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Autore: jessthesohodoll    02/09/2015    3 recensioni
"“Ti amo così tanto quando sorridi” disse Connor.
Che cosa aveva appena detto? Era contenuto in un'altra frase ma era sicuro di aver detto quelle due parole. Quelle che aveva sempre avuto paura di dire, con qualsiasi ragazzo. Ma Oliver non era di certo come gli altri."
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annalise Keating, Asher Millstone, Bonnie Winterbottom, Connor Walsh, Oliver Hampton
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Era stata una giornata fin troppo lunga. Il nuovo caso che stavano seguendo si era rivelato più difficile del previsto e Connor si ritrovò a pensare un paio di volte “ma chi diamine me l’ha fatto fare?”
Ma Connor Walsh non è un tipo che si arrende così facilmente. Questo era ormai certo, ma era pur sempre un umano.
“Torna a casa Connor” disse Annalise “Anche voi ragazzi. Per questo caso vi voglio al vostro meglio e Dio solo sa quanto avete bisogno di una buona notte di sonno”
Annalise Keating era diversa, una volta conosciuta. A tutti sembrava un mostro senza pietà, ma Connor piaceva. Era quasi come una mamma per loro.
Era lei che gli faceva sempre trovare il caffè pronto, tanto da impressionarlo. Era l’unica che sapeva esattamente come lo prendeva (Nero, cono solo una spruzzata di latte, nella tazza blu), si accertava sempre di chiedere il pollo senza anacardi quando ordinava la cena, visto che Asher era allergico. Sapeva bene che Laurel diventava più produttiva se c’erano fiori freschi in uffici , che una buona tazza di thè verde era l’unica cosa che riuscisse a calmare Michaela quando si innervosiva, o che a volte Wes aveva solo bisogno di essere ascoltato.
Quella sera li salutò sulla soglia, come ogni sera. Da quando era morto Sam, Bonnie si era trasferita da lei e i ragazzi andavano via ogni sera un po’ più sollevati di non saperla così sola in una casa così grande.
“Io, te, il bar del campus” disse Asher a Connor.
“Mi dispiace amico. Ma sono troppo stanco per tessere le tue lodi stasera” disse Connor.
“In più di sicuro Ollie lo sta aspettando a casa” disse Michaela con un occhiolino.
“Salutacelo” disse Laurel “Dovremo organizzare qualcosa tutti insieme, quando siamo un po’ meno impegnati.”
“Ok, Walsh è fuori dai giochi” disse Asher “Lista d’attesa? Hai voglia di farmi da spalla?”
“No, di di no” dissero tutti quanti in coro.
“Si Asher” rispose invece Wes “voglio vedere quanto sono bravo a mentire”
“Non sei carino” disse Asher.
Le cose per Wes erano state difficili negli ultimi tempi, dopo la morte di Rebecca si era chiuso in se stesso, ma era bello vederlo sorridere dopo tanto tempo.
Connor non poteva di certo biasimarlo, era stato un periodo tremendo per tutti.
Arrivò all’appartamento di Oliver in meno di cinque minuti. Ormai si era trasferito li, almeno da quando nel suo appartamento si era andata a stabilire un allegra famiglia di topi. La maggior parte delle sue cose si trovava già da lui comunque.
Appena entrò trovò il suo fidanzato comodamente accoccolato in un nido di coperte e cuscini e stava guardando per l’ennesima volta “uccelli di rovo” riuscendo ad essere assolutamente adorabile.
“Olly, sono a casa” disse Connor, appoggiando la borsa con un tonfo.
“Ti ho mai detto che odio quel nomignolo?” chiese Oliver, senza scollare gli occhi dallo schermo.
“Un milione di volte” disse Connor con un ghigno.
“E ovviamente tu continui ad usarlo” disse Oliver, finalmente voltandosi verso di lui.
“è troppo adorabile per non farlo” disse Connor, baciandolo.
“Scemo” disse Oliver ricambiando il bacio “Com’è andata oggi?”
“Sono sfinito” ammise Connor “Questo caso è impossibile”
“Beh, signor “Caso impossibile”” disse Oliver “Che ne dici di ordinare la cena? Pensavo a della pizza”
“Peperoni e funghi?” chiese Connor.
“Ovvio” disse Oliver “La sola ed unica”
“Sei così prevedibile” rispose Connor.
La loro vita sembrava ormai perfetta e in totale armonia. Oliver era l’unico che era riuscito a far rimanere Connor Walsh in una relazione stabile per più di sei mesi. Ancora due settimane e sarebbe stato il loro primo anniversario.
In più, le cure di Oliver stavano avendo buone rispose e Oliver si sentiva bene, per una volta.
Oliver era anche l’unico ad essere riuscito a oltrepassare la spessa corazza che Connor si era costruito nel tempo.
Era tutto anche troppo mieloso per essere vero. A volte Connor si guardava in faccia  e non si riconosceva più. Lui, che era un tipo che passava il sabato sera in giro per locali, ora era sul divano con il suo ragazzo guardando un film che Oliver sapeva a memoria.
Ogni volta che usciva presto per una lezione, lasciava sempre messaggi divertenti sulla testiera del letto. Nelle occasioni speciali trovava sempre mazzi di rose rosse troneggiare sul bancone della sua cucina (Asher non avrebbe mai più smesso di prenderlo in giro se lo avesse saputo).
Gli mancava solo una cosa per essere il fidanzato perfetto: non gli aveva ancora detto quelle due magiche parole.
Ma a Oliver non importava. Connor aveva un modo tutto suo per farlo sentire amato e in più, sapeva già che doveva solo essere paziente.
**
Erano passati solo trenta minuti e Connor aveva già fatto la sua tanto agognata doccia calda, messo un paio di pantaloni comodi (molto probabilmente di Oliver) e pagato il ragazzo della pizza.
“Olly-Olly? La pizza è qui” disse Connor, chiudendo la porta.
“Ti ho detto di non chiamarmi così” disse Oliver “Appoggiala qui e fai silenzio, è la mia scena preferita”.
Connor si limitò a ridacchiare e andò a prendere piatti e posate.
“Ti ho mai detto che sei dannatamente adorabile quando mi comandi a bacchetta?” chiese Connor tornando.
“Non eri della stessa opinione questa notte” disse Oliver con un ghigno.
“Che perfetto momento rovinato da una battuta così volgare” disse Connor fingendosi offeso.
“Oh, dimenticavo. Convivo con il Principe del Galles” disse Oliver.
“Due battute in due secondi, nuovo record” disse Connor sedendosi accanto a lui.
“Mi sto allenando” disse Oliver, accocolandosi acconto a lui.
“Ti amo così tanto quando sorridi” disse Connor.
Che cosa aveva appena detto? Era contenuto in un'altra frase ma era sicuro di aver detto quelle due parole. Quelle che aveva sempre avuto paura di dire, con qualsiasi ragazzo. Ma Oliver non era di certo come gli altri.
“è la prima volta che me lo dici” rispose Oliver, serio.
“Scusami” disse Connor, imbarazzato “Non dovevo dirlo?”
“Stai scherzando? Non sai da quanto aspetto questo momento. E si, ti amo anche io Connor Walsh”
Il sorriso di Connor era il più luminoso che Oliver avesse mai visto.
“Anche io ti amo, Oliver Hampton” disse Connor, baciandolo con passione.
Per quella sera, il film passo in secondo piano
 
 
Soho “Murder” Doll corner:
 
evvai, nuovo fandom.
Credo di essermi appassionata sin da subito a HTGAWM.
In più, essendo rimasta orfana dei Klaine, dovevo trovare un'altra Slash ship di cui scrivere. E Connor e Olly sono perfetti
 
Spero vi sia piaciuta,
 
è solo un piccolo esperimento, visto che si tratta di una fandom ancora tutto da esplorare per me
 
un bacio
jess

 
 
 
  
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