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Autore: SeeD_of_the_Moon    03/09/2015    0 recensioni
Le belve bramano il sangue umano, e si nascondono sotto maschere umane...è pura follia, giusto?
Genere: Avventura, Thriller, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Quell’ultimo scontro, segnò la vita di molti di coloro che si trovavano in quel luogo.
Quella belva era semplicemente su un altro livello rispetto a qualsiasi altra. Era alta più di tre metri, aveva braccia possenti e rapidissime, artigli capaci di strappare anche la pietra, e più che mai bramosa di sangue. L’urlo che aveva emesso in precedenza era un vero e proprio richiamo. Aveva marcato il suo territorio, si era dimostrata superiore alle altre bestie, e chi era anche solo ai primi stadi contagiato dalla piaga, era stato completamente svuotato della propria individualità, diventando una marionetta nelle mani di quella che fino a pochi minuti prima era stata odiata, e mai temuta.
Ithil insieme ad altri rivoluzionari continuavano ad attaccarla con ferocia, ma erano troppo inferiori. Quella creatura mostruosa fece per attaccare Ewin. Lo fece percependolo come uno dei più pericolosi in quel luogo. La figlia, che fino ad un istante prima era rimasta nascosta in uno stato di isteria, gridò.
“Madre FERMATI!!”
La belva si girò. Quel singolo istante di distrazione le fu fatale. Seppur ferito, Ewin riuscì a schiacciarle un piede con la ruota. La belva lanciò un grido di dolore, prima di colpire l’uomo lanciandolo contro il muro. Quel singolo istante fu per Ithil perfetto. Si lanciò sulla schiena della belva, mentre una cinquantina di rivoluzionari continuava a colpire quella creatura con qualunque cosa: frecce, proiettili, lance, persino sassi. Ithil strinse le sue mani sul pelo di quella bestia e affondò i denti nella carne. Continuò a masticare con ferocia, mentre belva sofferente gemeva tentando di togliere quel piccolo parassita di dosso.
Ithil continuava a mordere andando sempre più in profondità. Affondò persino le mani in quella parte di carne aperta e iniziò a graffiare via ossa, carne, sangue. Ad un certo punto, quell’enorme e terrificante bestia, cadde, lasciandosi ad un ultimo gemito di terrore.
Era…finita. Ci fu un istante di silenzio, e poi un grido di gioia. I sopravvissuti, ancora macchiati dal sangue e dalle lacrime per i caduti, alzarono un grido di vittoria. Ce l’avevano fatta. Iniziarono, lentamente, ad uscire da quel luogo, e la luce del sole irradiò i loro volti. Nessuno di loro si era mai accorto di quanto quella sensazione fosse incredibilmente bella, rincuorante, rilassante.
Tuttavia, mentre gli altri uscivano, Ithil rimase seduto contro una parete.
   
 
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