Penso di avere preso tutto e di non essermi scordata niente. Afferro il quaderno dove ho scritto accuratamente l'essenziale per un anno dall'altra parte del mondo e comincio a depennare gli oggetti presenti in valigia. Manca solo la foto di famiglia di qualche anno fa e poi sono pronta per andare all'aereporto. Un urlo proveniente dal corridoio mi fa cadere per terra la foto ed indietreggiare dalla paura.
"Cavolo, James, lasciami in pace. Ho detto che non puoi venire e poi seriamente perche lo stai chiedendo a me!!" Sento Amber urlare a mio fratello. Apro la porta e li trovo a tirarsi per i capelli a vicenda. Amber è la mia migliore amica da un anno esatto. Ci siamo conosciute grazie a questo progetto di scambio culturale tra Inghilterra e Corea. Capelli biondi, tinti ovviamente, bellissimi occhi con una forma allungata e uno stile che possiamo definire da maschio. Non conosco il motivo di questo suo modo di vestirsi, ma più volte ho provato a truccarla e farle indossare un vestito, ma il risultato è sempre il solito. Lei che corre in bagno, comincia ad urlare, si pulisce il viso e poi si strappa i vestiti di d'osso come Hulk.
"Cosa sta succedendo qui!?" 
Chiedo ai due gladiatori intenti ad ammazzarsi a vicenda.
"Vengo anch'io in Corea e non mi interessa se voi non volete. Io ormai ho già comprato il biglietto di sola andata, sicchè voi non potete farci niente." Con uno spintone getta Amber per terra e mi guarda con la faccia imbronciata.
"Non si toccano nemmeno con un fiore le donne maleducato!!" Urlo a mio fratello, mentre corro verso la mia amica stesa per terra.
"Ah! Perchè quella è una donna? Avrei detto che fosse un uomo con un nome da femmina!" 
Sventolando in aria il suo biglietto di sola andata abbandona il corridoio ed afferra la sua valigia.
"Prima o poi lo faccio pentire di essere nato! Aspetta che arriviamo in Corea e poi gli farò vedere chi sono!"
Che sbadata! mi ero dimenticata di dirvi che la mia amica è molto famosa nel suo paese ed anche molto amata. Mi racconta sempre della sua vita sul palcoscenico e di come si sia creata una sua famiglia all'interno della sua agenzia. Fa parte di un gruppo coreano di solo ragazze, anche se da qualche tempo ha lanciato la sua carriera da solista. Quando ha preso la decisione di abbandonare la sua casa per un anno e vivere in Inghilterra è stata  molto dura per lei, ma continua a dirmi che non si è pentita di niente. 
Ora tocca a me abbandonare per un anno il mio paese e scoprire le meraviglie della Corea. Con tutti i suoi colori, i suoi profumi e i suoi sapori.

DUE ORE DOPO

"La puoi, cortesemente, smettere di tirare calci al sedile o continuerai fino in Corea?" 
Quei due non la smetteranno mai di litigare.
"Dipende se le mie povere gambe si stancheranno di darti noia, ma a giudicare dalla mia massa muscolare, credo che potrò reggere fino a Seoul." Sento Amber afferrare il suo telefono dalla borsa e mettersi le cuffie per evitare di imprecare contro quel microcefalo di mio fratello maggiore. Faccio come la mia amica e premendo sul tasto play del telefono aziono Mamacita a tutto volume e aspetto che Morfeo mi culli tra le sue braccia. Sto per vivere il mio sogno e nessuno potrà rovinarmi questa vacanza. Siamo solo io ed Amber, inseparabili come sempre. Dimenticavo, siamo io, Amber e quell'invertebrato, nato con un serio problema mentale, di mio fratello James.
Il nostro anno indimenticabile ha inizio proprio in questo momento.
"James!! Tira un altro calcio al sedile e giuro che ti strappo le palle e le do da mangiare agli uccelli!!"
Appunto... penso proprio che ci sarà da divertirci..