Il compleanno di Isaac

Isaac fece il suo ingresso nella cucina di casa McCall sbadigliando, passandosi una mano tra i capelli scompigliatissimi a causa del gran muoversi nel letto. L'odore di cibo cotto l'aveva trascinato fuori dal letto, fuori dal letto nella camera degli ospiti in cui dormiva.
Si sorprese nel vedere Scott in piedi nel bel mezzo della cucina, l'espressione sconvolta, della farina nei capelli ed un qualche strano impasto su un lato del viso. La cucina era un vero caos; il lavello ed i ripiani ingombri di vari ingredienti e utensili da cucina.

"Cosa stai facendo?" chiese Isaac sbadigliando. "Hai dell'impasto in faccia, tra l'altro."

Scott si accigliò e strofinò il viso, osservando la confusione intorno a lui. "Stavo cercando di preparare una torta, ma..." indicò lo spazio circostante con un gesto vago. "E' molto più difficile di quanto sembri."

"Perché stavi cercando di preparare una torta?" gli domandò Isaac, immergendo un cucchiaio di legno in qualcosa che sembrava essere al sapore di cioccolato.

"Per il tuo compleanno" rispose Scott, e quando Isaac lo guardò stupito, proseguì: "So che è una cosa stupida, volevo solo fare qualcosa di speciale per l'occasione. Credo che tu non abbia passato un bel compleanno da un po' di tempo a questa parte."

Isaac rivolse lo sguardo al pavimento, mordendosi l'interno della guancia: "No, in effetti no."
Onestamente non si era neanche ricordato che quel giorno fosse il suo compleanno.
Erano trascorsi anni dall'ultima volta che l'aveva festeggiato, e anche allora di solito andava a mangiare un gelato con Camden o qualcosa del genere. Isaac si schiarì la voce nel silenzio imbarazzante che si era creato tutt'intorno a loro.

"Sì, mi dispiace, ma la torta è immangiabile" Scott si scusò con aria mortificata, grattandosi la nuca.

Isaac rise: "Va tutto bene, è il pensiero che conta."

"Oh, però ti ho preso un regalo" ricordò Scott, correndo fuori dalla cucina e salendo le scale.
Riapparve un momento dopo, un pacchetto maldestramente incartato in mano.
"Buon compleanno" disse, e lo allungò ad Isaac.

"Non dovevi disturbarti..." esordì Isaac, ma Scott tagliò corto e piazzò il regalo nelle sue mani.

"Lo so. Sta' zitto e aprilo."

Isaac sorrise e fece come gli era stato detto, scartando in qualche modo l'involucro, che sembrava più fatto di nastro che vera e propria carta da regalo. All'interno c'era un lungo pezzo di morbido tessuto color blu marina.

"Mi hai comprato una sciarpa?" chiese Isaac, studiando il soffice materiale con la punta delle dita.

"Sì... Non so. Mi sembrava appropriato." ribatté Scott con una risatina.

Gongolando, Isaac si avvolse la sciarpa intorno al collo: "L'adoro, grazie."

Scott sorrise di rimando: "Non c'è di che."

Entrambi tornarono a guardare l'enorme casino diffuso per tutta la cucina.
"Dovrei ripulire tutto questo, adesso." sospirò Scott.

"Oppure potremmo andare a mangiare dei pancakes." suggerì Isaac, spingendo Scott verso la porta.

"Sì, i pancakes sembrano un'ottima idea." concordò Scott.

Sorridendosi a vicenda, i due abbandonarono il disastro che era la cucina in quel momento e Isaac dovette ammettere che trascorrere la giornata con Scott rese il suo compleanno il più bello che potesse desiderare.