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Autore: lukehemminqs    04/09/2015    0 recensioni
Luke si posizionò davanti alla finestra come faceva ormai da un bel po' di tempo. Continuava a ripetersi che era sbagliato, che non poteva permettersi di invadere in questo modo la sua privacy, ma non riusciva a smettere. Sapeva che doveva fare qualcosa al più presto, ma non sapeva cosa.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Giovedì sera. 21.05. Era l'ora. Luke si posizionò davanti alla finestra come faceva ormai da un bel po' di tempo. Sapeva che ora lei sarebbe salita in camera sua, si sarebbe seduta sulla sedia vicino alla finestra per fare qualche compito e poi sarebbe andata davanti allo specchio per pettinarsi la lunga chioma castana. E poi, lentamente, avrebbe cominciato a togliersi i vestiti. Prima la maglietta, poi i pantaloncini. E dopo anche tutto quello che c'era sotto. Luke non distolse lo sguardo nemmeno in quel momento. Continuava a ripetersi che era sbagliato, che non poteva permettersi di invadere in questo modo la sua privacy, ma non riusciva a smettere.
Aveva provato a parlarle un giorno, l'aveva fatto davvero, ma le uniche parole (pure balbettate) che gli uscirono furono: "Davvero belle quelle petunie che tua madre ha piantato qualche settimana fa." Probabilmente non dimenticherà mai il sorriso che gli fece lei, un misto fra chi prova compassione per qualcuno e di chi sta per scoppiare in una risata fragorosa. Non credeva che si potesse provare più imbarazzo di quella volta che dopo l'ora di Educazione Fisica non si riallacciò bene la cintura dei pantaloni e tutta la scuola vide il tipo di boxer che indossava quel giorno. "E invece l'hai appena provato oggi" pensò Luke.
La sera stessa chiamò Calum che voleva essere informato dei "progressi" del suo migliore amico; inutile raccontare della risata di quasi mezz'ora che il moro fece al telefono. "Sei senza speranza, amico". Come se Luke non lo sapesse già. Sapeva che doveva fare qualcosa al più presto, ma non sapeva cosa. Perso in tutti questi ricordi, Luke non si rese conto che la luce della camera di lei si era ormai spenta e che era tempo che anche lui facesse lo stesso.




 

Angolo autrice.
Premetto che sono arrugginita? Abbiate pazienza, non pubblico storie dal lontano 2011 quindi chiedo umilmente perdono.
Avevo questa ideuccia in mente però, quindi mi sono detta 'Silvia, perché non ci provi? Perché non torni a scrivere?' e non riesco ancora a credere di averlo fatto davvero! Questo è solo un prologo, quindi è abbastanza corto. Spero di ricevere commenti (anche critiche costruttive naturalmente) e niente, a presto ♥ 
- silvia aka lukehemminqs

   
 
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