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Autore: acidseoul    03/09/2015    3 recensioni
[DaeJae]
Eccolo lì, sempre seduto nella sua solita sedia, con attorno i soliti tre amici, a scherzare sottovoce come al solito invece di studiare.
E come al solito, seduto a qualche tavolo più in là, vicino al reparto di libri di chimica, Yoo Youngjae, ormai solito ad osservare di nascosto l'amore della sua vita, ovvero: Jung Daehyun, anche se lui ancora questo non lo sapeva.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Daehyun, Youngjae
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Cuore di carta

 

Eccolo lì, sempre seduto nella sua solita sedia, con attorno i soliti tre amici, a scherzare sottovoce come al solito invece di studiare.
E come al solito, seduto a qualche tavolo più in là, vicino al reparto di libri di chimica, Yoo Youngjae, ormai solito ad osservare di nascosto l'amore della sua vita, ovvero: Jung Daehyun, anche se lui ancora questo non lo sapeva, come non sapeva che una ciglia gli era caduta sullo zigomo sinistro, non sapeva nemmeno quanto Youngjae volesse togliergliela con gentilezza per poi ridacchiare e dargli un bacio sulla guancia sorridendo.
Sospirò Youngjae, facendo cadere la testa sul tavolo, ahhh quante cose che Daehyun doveva ancora scoprire.
Rialzando la testa tirò il proprio zaino verso di se, lo aprì e prese il suo telefono e diario. Fece finta di smanettare con il telefono per un po' poi si mise con i gomiti sul tavolo e scattò in segreto una foto a Daehyun, rimase in quella posizione per un po' per non creare sospetti e poi lo rimise nello zaino. Aprì poi invece il diario e sfogliò le pagine fino a trovarne una vuota, poi iniziò a descrivere la sua giornata, prestando attenzione estrema alla descrizione di Daehyun, a come era vestito, di che umore sembrava, per quali battute degli amici aveva riso più forte e quanto cibo gli aveva visto mangiare... e quello non era mai poco, ma trovava la sua fame costante soltanto adorabile.
Nel mezzo dello scrivere però la nottata in bianco precedente (Jongup era riuscito ad ottenere biglietti per il concerto di Chris Brown ed ovviamente ne ha dovuto parlare fino alle sei e mezza di mattina) si fece sentire e così, dopo un po' di tentativi al restare sveglio, fece cadere la testa sul diario e si addormentò.

 

“Hey” una voce soave e mielosa apparve nel suo sogno al quale lui sorrise leggermente, ma non si svegliò. “Hey” ripeté la voce questa volta scuotendolo abbastanza violentemente; Youngjae, disturbato, lasciò un gemito seccato e si girò dall'altra parte. Ci furono circa due secondi di silenzio e poi una risata ed un altro “hey” con delle scosse veramente violente questa volta. Youngjae aprì gli occhi seccato, pronto ad urlare contro chi lo aveva svegliato ma proprio mentre stava per iniziare a lamentarsi vide che davanti a lui, con un sorriso stampato sulla faccia, occhioni che luccicavano era proprio Jung Daehyun. Il suo Jung Daehyun.
La bocca di Jae si spalancò facendo ridere l'altro, un suono angelico alle orecchie del suo semi-stalker.
“Scusa per averti svegliato amico, è solo che la biblioteca sta chiudendo e la signorina mi ha chiesto di svegliarti per andare via” spiegò, dandogli uno sguardo dolce, Daehyun e sinceramente a Youngjae non potevano interessare di meno le spiegazioni quando l'amore della sua vita gli aveva parlato per la prima volta.
“A...ah, s-si non ti preoccupare... g-grazie” disse impacciato e poi si alzò e butto di fretta le cose nel suo zaino, ricordandosi che il suo diario era pieno di foto di Daehyun che non dovevano essere viste da nessuno, figuriamoci proprio da lui.
“Ti vedo sempre in biblioteca quest'anno, era da un po' che volevo parlarti...” sussurrò Daehyun stranamente impacciato e con una sfumatura debole di rosa sulle sue guance “sembri simpatico” aggiunse sorridendo e poi guardò le sue scarpe quasi a voler ritirare ciò che aveva appena detto dalla paura di sembrare strano. Youngjae che lo osservava incredulo non aiutava di certo la scomparsa del suo imbarazzo, ma a questo Jae ora non ci poteva pensare, era ufficialmente in paradiso pensò, ne era certo. Daehyun voleva parlargli, voleva parlare con lui, Yoo Youngjae. Il suo cuore non poteva reggere così tanto e dopo qualche istante quando si accorse che tutto ciò stava succedendo sul serio sorrise a trentadue denti e con eccitazione e speranza palesemente presenti nella sua voce urlò un “sul serio?” un po' troppo acuto, che spaventò Daehyun. Quest'ultimo alzò finalmente lo sguardo, la sfumatura rosea ancora sulle guance, ma il suo solito sguardo sicuro e pieno di carisma di nuovo presente quando annuì.
“Ti va se andiamo a casa insieme?” propose poi sempre Dae, per poi aggiungere “i miei amici sono dovuti andare prima e non mi va proprio di tornare da solo... e poi ho notato che siamo vicini... quindi...” mentre diceva 'ho notato che siamo vicini' ridacchiò un poco sapendo perfettamente che Jae lo faceva a posta ad andarsene subito dopo di lui, che si era trasferito accanto a casa di Youngjae all'inizio dell'anno.
“Certo!” l'altro straripava gioia da tutti i pori mentre si incamminavano verso l'uscita della biblioteca.

 

“Ahm, Youngjae” iniziò Daehyun sorridendogli e l'altro annuì aspettando il continuo “mentre dormivi ho spiato un po' nel tuo diario...” il suo sorriso si fece più largo vedendo che l'altro si irrigidì e trattenne il respiro “ti piaccio un sacco, vero?” gli diede una leggera gomitata scherzosa mordendosi il labbro inferiore sperando, anche se Youngjae questo non lo sapeva, in un “si”.
Invece non ci fu risposta solo panico che straripava dai bellissimi, a parere di Daehyun, occhi di Youngjae.
“Mi dispiace mi dispiace scusa, scusami, Daehyun, mi dispiace non volevo, non mi sono trattenuto, lo so che sono strano, ma ti prego non mi odiare, non mi abbandonare, ti prego ti giuro che non sono pericoloso, Daehyun scusa scusa scusa, ti prego n-” Youngjae stava lasciando scendere lacrime silenziose ora, con scuse e spiegazioni una dopo l'altra, senza respirare e con il terrore nei suoi occhi. Daehyun non poteva andarsene così ora, non ora che stavano parlando e ridendo insieme come aveva sempre sognato.
Ed invece queste scuse che gli sembravano così dovute e sensate, alle orecchie di Daehyun erano sul serio ridicole. Di colpo lo spinse contro il muretto che divideva la sua casa dal marciapiede, interrompendo le ondate di parole di Youngjae tenendogli la testa ferma fra le sue mani. Youngjae alzò lo sguardo verso di lui, confusione, terrore e tristezza tutte presenti sul suo viso.
“Mi piaci Yoo Youngjae” e poi di colpo un bacio, occhi chiusi, labbra che si toccavano, cervelli incapaci di pensare, cuori che univano il proprio battito e farfalle che si svegliavano nella pancia di entrambi. “Tantissimo, da impazzire” sussurrò Daehyun, occhi chiusi che si aprirono lentamente per notare quelli di Youngjae aprirsi di scatto ed osservargli l'anima in cerca di un “sto scherzando sfigato, sei troppo stano” ed invece trovò solo “mi piaci Yoo Youngjae, tantissimo, da impazzire.”
Si guardarono in quella posizione per un minuto circa, che però ad entrambi sembrò l'eternità, poi le labbra di Dae baciarono via le ultime lacrime che stavano scivolando per le guance dell'altro; una ad una e con lentezza dolce.
“Dimmi che ti piaccio” sussurrò Daehyun con sguardo supplicante e faccia che si avvicinava di nuovo, fronte che si appoggiava alla sua ed occhi che guardavano in basso verso le sue labbra. “Dimmi che ti piaccio” ripeté con più sicurezza questa volta “dimmelo” e le sua mano destra accarezzò le labbra di Jae mentre si muovevano lentamente per sussurrare “mi piaci.” Un sorriso soddisfatto si formò sulle labbra carnose di Daehyun e Youngjae ripeté freneticamente “mi piaci mi piaci mi piaci mi piaci mi piaci.”
I suoi mari di parole vennero interrotti nuovamente quando le labbra di Daehyun gli accarezzarono la guancia destra e parlarono mielosamente contro la sua pelle “finalmente” e poi sospirò felice.
“Ci vediamo domani Yoo Youngjae” il carisma di Daehyun si fece più presente di quanto avesse mai visto “ricordati che ora sei mio” gli morse il labbro inferiore e fece per baciarlo, ma quando Youngjae si avvicinò si staccò e gli sorrise soltanto, entrò in casa senza un altro sguardo.
“Solo tuo” rispose incredulo Youngjae, anche se l'altro non lo poteva più sentire. Sorriso gigantesco fisso sul suo volto per il resto del giorno e certezza del trovare il numero di Daehyun scritto da qualche parte sul suo diario.
Il suo diario che aveva fatto scoprire a Dae il suo cuore, il suo cuore fatto di carta, carta del suo diario. Così debole e che doveva essere trattato con gentilezza, ed era certo, sicuro, che Daehyun sarà il ragazzo più adeguato a trattarlo così.

 

 

 

 

Angolo autrice

Ed eccomi qui con la mia prima daejae, o almeno la prima che pubblico, come vedete ho ancora molto da imparare sulla scrittura quindi se avete commenti costruttivi vi prego di lasciarmeli, sarei felicissima di riceverli.
Detto questo spero non sia stata così male ahaha, grazie per aver letto lo apprezzo davvero molto.
Alla prossima,
Betta.

  
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