"Cara bambina
hai forse frainteso
ciò che sull'anima
grava il suo peso?
Cara bambina
hai forse terrore
della prova piccina
di Nostro Signore?
La paura è oscena,
il terrore ingrato,
pentiti allora
dell'orrendo peccato!"

"Rivela, di grazia,
qual è il mio peccato
ché tanto a lungo
m'è stato celato."

"La colpa conosci,
bambina impudente,
che il senso di colpa
riveli il latente!
Blasfemia,
infamia
l'aver rigettato
ciò che il grande amore
di Dio
ha donato!"

"Colpa alcuna non v'è
nel tentare l'abisso.
Anche il tuo Cristo
si è crocifisso!
Mandati ci ha
in questo mondo gelato
per espiare
un precedente peccato?"

"Orrore, vergogna,
immondo parlare!
T'attende la fogna,
l'Inferno a scaldare!"

"Lucifero attende
con tutto il suo ardore,
il corpo mi fende
d'insperato calore"

"Bambina stolta,
bambina ingrata,
bambina, povera!
maleducata.
Il Signore perdona
con tutto il suo amore
se tu lo chiami
il Salvatore!"

"Puoi Signore chiamarlo
in un mondo bucato
rosicchiato da un tarlo?"

"Lungi da me,
bambina irrequieta!
Già la tortura
ti attende là lieta."


Una risata
crudele
come nera è la voce.
Una risata,
un uomo
che muore veloce.
Un coltello,
il sangue
è già tutto intorno,
riverso
attende
il grande ritorno.

E Bambina
si muove
convulsa in un riso
che ride
che geme
ch'è muto e improvviso.
E Bambina
che trema
convulsa in un riso
che piange
che geme
che sorride impreciso.
E Bambina
che cade
che muore in un pianto
che geme
ch'è marcio
che puzza d'incanto.

Ed è Vita
che vaga
che si chiede gelosa
se la Vita
o la Morte
sia la più tediosa.

Ed è Morte
che sorride
che abbraccia le stelle
che sfiora
che riscalda
di Bambina la pelle.