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Autore: deby    04/09/2015    0 recensioni
Alessia, diciottenne introversa e impacciata, senza la minima esperienza con il genere maschile, ma in continua ricerca del ragazzo perfetto. Davide, suo migliore amico nonché vicino di casa, ragazzo dal tipico aspetto da "bad boy", amato dalle ragazze e invidiato dai ragazzi, nasconde un' estrema dolcezza che tira fuori solo con Alessia. Cosa succederebbe se i due si rendessero conto che c'è di più che una semplice amicizia? Se fossero così orgogliosi da non dichiararsi? Con le conseguenze di ferirsi involontariamente a vicenda?
"Io ti amo e tu mi vuoi bene. La vedi la differenza?"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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IT'S MY LIFE
Girovagando annoiata per internet mi ero imbattuta nella seguente frase: “La timidezza è composta dal desiderio di piacere e dalla paura di non riuscirci” di un certo Edme-Pierre Beauchêne.
Questa frase mi colpì particolarmente rendendomi conto che effettivamente era così e purtroppo rientravo nella categoria dei poveri malcapitati che erano stati colpiti da questa sventura.
Ho sempre considerato la timidezza come un difetto per svariati motivi: prima di tutto appena si conosce qualcuno inevitabilmente te lo fa notare con la solita frase: “Perché non parli?” E nella tua mente ti vorresti sotterrare ma ti limiti a fare un sorriso non molto convinto non sapendo cosa fare o dire; la costante paura di non piacere alle persone, di non essere abbastanza, di dare una cattiva idea di te perché la timidezza nasconde il tuo vero carattere e solo pochi riescono ad abbattere questi muri; per non parlare del continuo bisogno di una persona che ci sia sempre per me e che non mi abbandoni come fanno gli altri, apprezzando e amando anche il più piccolo insignificante gesto.
In sintesi la ti​midezza è una serie di emozioni negative che ti fanno perdere un sacco di occasioni e ti crea difficoltà nelle relazioni sociali.
Ho sempre invidiato le ragazze estroverse, capace di fare amicizia con tutti; ma alla fine mi sono rassegnata nell’idea che il carattere non si può cambiare, massimo può migliorare o peggiorare ma non si può stravolgere. 
Uno dei più grandi problemi per me sono i ragazzi: le poche volte che interagisco con i ragazzi è per cose sciocche a scuola del tipo: “Mi presti la penna?” e l’unico appuntamento a cui sono uscita è stato con un ragazzo più grande di me scaricandolo con un “ti considero solo un amico”.
Il problema vero e proprio è che mi stufo quasi subito e non ci è mai stato a cui ero davvero interessata, di conseguenza alla venera età di diciotto anni non ho mai baciato né andata oltre come la maggior parte delle mie coetanee.
Da una parte sono orgogliosa di essere così, di essere diversa dalla massa di oche che la danno al primo che capita ma a volte mi capita di essere a disagio quando si tira fuori l’argomento “bacio”.
Da come mi descrivo potrà sembrare che sono una santarella, ma anch’io ho degli amici, non molti, ma li ho: Alessandra, ragazza magrolina dai grandi occhi azzurri sempre invidiati da tutti (compresa me), lunghi capelli neri rigorosamente tinti e una sfrontatezza che ha sempre colpito i ragazzi, da questo punto di vista l’ho sempre invidiata un po’ perché, insomma, non sono la rappresentazione della bellezza con i miei lunghi capelli dall’anonimo castano e un fisico non proprio perfetto e il mio caratteraccio di certo non aiuta molto.
Essendo gli opposti caratterialmente, le persone non riescono a capire come facciamo a essere amiche dalle medie, nemmeno io so dare una risposta, non c’è spiegazione, lo siamo e basta.
Un'altra persona importante nella mia vita è Davide, unico ragazzo presente nella mia vita e con cui non arrossisco, nonché mio migliore amico e vicino di casa: ragazzo ambizioso appassionato di musica rock, dal tipico aspetto da bad-boy con il suo piercing al labbro, occhi azzurri e capelli mori: amato dalle ragazze e invidiato dai ragazzi, anche se aveva tutte le attenzioni non era superficiale o presuntuoso come poteva sembrare dal suo aspetto, anzi era davvero un ragazzo sincero e a cui piaceva divertirsi.
Le persone vedendoci insieme potevano pensare che fossimo più di semplici amici ma con lui ho avuto la dimostrazione che l’amicizia tra maschio e femmina esiste e non potrei essere più felice.
  
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