«E’ il destino di chi è nato in Luna piena. – le diceva sua madre osservando dalla finestra – in realtà, è il destino di tutti.»
Si voltò, e guardò il Capricorno che aveva messo al mondo: «hai l’Energia vitale della Luna piena, concepita in Luna piena, nata in Luna piena.»

«Cosa accade a chi muore in Luna piena?» chiese la figlia, osservando la pietra del suo anello.

«Muore immortale.»

La Luna piena, nello splendore della sua pienezza, da Energia a tutti gli esseri viventi, cambia i fatti che sembrano già scritti. Ha la capacità di rendere incognita ogni azione umana.
Le piante medicinali, quando essa splende, aspettano di essere colte, orgogliose nel vigore del loro principio curativo; le donne, fertili; il mondo fertile risplende in quella luce.
La Luna piena, è in grado di riflettere, in tutta la sua superficie, la luce del Sole che la guarda, e contrappone Maschile e Femminile.
La Luna piena da vita, una vita piena di imprevisti, una giornata particolare a chiunque si affacci al suo rispendere.
Quella notte, sembrava particolarmente vicina agli occhi di Brigid.
Non a caso la madre aveva scelto un nome così inusuale per sua figlia:

Sono Colei
che è la madre
naturale di tutte le cose,
maestra e governatrice
di tutti gli elementi,
la progenie iniziale dei mondi,
il capo dei poteri divini,
Regina dei tutti coloro che sono nell'aldilà,
la più importante di coloro
che abitano sopra,
manifestazione da sola
e sotto una sola forma
di tutti gli Dei e di tutte le Dee.

Lucius Apuleius

E come una Dea, era nata sotto la luce del pianeta Madre.
Capricorno, era segno di Terra, tenace, testarda, determinata del lavoro, restia a manifestare sentimenti, chiusa nel proprio pessimismo, in Luna piena, rifletteva in occhi marroni la positività di un pianeta fertile.
Sapeva che quel giorno, non era uno qualunque, che qualcosa le sarebbe accaduto, proprio quella notte, qualcosa che avrebbe sconvolto la forza del suo segno.
Non era per niente incline a dimostrare sentimenti ed affetti, tendeva ad essere fredda, riservata, ed autosufficiente, ma quella notte, sentiva un calore, d’Amore, risalire dalla Terra, suo Elemento, e lo sentiva insidiarsi nelle sue ginocchia, corrispondenza anatomica.
C’era un altro segno di Terra, nella sue vita, un altro Capricorno, che nemmeno sembrava appartenere al suo segno, quando era con lei; sarà perché due Capricorno, riescono a stare bene insieme.
La positività che il pianeta le stava dando, la spinse ad ammettere di amarlo, come successe a lui.
Quella notte di Luna piena, era sbocciato, insieme ai petali della sua begonia, un sentimento, che i Capricorno, per Natura, rifiutano e non dimostrano.
Si dichiararono amore, in Luna piena, e se l’Amore spinge sia a vita, che a morte, non poteva che essere un Amore difficile, complicato, e vissuto.
Era un giovane Amore, vissuto in due anni, che sarebbe continuato, finche i due Capricorno, non avrebbero deciso di rinunciare.
Lui timoroso di ferirla, di non essere all’altezza di una ragazza con un nome di Dea; lei, timorosa di provare un sentimento che le scaldava le ginocchia , timorosa di non essere abbastanza per lui.
Ciò che importava, era che in quella notte, riuscirono a riflettere la loro luce interiore, l’uno sull’altra, e ad accettare il loro amore tormentato.

«Sarà colpa della Luna piena.» pronunciò Brigid volgendo le spalle al cielo, per poi abbandonarsi nel sonno, finalmente, sicura che l’Amore, quella notte, non le avrebbe fatto male.