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Autore: _JeiJei_chan    04/09/2015    2 recensioni
La ragazza chiuse la porta alle sue spalle e si buttò nel suo morbido letto. Poco dopo cadde in un sonno profondo. Lì ad aspettarla, dietro quella porta c'erano coloro che l'avrebbero arrestata, torturata e soprattutto c'era il suo futuro innamorato.
Una storia impossibile, che diventa possibile con un po' di fantasia, che porta ad essere un po' poeti nella nostra vita qualunque sia la circostanza e soprattutto romantica.
Genere: Fluff, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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La ragazza chiuse la porta alle sue spalle e si buttò nel suo morbido letto. Poco dopo cadde in un sonno profondo. Lì ad aspettarla, dietro quella porta c'erano coloro che l'avrebbero arrestata, torturata e soprattutto c'era il suo futuro innamorato.

Un vocio intenso percorreva il capannone nel distretto di Bunkyō...

-" Quando si sveglia questa?! Razza di deficiente, ignorante... "
-" Ha il   sonno pesante, perché non gli versate un secchio d'acqua ? "
-" Già, forse si sveglia...! "
-" Ehi, andiamocene, non ho voglia di aspettare che si svegli. Tu tieni la chiavi, stanotte ci sarai tu a fare da  guardia, vedi di non farla scappare  novellino! " 
 
Il giovane annuì.

Da lì il vocio crollò e il capannone fu pervaso da un silenzio tombale; si poteva ben sentire il fresco vento autunnale con il suo scricchiolare di foglie secche. Se ne erano andati tutti e lui era rimasto lì, il novellino, solo come un cane ma con un lavoro assicurato. Accanto a lui però una presenza sconosciuta, non era ancora del tutto solo, poteva sperare.

 -" E' proprio carina questa gabbia, solo un po' stretta. " pensò tra sé e sé la ragazza ancora mezza addormentata.

Era qualcosa di assolutamente anormale ciò che vagava nella testa della ragazza ma questo aveva un non so che di carino che la faceva sembrare ancora più bambina del suo aspetto. Lei ricordava il volteggiare di un petalo di fiore nell'aria: lei era Sakura.
Mentre il ragazzo era distratto lei gli sfilò di soppiatto le chiavi della gabbia, la aprì e ci trascinò all'interno il ragazzo in preda allo spavento.

-" Pp...perché , perché lo hai fatto? " disse il ragazzo scioccato.
-" Beh, perché eri carino.... sai, volevo stare un po' più vicino a te, faceva freddo... Perfetta per due, non trovi ? " affermò la ragazza con uno sguardo a dir poco provocante.

Mentre il ragazzo blaterava qualcosa gli sfilò la cravatta e se la mise, lo stesso fece con il cappello.
In quella frazione di minuto il ragazzo divenne tutto rosso, distolse lo sguardo dalla ragazza ed emise un sospiro profondo per calmarsi :
-" Perchè eri uscita di casa a quell'ora della notte ? " attaccò il ragazzo.
-" Cosa ?!? Io non sono uscita di casa ! Siete voi che mi avete portata fin qui durante la  notte...  mi ricordo bene ! " esclamò  la ragazza sicura di  ciò che stava usccendo dalla sua bocca.
-" Sì... " sospirò preoccupato il ragazzo .

Ciò che era veramente successo si nascondeva nelle immaggini offuscate che affioravano nella mente del giovane: Lei  accanto alla tomba di suo fratello, svenuta , poi...

-" Stai comoda ? " chiese premurosamente il ragazzo.
- " Beh...ecco... "

La ragazza senza troppi problemi appoggiò il suo diafano viso sul robusto petto del ragazzo e lo strinse a sé come fosse stato il suo peluche preferito.  Sembrava ammaliata da tutto ciò che lo riguardava : il suo profumo, i suoi morbidi capelli color miele;
 La cosa era reciproca anche se il giovane era ancora distaccato ma non poteva non essere eccitato all'idea di avere un corpo femminile davanti ai suoi occhi...voleva toccarla, la ragione, però, lo fermava a compiere un atto così impuro e, intanto che i minuti trascorrevano, i due si addormentarono dolcemente mano nella mano.
Ovviamente non sapevano che la loro passione avrebbe intralciato la loro relazione appena iniziata, un polizziotto con una criminale, assurdo !
L'alba stava ormai per affiorare e fra poche ore gli altri addetti sarebbero arrivati. Sakura era già sveglia da tempo e rimuginava su come uno dei due avesse potuto salvarsi. Come... ?
Il ragazzo intanto era intento a carezzare i lunghi capelli di Sakura.; aveva lo sguardo di uno che avesse già capito tutto della vita ma all'apparenza ciò che pensava erano solo fantasie. Intanto il tempo scorreva.

- " Fragolina, perchè non andiamo via da questo posto, da questa città, da questa nazione ! Dispieghiamo le nostre ali e usciamo da questa gabbia per uccelli! - azzardò il ragazzo in preda all'euforia.

Aprì la gabbia, si alzò davanti a Sakura e gli tese la mano con questa proposta:

-" Tu, ragazza di cui non so il nome, saresti disposta ad abbandonare tutto per volare via da questa città insieme a me ? "

La ragazza afferò la mano, alzò lo sguardo a lui, con un grande sorriso e con un filo di voce :

-" Si , poeta, ma non dovrai lasciarmi più in gabbia perchè se voglio fare questo e solo per te! "
Dopo questa frase anche il ragazzo si commosse e di corsa prima che potessero vederli i due corserò via da quel luogo raccapricciante, mano nella mano. Intanto tra scherzi e risa i due innamorati cercavano di conoscersi meglio anche se questo risultava un po' complicato:

-" Come ti chiami ragazza ? "
-" E' un segreto! E tu ? "
-" Anche il mio è un segreto ! "

Eccolo il vento autunnale di fine ottobre, no, questo è il freddo vento d'inverno e pare che abbia iniziato a nevicare, è cambiato qualcosa, pare.

   
 
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