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Autore: midnightsummerdreams    03/09/2015    1 recensioni
“Stasera avremo degli ospiti d’eccezione per presentare il loro nuovo singolo "Don't sit down cause I moved your chair"
Che razza di nome era per un singolo? Sicuramente chi aveva tirato fuori quel titolo prima di arrivarci si era imbattuto in chissà quali droghe si ritrovò a pensare Emily ridendo.
Si avvicinò alla radio per alzarne il volume curiosa di sentire le parole di quel testo.
Il sound era davvero buono, ma non riusciva proprio a capire di chi si trattasse.
Quando però a quell'intro di chitarra si aggiunse anche la voce le sue dita corsero veloci a cercare il tasto per spegnere tutto allontanando ancora una volta quei ricordi.
Erano passati sette anni, eppure nonostante avesse tentato in ogni modo di allontanarsi dal passato sembrava ancora non esserci riuscita.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alex Turner, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buonasera a tutti.
Finalmente torno a postare. 
Vorrei dirvi che ho trascurato la storia per mancanza di ispirazione o perchè mi stavo godendo le vacanze ma sfortunatamente questo agosto è stato davvero un mese tremendo. Avevo sonno costantemente senza fare nulla e appena mi avvicinavo al pc non avevo sufficiente lucidità per scrivere, poi aggiungiamoci che la settimana scorsa quando i miei sono partiti per le vacanze mi è caduto del calcestruzzo da un palazzo colpendomi a livello parietale ed ora mi ritrovo da quasi una settimana con il collarino morbido. 
Niente di che avrei potuto scrivere tranquillamente ma sfortunatamente il colpo di frusta che è derivato da quest'incidente mi porta una cefalea terribile.. 
Però la voglia di scrivere questa storia ha finalmente vinto su tutto e quindi finalmente arrivo al capitolo 5. 
Nelle scorse settimane ho fatto un pò di schemi e chi aveva già letto la storia noterà qualche cambiamento, però non preoccupatevi arriveremo dove dobbiamo arrivare :) Cioè la fine :)
Niente in questo capitolo ci sarà uno special guest che non potevo non inserire, ancora ricordo quando lessi un intervista dei Bring me the horizon (quando avevo 17 anni una mezza cotta per Oli Sykes l'ho avuta per qualche settimana ahaha) su rocksound in cui loro dicevano che adoravano fluorescent adolescent e fu il momento più bella della giornata: Scoprire che una delle band che adoravo adorava l'altra band che adoravo ed entrambi erano della stessa città, insomma all'epoca fu un bel momento :)
Ok, vi lascio al capitolo sperando possa piacervi. 
Fatemi sapere tutto quello che vi va di condividere insulti compresi :) E vi ringrazio come sempre per seguire ancora questa storia. Avete un sacco di pazienza e spero di ripagarvi per ciò. 


Capitolo 5 
Era ormai arrivato ottobre, e con ottobre quelle poche giornate in cui il sole sembrava ricordare quasi la stagione estiva erano solo un lontano ricordo. 
Molti non erano particolarmente entusiasti per l'arrivo dell'autunno, ma tra questi di sicuro non rientrava Emily che nelle ultime settimane sembrava essersi lasciata definitavamente alle spalle la stagione appena passata e quello che era accaduto. 
Sicuramente era merito del tempo trascorso, in fondo non c'era una frase comune che diceva "Il tempo cura ogni male"? Inoltre un ruolo fondamentale era stato svolto anche dal nuovo taglio di capelli di James che lo rendeva assolutamente inguardabile, ma qualche merito era da attribuire anche ai nuovi amici con cui aveva preso ad accompagnarsi nelle ultime settimane. 
Si, ormai poteva decisamente definirli amici. Aveva persino aiutato Matt a cercare un regalo di compleanno per la sua ragazza. 
Anche il suo rapporto con Alex Turner era diventato qualcosa di simile ad un rapporto di amicizia. Aveva iniziato a chiamarlo solo per nome ad esempio e aveva smesso di insultarlo ogni cinque minuti. Quindi si, le cose erano cambiate notevolmente. 
 E Forse doveva riconoscere proprio a lui il principale merito per essere riuscita finalmente ad archiviare la brutta esperienza estiva. 
Merito che però aveva conquistato prendendo il posto di James nei suoi pensieri, ma quello era soltanto un dettaglio in fondo. 
Bastava sentirlo parlare degli Stones o degli Strokes o sentirgli elencare le sue idee per diventare come Graig Nicholls per lasciarla abbagliata, sotto quella coltre di apatia e disinteresse per tutto e tutti si nascondeva in realtà un ragazzo brillante, e a lei quel ragazzo iniziava a piacere più di quanto si sarebbe mai aspettata. 
"Emily mi raccomando oggi alle 17..E se magari porti i Donuts di tua madre io ne sarò anche più felice"disse Jamie passandole un braccio attorno alle spalle mentre lei si accodava agli altri studenti in mensa. 
"Dio, mi hai spaventata Jamie"quasi saltò Emily che come suo solito era sovrappensiero. 
"Emily, Emily non hai i riflessi pronti"la prese in giro lui ridacchiando. 
"Comunque devo passare oggi"
"Se si tratta dei compiti puoi venire e mentre ci ascolti fare anche i miei"rise Jamie
"Primo: Fottiti.. E secondo: Devo aiutare Brandy a studiare. Ha toppato già i primi due test di francese"
"Ah già francese, anch'io ce l'ho domani ma studierò qualcosina domattina"disse pensieroso Jamie.
"Vuoi venire a studiare con noi oggi?"chiese Emily mentre sceglieva se prendere il fish and chips oppure la solita zuppa del mercoledì. 
"Figurati, io sono naturalmente portato per il francese non lo sapevi?"chiese Jamie serio.
"Davvero?"chiese Emily perplessa mentre l'inserviente della mensa le passava il fish and chips.
"Visto? Mi sottovaluti.Pensi che non sia bravo in niente?"Chiese Jamie mostrandosi offeso. 
"Non è che lo pensa Cook. Lo sa"disse Alex raggiungendoli in coda. 
"Ha parlato il genio delle lingue, tua madre non ha nemmeno voluto provare ad insegnarti il tedesco"lo guardò scettico Jamie voltandosi verso di lui. 
"In francese vado forte però"
"Non fare nessuna battuta sul french kiss, ti prego. Ho visto abbastanza ieri sera"disse Jamie disgustato cercando di rimuovere quell'immagine dalla sua mente. 
Eccolo lì il mostro della gelosia che la colpiva direttamente allo stomaco. 
Stavano diventando buoni amici, e ai buoni amici la gelosia non corrode lo stomaco se scoprono che l'altro è uscito con una ragazza no? 
I buoni amici sono solidali e si danno consigli specie se l'amicizia è tra un ragazzo e una ragazza possono aiutarsi a guardare la situazione da un'altra prospettiva che amici dello stesso sesso non possono fornire. 
Fortunatamente Alex non le aveva mai parlato di altre ragazze e anzi quando i suoi amici tiravano fuori la storia di lui e qualche ragazza davanti a lei sembrava anche un pò a disagio. Ma chissà, forse era soltanto una sua impressione. 
In effetti non era solo una sua impressione, perchè Alex in quel momento avrebbe molto volentieri tirato in testa a Jamie la pila di piatti bianchi che aveva davanti a gli occhi. 
Perchè diavolo doveva fargli una battutina simile? Nemmeno se la ricordava la ragazza che aveva baciato la sera prima. 
Sapeva solo che quella ragazza si era avvicinata flirtando e lui aveva pensato bene di sfogare quella voglia che gli era rimasta dopo un intero pomeriggio passato al fianco di Emily.. Un intero pomeriggio passato a trattenere quella voglia di prenderle il viso tra le mani e baciarla fino a toglierle il fiato. 
Si, nonostante fosse concentrato ad analizzare l'ironia inquietante di Morrisey e lui era un gran fan degli Smiths  si era lasciato distrarre facilmente dal sorriso della ragazza che aveva accanto. 
"Beh buon pranzo ragazzi, Brandy e Allison mi attendono"disse Emily facendo un mezzo sorriso ad entrambi e raggiungendo il tavolo delle amiche il più velocemente possibile. 
Non voleva sentire nient'altro sulla serata precedente, le parole di Jamie le avevano già fornito sufficienti spunti per tormentarsi fino alla fine delle lezioni.
"Hai fatto scappare Emily"sbuffò Jamie
"Io?"chiese perplesso Alex
"Gli stai sul cazzo non so se l'hai notato"sospirò Jamie
"Impossibile non le ho fatto niente, e comunque non credo mi odi"disse Alex più a sè stesso che a Jamie perdendo per un istante la sicurezza che cercava di mostrare a tutti. 
Passava la maggior parte del tempo ad insultarlo ma di recente gli era sembrato che si fosse ammorbidita un pò, non si lamentava nemmeno più quando lui si sedeva al suo tavolo o si offriva di accompagnarla a casa. 
Insomma, la teoria di Jamie era alquanto improbabile.
 O almeno era quello che sperava, non gli andava di pensare che ad Emily non piacesse la sua compagnia. 
Emily aspettava Brandy seduta sul muretto della scuola ormai già da mezz'ora,la puntualità non era proprio il suo forte. 
"Hey Martin"la salutò Oliver Sykes facendogli un cenno di saluto mentre si liberava della cravatta. 
"A cosa devo questo onore Oli?"chiese lei scettica. 
Oliver Sykes viveva nella casa di fronte e in genere le aveva rivolto parola solo per prenderla in giro, però da quando grazie a lei era riuscito a risollevare le sorti della sua media in chimica aveva preso ad essere più gentile. 
"La tua amica Brandy mi ha detto di avvertirti che faceva cinque minuti tardi"disse Oliver poggiando le mani al muretto e sollevandosi per sedersi al suo fianco. 
"Con cinque minuti tardi intendevi dire che è impegnata con il tuo amico Matthew vero?"chiese scettica Emily. 
"Si, e io sto aspettando che mi riaccompagni a casa"sbuffò lui incrociando le braccia. 
"Come va con chimica?"chiese lei 
"Abbastanza bene, forse dovrò chiederti ancora qualche ripetizione prima del prossimo compito"disse lui tirando fuori un pacchetto di chewing gum e offrendogliene una mentre parlava. 
"Se smetti di ascoltare quello schifo che ascolti ogni domenica mattina lo farò"disse Emily portandosi alla bocca la chewing gum trattenendosi dal ridere per l'espressione scioccata di lui. 
"Schifo? Non sai di cosa stai parlando Martin, tu e quel cazzo di brit pop"sbuffò scocciato Oliver. 
"Dio se ti sentissero i Gallagher"scosse la testa lei.
"Adoro i Gallagher, però cazzo non puoi dire che la musica che ascolto è una merda ok?"gli puntò il dito contro  lui per poi scoppiare a ridere mentre Emily fingeva di dargli retta. 
"Vabbeh abbasserò il volume, però devi aiutarmi con chimica"la pregò Oliver.
"Non preoccuparti ti aiuterò"
"Mio padre ti sarà grato"rise Oliver abbracciandola di slancio e cogliendola di sorpresa. 
"Oli mi stai soffocando"rise Emily stretta nel suo abbraccio. 
Quella scena da vicino non avrebbe significato nulla, chiunque avrebbe capito di trovarsi davanti ai soliti slanci di pazzia di Oliver Sykes, ma vista da lontano e da un soggetto totalmente insicuro quel momento acquisì tutt'altro significato. 
Così invece che avvicinarsi a salutarla tirò dritto verso l'autobus per tornare a casa piuttosto infastidito. 
"Stai consolando la mia amica Oli?"chiese Brandy ridacchiando abbracciata a Matthew, il miglior amico di Oliver.
"Si Brandy, mi prostituivo per convincerla a darmi ripetizioni di chimica"disse lui scendendo dal muretto. 
"Coglione"rise Emily scuotendo la testa. 
Finalmente dopo un saluto che avrebbe cariato i denti a chiunque Brandy lasciò andare Matthew e seguendo Emily si decise a raggiungere la biblioteca per andare a studiare. 
"Non ho voglia di studiare francese"sbuffò Brandy scribacchiando qualcosa sul suo quaderno.
"Brandy, domani c'è il compito applicati o prenderai un'altra C"sospirò sconsolata Emily che ormai cercava di spiegarle la grammatica francese da più di due ore.
"Si, ma adesso sono stufa siamo qui da ore e io ho voglia di chiamare Matthew e chiedergli di uscire stasera"prese il  cellulare e sorrise  per un messaggio ricevuto, probabilmente doveva essere proprio lui. 
"Brandy io avrei anche altre cose da fare"
"Tu? Tu hai altro da fare?"chiese Brandy scettica.
"Si"
"Oh immagino, tipo iniziare a fare qualche relazione per la settimana prossima? Riordinare gli appunti? O forse devi accompagnare mamma a fare la spesa?"rise Brandy mentre Emily accusava il colpo. 
Bene, anche una delle sue più care amiche la trattava come un caso senza speranza, e lei non riusciva nemmeno a replicare a tono. 
Le parole di Brandy l'avevano ferita e lei non era nemmeno in grado di aprire bocca, sentiva soltanto un tremore alle braccia e la rabbia che iniziava ad impossessarsi del suo corpo. 
Come diavolo osava trattarla così? L'aveva sempre aiutata e sostenuta e lei sminuiva il suo tempo in quel modo? Come se non contasse nulla?
"Sei una stronza"riuscì a dire dopo un pò con la voce che minacciava di dare pieno sfogo alla rabbia che stava provando in quel momento. 
Che gli altri la trattassero come una nullità era un conto, ma che a trattarla in quel modo fosse una sua amica era intollerabile. 
"Ti sto mettendo davanti alla verità Emily, non sei in grado di divertirti ed è per questo che James Evans ti ha mollata"
"Io so divertirmi, e comunque divertirsi non significa solo fare la troia in giro"disse Emily alzandosi dalla sedia e raccogliendo le sue cose per andarsene. 
"Mi stai dando della troia?"chiese perplessa Brandy. 
"Non ti sto dando della troia, sto dicendo che ti ci comporti. Cazzo, ne cambi uno a settimana. Non hai minimamente idea di che cosa significhi la serietà"
"Almeno io so amare, tu non sai nemmeno che cosa significhi"ribattè Brandy guardandola con tono di sfida.
Sapeva bene che con quelle parole avrebbe messo fine a quella discussione, e così fù. 
Emily prese il suo zaino e se ne andò senza voltarsi indietro. 
"Tu non sai nemmeno che cosa significhi" 
Le parole di Brandy sembravano non voler lasciare la sua mente e continuarono a tormentarla per tutta la notte. 
Non poteva darle torto, in fondo era vero non aveva la ben che minima idea di che cosa significasse amare davvero qualcuno e vista l'opinione che tutti avevano di lei probabilmente non l'avrebbe scoperto mai. 
Accompagnò quella realizzazione con un bel pianto e si addormentò stringendosi al cuscino bagnato dalle sue lacrime. 

Alex quel venerdì si svegliò davvero di cattivo umore.
Aveva faticato ad addormentarsi ed era incazzato per i richiami che gli aveva fatto Jamie il pomeriggio prima.
Aveva sbagliato praticamente qualsiasi cosa avevano tentato di suonare e giustamente dopo un pò l'amico si era spazientito e aveva sciolto le prove incolpando la sua mancanza di concentrazione. 
Inutile dire che Alex aveva mandato a fanculo tutti e se ne era andato senza salutare nessuno. 
Il sonno però non gliel'aveva certo tolto Jamie, e nemmeno la pressione per la serata che avrebbero fatto il mese successivo. La colpa della sua insonnia era da attribuire tutta ad Emily e al modo in cui  l'aveva vista stringersi ad Oliver Sykes. 
Che cazzo aveva quel coglione più di lui? 
Doveva smetterla di tormentarsi in quel modo. Che cazzo gliene fregava a lui di che cosa faceva Emily Martin? Assolutamente nulla. 
Era amica degli altri non certo amica sua. 
Poteva fare quel cazzo che voleva con tutti i coglioni presenti in quella scuola per quello che gli riguardava. 
"Eccoti"disse Jamie raggiungendolo mentre si avviava verso l'entrata dell'edificio a mattoni rossi in cui passavano buona parte della giornata. 
"Che vuoi?"chiese Alex infastidito.
"Sono stato uno stronzo ieri. E' chiaro che non era giornata e io ho fatto lo stronzo. Scusami"disse Jamie.
"Scuse accettate"sospirò Alex calmandosi un pò. 
Aveva sbagliato anche lui a scaricare il suo nervosismo sui suoi amici e per cosa poi? Soltanto per una ragazza. Dio quanto era patetico. 
"Dai che per farmi perdonare stasera offro io da bere"disse Jamie passando un braccio sulle spalle all'amico attirandolo a sè. 
"Berrò tutto quello che posso allora"
"Emily"salutò Jamie l'amica intenta a cercare qualcosa nel suo armadietto. 
Alex sentendo nominare il suo nome alzò gli occhi verso la sua figura accarezzando ogni dettaglio del suo corpo con lo sguardo. 
Perchè era così carina e non voleva saperne affatto di lui? Perchè preferiva Oliver Sykes a lui? 
"Ciao Alex"lo salutò lei passandogli una mano davanti al viso per risvegliarlo dai suoi pensieri. 
"Terra chiama Al"rise Jamie dandogli una pacca sulla spalla. 
"Ciao"salutò Alex cercando di rimuovere dalla sua mente ogni pensiero che lo spingeva ad avvicinarsi a lei. 
"Stai bene?"chiese perplessa Emily. 
"Si..Vado in classe"disse Alex lasciando Emily e Jamie alquanto perplessi a guardarlo allontanarsi. 
"Dev'essersi fumato dell'erba buona oggi, maledetto stronzo non mi ha dato niente"sbuffò Jamie.
"L'ha fatto per te, hai un compito in classe oggi"
"Si infatti, e come mai la tua amica Brandy non è qui a farsi aiutare a ripassare?"
"Abbiamo avuto una piccola discussione ieri"
"Mi spiace, spero sia tutto risolvibile"
"Io le ho dato della troia e lei mi ha detto che non sono in grado di divertirmi"riassunse Emily tralasciando le parole esatte con cui l'aveva ferita Brandy. 
"Beh sulla tua affermazione sono d'accordo e sulla sua non totalmente"disse dubbioso Jamie.
"Non totalmente? Non dirmi che non pensi che io sia la persona più noiosa al mondo"
"Certo che no, non sei affatto noiosa hai solo bisogno della giusta guida"
"E saresti tu la giusta guida?"
"Io e l'alcool cara. Comunque stasera vieni al Boardwalk con noi e non voglio sentire scuse"disse Jamie facendole l'occhiolino prima di allontanarsi verso la classe di francese. 
Proprio mentre Emily richiuse l'armadietto voltandosi passò Brandy abbracciata a Matthew senza degnarla minimamente di uno sguardo. 
Ah quindi adesso faceva lei l'offesa? Emily si voltò nella direzione opposta e raggiunse la classe di chimica ignorandola. 
Poteva fare l'offesa quanto voleva, quella volta non sarebbe stata lei ad abbassare la testa e chiedere scusa. 
Non era stata lei a sminuire la sua vita, e quindi non aveva nulla di cui scusarsi.
La sera mentre entrava dentro un vestitino corto e indossava i suoi Chelsea boots chiari ancora provava ad immaginare che cosa avrebbe voluto dire all'amica e cosa avrebbe fatto per dimostrarle che si sbagliava sul suo conto. 
"Mi piace questo vestito"approvò il suo look Jamie aspettandola fuori dal Boardwalk. 
"Dici che così riuscirò ad entrare?"
"Così, e con un documento falso"gli fece l'occhiolino Jamie. 
"Un documento falso?"chiese perplessa Emily
"Vuoi o non vuoi divertirti?"chiese Jamie
"Si, ma..."
"Niente ma, entriamo"disse Jamie passandole il documento in cui magicamente aveva ventun anni e si chiamava Nancy.
Il tizio in completo scuro  all'ingresso nemmeno guardò i loro documenti. Si limitò soltanto a voler dare un occhio nella tracolla di Emily prima di lasciarli entrare ignaro di trovarsi di fronte a due ragazzi delle superiori che di sicuro non avevano ancora l'età per bere. 
Dentro Andy e Matt avevano già aperto le danze con un paio di birre e la prima cosa che fece proprio quest' ultimo vedendola fu metterle in mano una pinta di birra rossa. 
"Tu si che mi conosci Helders"disse Emily bevendo un lungo sorso di birra. 
"Mi sembra il minimo offrirti la prima"
"Alex?"chiese Jamie ed Emily gli fu mentalmente grata per aver fatto lui la stessa domanda che gli era passata per la mente entrando nel locale e non vedendolo insieme agli altri.
"Era qui boh"disse Andy guardandosi in giro. 
"Sono i Roses cazzo"disse Jamie esaltato nel sentire le prime note di I wanna be adored. 
"Andiamo a ballare"disse invitando gli amici a seguirlo sulla pista unendosi al resto delle persone presenti che non poteva fare a meno di urlare a sguarciagola le parole di quel testo. 
Esattamente come Emily che seguì l'amico al centro del locale lasciandosi cullare da quelle note che ben conosceva e dal senso di leggerezza che iniziava a sentire man mano che si avvicinava alla fine del bicchiere. 
Dopo tre giri di birra e uno di gin lemon quel senso di leggerezza iniziò a farsi sentire tutto nello stomaco dandole la nausea. 
Forse non avrebbe dovuto mischiare la birra ed il gin lemon, o forse non avrebbe dovuto bere birra, gin e poi ancora birra. 
Voltò appena lo sguardo di lato per vedere un gruppo di ragazzi che chiacchierava proprio fuori dal locale e gli sembrò di individuare tra loro qualcuno di sua conoscenza ma non indagò oltre e si sedette sul marciapiede sperando che quel fastidio allo stomaco passasse in fretta, anche se ben sapeva che ne sarebbe stata perseguitata per tutto il week end.
Quando Jamie li aveva avvertiti che sarebbe andato fuori a prendere Emily Alex aveva preferito dileguarsi , poi aveva incontrato alcuni ragazzi di una band che aveva sentito qualche volta al Boardwalk e si era intrappolato in un lungo discorso riguardante l'ascesa dei fratelli Gallagher. 
Stava aspirando l'ultima boccata dalla sua sigaretta quando notò una ragazza che camminava poco stabilmente fuori dal locale. 
Che diavolo ci faceva Emily là fuori da sola senza essere in grado di reggersi nemmeno in piedi?
"Scusate"disse Alex allontanandosi dai ragazzi con cui stava parlando per raggiungerla. 
"Qualcuno ha un pò esagerato"disse Alex sedendosi accanto a lei. 
"Sono un idiota"sospirò Emily portandosi la testa tra le mani. 
"Hai cercato di tenere i ritmi degli altri?" chiese Alex scuotendo la testa.
"Ho litigato con Brandy ieri. Mi ha detto che non sono in grado di divertirmi e mi ha fatto sentire la peggior sfigata al mondo"
"Forse sei solo un pò troppo controllata, ma se quando non ti controlli ti reduci così.. Beh forse è meglio che continui a controllarti"rise Alex
"Già, forse mi controllo davvero troppo. Dovrei fare quello che mi va di fare senza pensarci"
"Forse hai solo bisogno della persona giusta, mi sembrava che con Oliver Sykes ci stessi riuscendo ieri"disse Alex pentendosene subito dopo. Magari mostrare così palesemente la sua gelosia poteva anche risparmiarselo no? 
"Con Oli?"chiese perplessa Emily strizzando gli occhi per il mal di testa.
"Beh eravate abbracciati"continuò Alex 
"Ahhh si. Che idiota"rise Emily "Mi ringraziava perchè gli ho promesso di aiutarlo ancora in chimica"
"Ah ok"si sentì ancora più stupido Alex ma allo stesso tempo le sue parole per qualche motivo lo rassicurarono. 
"Tu fai sempre quello che ti senti di fare?"chiese Emily voltandosi verso di lui.
"Si"mentì Alex
"E come ci riesci? Come riesci a spegnere il cervello, io non ci riesco nemmeno in questo momento"
"Perchè cosa vorresti fare in questo momento?"
"Non lo so"disse Emily guardando i suoi occhi scuri, con l'alcool in circolo le sembravano ancora più scuri. Erano così belli i suoi occhi. 
"Voglio soltanto guardare i tuoi occhi"disse Emily rendendosi conto solo dopo di aver dato voce ai suoi pensieri. Non aveva bevuto sufficientemente per non rendersi conto della figuraccia appena fatta. 
"Scusa"sbuffò Emily. 
Alex sorrise e prendendole il viso tra le mani la guardò dritta negli occhi. 
"Dai non prendermi in giro ho detto una cazzata"abbassò lo sguardo Emily. 
"Dovevi bere ancora un pò forse"rise Alex guardando i lunghi capelli che le coprivano il viso. 
"Sei proprio stronzo"disse Emily cercando di allontanarsi, ma Alex glielo impedì e smettendo di trattenersi la baciò come desiderava da settimane. 
Emily non si tirò indietro e rispose a quel bacio con la stessa passione che ci stava mettendo lui. 
"Di chi è stata la brillante idea di farti bere del gin?"chiese Alex a pochi millimetri dalle sue labbra.
"Jamie... Stavo pensando..Non è che devo preoccuparmi di prendermi qualche strana malattia? Quante ne hai già baciate stasera?"
"Sei fortunata, oggi ancora nessuna"disse Alex non resistendo all'istinto di sentire ancora la morbidezza delle sue labbra. 


 
   
 
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