba ha vinto o no." comunicò Rubio alle tre ragazze che erano nella stanza degli incantesimi, Lepo aggiunse: "Chi sà come si sente Flamba in questo momento?" 
Al villaggio...
"E' sicuro! Non sono passata, non ho vinto, non posso aver vinto!" diceva Flamba camminando avanti e indietro, un mago dai capelli color muffa e gli occhi grigi le disse: "Flamba, calmati.", ma la ragazza non demordeva: "Tu non sai come mi sento Tragotto perché il tuo destino non è completamente riposto nel risultato di un concorso musicale.", lui alzò gli occhi al cielo.
Flamba si sedette  un minuto su una panchina, ma si alzò di nuovo subito balbettando cose del tipo: "E se ho starnutito durante la registrazione? E se non gli piace la mia voce?", il mago affermò: "Beh, questo è impossibile." mentre l'amica continuava: "E se è successo qualcosa al gufo che spediva le lettere e la mia busta non è arrivata!", lui cominciò a ripetere: "Flamba...", ma lei continuò a balbettare cose insensate e allora lui, al limite della sua pazienza, la afferrò velocemente, ma non con violenza, per le spalle e le disse, fissandola diritta negli occhi: "Flamba, rilassati. Tutto quello che pensi non ha senso: la tua voce è la più bella che conosca; i gufi arrivano sempre a destinazione e se succede qualcosa con gli animali Zabù lo viene a sapere quindi è sicuro che è arrivato alla stazione radio; ultima cosa durante la registarzione non hai sternutito perché io c'ero e posso dirti che non è successo. Quindi calmati. Stai cominciando a darmi sui nervi." ammise con un sorriso.
"Lui pensi davvero quello che hai detto?" gli chiese Flamba, lui rispose appoggiandosi una mano sul petto: "Sì, croce sul cuore." allora l'amica prese un profondo respiro e sorrise.
"Ora mi sento meglio e mi sembra di sentire... cos'è questo profumo delizioso?" chiese la bionda all'improvviso, lei e Tragotto annusarono l'aria e risposero assieme: "Torta di mirtilli!" e risero insieme.
Due minuti dopo, i due erano seduti sulla panchina di pietra ad addentare una fetta di torta di mirtilli ciascuno. Sembrava che Flamba si fosse dimenticata del tutto di ciò che la preoccupava.
All'improvviso, un mago dai capelli color cioccolato e gli occhi marroni scuri si fermò davanti a loro ansimando.
"Fatemi respirare!" ansimò lui, Tragotto ingoiò velocemente l'ultimo pezzo della sua fetta e chiese: "Lepo, cosa succede?", l'altro spiegò: "Vi siete dimenticati? Il risultato dell'audizione a cui ha partecipato Flamba verrà annunciato tra tre minuti!", Flamba quasi si strozzò con la torta e, tra dei violenti colpi di tosse, urlò: "Dobbiamo sbrigarci.".
"Ce l'avete fatta!" esultò Stizza appena i tre maghi arrivarono nella stanza di sfago dei ragazzi con al centro la bolla magica, Civa rise: "Pensavamo vi avessero rapiti.", Flamba disse sarcastica: "Molto divertente!", si sedette e fissò la bolla con insistenza. Tragotto si sedette alla sua destra mentre Lepo si sistemò tra Rubio e Stizza.
Benvenuti a tutti i maghi che seguono la nostra Magic Radio! Qui è il vostro Maximuss Goldenphone che vi aiugurà una piacevole giornata. All'ordine del giorno c'è il risultato della rinomata competizione tra Maghi della Musica che è in corso da molte settimane. I giudici mi hanno comunicato che non è stato affatto facile decidere chi vincesse perché tutti i maghi che hanno partecipato hanno un grande talento e speriamo che diventino tutti degli ottimi maghi. Ma torniamo a noi: ho il grandissimo onore di aprire la busta con il risultato della competizione.
Flamba trattenne il respiro mentre gli stropiccii della busta che veniva aperta si sentivano alla radio, ma si rilassò un po' quando sentì la mano di Tragotto sopra la sua e si ricordò quello che le aveva detto.
E il vincitore del Festival Magico della Musica è...   tensione rosicchia unghie.... La Maga della Musica dell'Isola della Grande Pietra!: Flamba!
"Ho vinto!" urlò Flamba saltando in piedi, Iki e Stizza le saltarono subito al collo, Civa l'abbracciò in modo meno impulsivo. "Complimenti Flamba, siamo tutti felicissimi." esultò Zabù  e anche gli altri tre ragazzi si trovarono d'accordissimo con il ragazzino.
Maximuss comunicò qualcos'altro:
E il suo premio è... un posto nel Coro dei Maghi della Musica.
I ragazzi urlarono ancora per la felicità.
In quella, un gufo consegnò una pergamena a Flamba che la srotolò subito e lesse: Alla signorina Flamba, la invitiamo cortesemente a recarsi il prima possibile all'Isola della Musica per unirsi a noi per le prove del nostro prossimo Musical il quale speriamo che riusciremo a inscenarlo in tutto il mondo dei maghi. Le prove dureranno diversi mesi e la prima sarà all'Isola Stroncalis il 26 di Settembre staremo sull'isola solo per poche settimane e poi partiremo per una nuova destinazione.
Le altre informazioni le veranno comunicate all'Isola della Musica.
Distinti saluti, Adagio Blaze
 "Accipicchia, Adagio! Non riesco a credere che abbia scritto la mia lettera!" sospirò Flamba, Iki affermò: "E' l'opportunità della tua vita, siamo tutti stra felici!", la bionda divenne triste tutto d'un tratto.
"Che cosa c'è Flamba?" le chiese Rubio, lei rispose: "L'Isola della Musica è piuttosto lontana, le prove dureranno tantissimo e avremo un lunghissimo Tour Mondiale quindi... potrei stare via per moltissimo tempo.", Zabù le disse per rincuorarla: "Non preoccuparti per le grandi festività dell'isola: ti scriveremo tutto nei minimi dettagli così sarà come se ci fossi anche tu!" e Tragotto aggiunse: "E ti scriveremo tutti i giorni così non ti sentirai sola. Non preoccuparti di noi: staremo benissimo e, probabilmente, durante il tuo Tour ti fermerai per qualche settimana anche qui e noi saremo lì ad aspettarti!" le sorrise. 
Flamba sorrise ai suoi amici, andò a fare i suoi bagagli. Nessuno lo seppe, ma mentre si allontanava ridivenne triste e fece il suo zaino molto lentamente.
La mattina dopo
Al porto del Villaggio della Grande Roccia gli otto ragazzi stavano salutando la loro amica. Le ragazze con abbracci e qualche lacrimuccia e i ragazzi con tanti auguri e gli occhi acquosi.
"Tieni una coperta in più. L'abbiamo cucita noi due assieme." disse Civa porgendo all'amica bionda una coperta formata da diversi quadrati di colori e stoffe diverse, su un rettangolo bianco c'era scritto: Per la cantante migliore del mondo. Da Civa e Iki.  Lamaga dalla veste rosa strinse forte le autrici del suo dono.
"E noi abbiamo scritto su questo libriccino alcune delle nostre battute migliori." sorrisero Lepo e Stizza passando a Flamba un librettino di pohe pagine con la copertina verde da un lato e viola da un altro. Non c'era un titolo. "Leggi dentro quando sarai all'Isola." le disse Stizza, la bionda fece un cenno.
"Io ho fatto un disegno con tutti noi sopra." comunicò Zabù consegnando all'amica una piccola cornice decorata con legnetti, foglie e fiori secchi con dentro un disegno del loro gruppo.
"E questo è da parte di tutti e due." disse Rubio indicando se stesso e Tragotto mentre dava a Flamba il loro regalo: un medaglione a forma di chiave di violino; il bruno spiegò: "L'idea è venuta a Tragotto ed io l'ho aiutato a metterla in pratica.". La bionda se l'infilò al collo e sospirò: "E' bellissimo!"
In quella, attraccò al porto la nave che doveva prendere la bionda.
Flamba scambiò gli ultimi saluti con i suoi amici, cercando di trattenere le lacrime e salì sulla barca. Appena la barca cominciò a navigare, ondeggiò il braccio a terra per salutare i suoi migliori amici. I ragazzi salutarono di rimando, Stizza e Lepo, ondeggiarono entrambe le braccia e saltarono alto.
Nessuno lo sa ma, di nascosto dagli occhi degli altri, una lacrima scivolò sul viso di uno dei ragazzi e venne subito asciugata e sostituita da un sorriso forzato da parte di... Tragotto?
Con gli occhi che a stento trattenevano le lacrime, i sette maghi si avviarono piano verso Bosco Vecchio.
Mezz'ora dopo
Flamba sospirava silenziosamente dalla sua posizione seduta con il mento appoggiato sul palmo della sua mano destra osservando le onde che si stagliavano sullo scafo della barca.
Decise di aprire in anticipo il libro di barzellette regalatole da Lepo e Stizza.
Lo aprì e lesse le scritte rosse sulla prima pagina, si accorse subito che non erano una barzelletta, ma un'augurio.
Per quando ti sentirai più triste, aprimi e, spero, di riuscire a far spuntare il tuo raggiante sorriso sulle tue labbra tristi.
Flamba sorrise tristemente e cominciò a leggere la prima barzelletta che bastò per farle tornare il sorriso perché era la sua preferita: Due maghi-escursionisti inglesi si trovano proprio in cima ad una coppa di gelato, uno urla all'altro: "Hai sbagliato di nuovo a scrivere la destinazione! Hai scritto Dessert al posto di Desert!", l'altro ribadisce: "Perché dobbiamo andare nel deserto? Il gelato è molto più gustoso della sabbia ed io sono affamato!"
La bionda sfogliò le pagine e notò che, proprio tra le pagine centrali, c'era incastrato un foglio con scritto: Ricetta della Torta di Mirtilli.
Lei lo prese e si accorse che c'era un fazzolettino ripiegato incollato con lo scotch sul retro del foglio con la ricetta. Lo staccò con delicatezza e lesse Da Tragotto.
Flamba aprì delicatamente il fazzoletto bianco con i bordi decorati con una strisciolina dorata, osservò il bianco immacolato, poi lo girò e... con un sussulto e gli occhi che tremolavano urlò: "Torna indietro!!!" e la barca, che è magica ed è regolata per obbedire agli ordini dei maghi, girò di cent'ottanta gradi e fece rotta verso l'Isola della Grande Pietra.
Alla scuola di magia bianca
Tragotto era sdraiato sul suo letto nella stanza che divideva con Lepo che era divisa a metà: una parte era un'esplosione di colori e gioia mentre l'altra aveva alberi pitturati sulle pareti e vasi di fiori sparsi ovunque. 
Il mago osservava il soffitto da una mezz'ora, poi decise di uscire a fare una passaggiata nell'orticello che stava coltivando e anche nella serra dove crescevano le piante magiche.
Uscì dalla stanza incrociando Lepo che stava entrando in quel momento, gli comunicò: "Se hai bisogno di me, mi trovi nella serra." e lo lasciò senza rivolgergli un sorriso.
Lepo sospirò e pensò -L'unica cosa che lo farebbe sorridere sarebbe Flamba che torna qui con il fiatone per parlare proprio con lui- e si chiuse in stanza per esercitarsi nella magia.
Certo non poteva immaginare che proprio quello che aveva pensato stava effetivamente accadendo:
Flamba ringraziò il mezzo magico che l'aveva riportata sull'Isola quella che non avrebbe abbandonato mai più: i suoi amici valevano di più di un posto nel Coro Magico e Lui valeva più di tutti i Magh della Musica che avrebbe incontrato. 
Corse per tutto il villaggio fino a raggiungere i primi alberi che aprivano le porte per il luogo più magico del mondo. 
Appena raggiunse una radura senza alberi, dall'erba verde e rigogliosa e un'atmosfera assolutamente magica, fece due salti e tre capriole e si ritrovò nella Scuola.
Civa e Rubio che si trovavano nell'aula di magia dove Maga Feliza usava insegnare loro quando erano più giovani; i due sussultarono al vedere la loro amica che si rialzò subito scrollandosi la polvere di dosso e pulendosi velocemente dalle foglie.
"Dov'è Tragotto?" chiese Flamba tra profondissimi sospiri che cercavano di intrappolare quanto più ossigeno possibile, Civa incrociò i suoi occhi con quelli di Rubio e rispose: "Lui è in camera sua.", la bionda disse: "Grazie!" e corse verso i dormitori. Rubio guardò la sua amica dai capelli neri e le chiese: "Sono io che devo prendere degli occhiali nuovi o Flamba è tornata indietro?", la ragazza vestita di rosso alzò l'indice ed il medio della mano destra e... si alzarono per andare ad avvisare Stizza e Iki che erano in sala lettura.
Flamba bussò alla porta della stanza di Tragotto e Lepo, quella con sopra il cartello: Stanza dei pazzoidi, per sentire il bruno darle il permesso di entrare e rimase delusa nel vedere che il ragazzo dai capelli verdi non c'era. Lepo rimase non poco sorpreso, rimase letteralmente a bocca aperta.
"Dov'è Tragotto?" chiese con le guance rosse, il festaiolo rispose: "Mi ha detto che andava nella serra e... non scappare! dimmi perché sei qui?", lei rispose correndo giù dalle scale: "Devo parlare con lui!".
Si scontrò, non letteralmente, con gli amici che stavano per entrare nel dormitorio, li salutò frettolosamente e corse alla serra. I restanti sei maghi rimasero fuori dalla situazione in cui si stava gettando Flamba.
Tragotto diede l'acqua ad una delle rose rosse che aveva piantato poche settimane prima e che non riusciva a far fiorire nonostante fossero spuntati dei boccioli.
Passò una mano nei capelli verdi e si diresse alla panchina vicino alla fontanella, si sdette, si piegò e restò con la testa tra le mani per parecchio tempo cercando di non piangere come avrebbe fatto un neonato o un diciannovenne che aveva appena visto l'amore della sua vita prendere una barca ed andarsene, ed il bello è che fu proprio lui ad incoraggiarla! E poi cosa gli era venuto in mente di mettere dentro al libro di Lepo e Stizza un fazzoletto con disegnato sul retro... quello che aveva disegnato.
Pensò sinceramente di rimanere a piangersi addosso per il resto della vita quando sentì una voce bellissima e melodiosa, quasi stesse cantando, chiamarlo, sì!, chiamare lui.
Il ragazzo si girò e incontrò i suoi occhi argentei con quelli rossi di Flaba che lo fissava ansimando.
Senza dirsi niente, lui le indicò di sedersi al suo fianco e lei si sistemò leggermente distanziata da lui.
"Perché sei tornata?" le chiese Tragotto appena l' 'amica' ebbe recuperato il fiato e le guace tornarono dello loro colore naturale, la bionda rispose: "Dovevo dirti una cosa.", lui le chiese: "Di cosa si tratta.".
Flamba cercò nelle tasche della sua veste e tirò fuori il fazzolettino che aveva trovato nel libro di Lepo e Stizza. Lo aprì dal lato con la scritta e lo girò con un sorriso delicato come la voce della bionda mostrando la scritta in lettere argentate dentro un cuore formato da due alberi dalle fronde che si abbracciavano. La scritta diceva: Ti amo.
Flamba sorrise ancora più dolcemente di prima, si avvicinò all'orecchio sinistro di Tragotto e gli sospirò dolcemente: "Anche io ti amo.".
Il ragazzo le sorrise di rimando, un sorriso delicato e sincero, il più sincero che avesse mai sfoggiato.
Flamba appoggiò la sua testa sulla spalla di lui che la strinse a se per le spalle.
In quella, i piccoli boccioli sulla pianta di rosa sbocciarono rivelando il loro fiore rosso e puro simbolo di amore.
Quella sera, Flamba riportò i suoi oggetti nella stanza che divideva con Civa e scrisse una lunga lettera per Adagio Blaze e i membri del Coro nella quale scriveva che, per realizzazioni che le erano appena affondate nel cuore, non si sarebbe mai allontanata né dai suoi amici, né dalla Isola della Grande Pietra perché sentiva dentro se che quella sarebbe stata la culla del suo destino e di quello di Tragotto.
Appena finì di scrivere, strinse forte il medaglione a forma di chiave di violino, rivolse lo sguardo al disegno di Zabù appeso sulla sua parte di pareti della stanza e accarezzò la copertina del libro di Stizza e Lepo, prima di coricarsi nel suo letto che aveva appena acquisito una nuova, coloratissima, coperta.

Nota autrice: spero che coloro che amavano i Magicanti apprezzino questa mia storiella. Spero di non essere stata troppo sdolcinata.
Queste coppie delle quali si parla sono le mie preferite, se voi non sarete d'accordo con me... siete liberissimi di leggere lo stesso.
Grazie per l'attenzione e alla prossima coppia!

 
   
 
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