W
“Tenente hawkeye posso
dirle una cosa?”
R
(smettendo di smontare la
pistola) “Prego chiamami pure Reeza”
W “Sa devo
ringraziarla di cuore, era da molto
che volevo farlo”
R
“Per cosa?”
W
“Per essermi stata vicina
dopo che ero stata rapita da quel serial killer
Lei mi ha abbracciata
a
lungo. In maniera
leggera, certo, ma ho
avvertito il suo calore, ne avevo bisogno”
R
“Non c’è problema””
W
“No, vede, la mia vita non
è stata facile perché ho perso mia madre da
piccola e spesso mi sono sentita
sola, priva di un contatto femminile di cui avrei avuto bisogno MA in quel momento lei mi
ha dato quel
contatto che mi serviva. Inoltre ho capito una cosa di lei: lei
è molto decisa
e un abile combattente, ma ho avvertito che possiede anche una profonda
femminilità e gentilezza, e tanto calore femminile”
Reeza
rimane come interdetta
per un po’, poi cede e ammette: “Si hai ragione,
vedo che mi hai capita”
W
“Lo immaginavo. Del
resto, sa, il suo esempio mi ha fatto
bene, perché ho imparato una cosa da lei”
R
“Cosa?”
W
“A non aver paura della mia
femminilità, a considerarla un valore
E
a considerarmi per come sono, senza seguire gli stereotipi del dover
essere a
tutti i costi dolce, di dover dimenticare la nostra forza di donne e il
mio
carattere deciso, a volte persino mascolino”
R:
“ Capisco, vedo che ti ho
insegnato qualcosa di importante (e le sorride con gioia, un sorriso
bello e
sincero”
W”
Già e come dicevo la mia
vita non è stata facile, ho perso i genitori che ero molto
piccola ed il
rapporto con Ed e Al mi ha fatto bene, ma mi ha fatto crescere in un
clima,
come dire, un po’ troppo maschile” (Ovviamente
Reeza sa certe cose su come sono
morti i genitori di Winry, ma preferisce tacere)
Dopo
un breve silenzio Winry
ricomincia: “C’era un’altra cosa che
volevo chiederle”
R
“Cosa?”
W:
“MA non si sente sola a
lavorare in mezzo a tutti quelli uomini?
NON preferirebbe avere un posto ove ci siano più
donne?”
R:
“Per me non è un problema:
non è detto che la vita debba per forza essere facile in un
posto ove ci siano
molte donne. Inoltre sono riuscita a creare un buon rapporto con i
colleghi che
mi stimano e mi rispettano e comunque ci sono delle donne e ho quindi
delle
colleghe Del resto
riesco ad esprimere
la mia femminilità proprio stando in mezzo agli uomini,
facendo la sorella
maggiore e anche un po’ la mamma”
W:
“Davvero?”
R:
“Si, del resto più di un
collega ha finito con l’ammettere che la presenza di una
donna conta eccome,
cambia la vita e lo scenario di lavoro
Esprime il profumo della femminilità che tra
uomini non si può certo
avere IN una parola
non temere di essere
una donna, anzi siilo fino in fondo”
W:
“Grazie, seguirò il suo
consiglio ed il suo esempio”
R:
“E non dimenticare che ti
sono stata vicina anche perché ho una naturale propensione
ad interessarmi, a
preoccuparmi degli altri Ciò
è un
talento peculiare di noi donne, non dimenticarlo mai”
W:
“IN fondo aveva ragione
mia nonna che è sempre stata fiera del suo essere donna e mi
ha trasmesso
questa sua fierezza”
R:
“Si, hai ragione e penso
che sia riuscita a trasmettertela”
W:
“Si, ma penso che aver
parlato con te non sia stato inutile, anzi, mi abbia fatto
bene”
Le
aveva dato del tu senza
accorgersene e R non si offese, anzi le sorrise
Una nuova amicizia era nata