Petto oppresso dal fumo e dalla vita, persistente languore, coscienza dispersa, anima vuota, malinconia iniqua, grazia equa. Brevi le parole, inutili gli scambi di sguardi, passiva felicità, umiliante debolezza. Sentimenti intorpiditi, cuore ammalato, mente in necrosi, attimi vacui di respiro ingannato e desiderio inappagato. Questo è ciò che sono, agghiacciante e continua nemesi, immobile trasparente rugiada che scorre su petali esili. Questo è ciò che non sono, della gioia il tarlo, il dolce appassire di quando non parlo.