Ma a lei non importava se ormai aveva messo lo stesso vestito due volte nella stessa settimana, se i suoi capelli non erano in ordine, se ormai le sue occhiaie non le nascondeva neanche il fondotinta.

L'unica cosa che le importava era Stiles.

Stiles che si svegliava tutte le notti urlando per gli incubi che il nogitune si era lasciato dietro.

E lei era lì, ogni notte a calmarlo, accarezzandogli dolcemente il viso e dicendogli che era solo un'incubo.

Stiles che si sentiva così felice, ogni volta che prima di addormentarsi guardava Lydia addormentata fra le sue braccia, con una mano stretta alla sua maglia; ormai era un'abitudine: quando Stiles si svegliava da un'incubo e vedeva la mano di lei stretta alla sua maglia sapeva che quella era la realtà.

D'altra parte anche Lydia sfruttava quella piccola abitudine: per lei significava che Stiles era lì, e stava bene.

Ma stanotte, quando Lydia si svegliò di soprassalto, non era la maglia di Stiles quella che stava stringendo, ma solo un lenzuolo del suo letto, perché era a casa sua.

Dopo mille insistenze, lo sceriffo l'aveva convinta a tornare a casa per una notte, così avrebbe dormito nel suo letto e preso dei vestiti puliti.

E Lydia aveva accettato, non senza difficoltà, facendo promettere allo sceriffo di chiamarla se succedeva qualcosa a Stiles, a qualsiasi ora.

E se l'aspettava quella chiamata, da un momento all'altro: lei sentiva perfettamente che Stiles la cercava, involontariamente.

E quando il telefono cominció  a squillare sapeva già che era lo sceriffo: "Lydia! Ti prego devi venire qua, Stiles sta avendo un attacco di panico e non riesco a calmarlo!"

Non fece neanche in tempo a finire la chiamata che Lydia era già in macchina.

Dopo due minuti era lì, che correva su per le scale, dove si trovava la camera di Stiles.

"Stiles! Stiles sono qui, ascoltami, sono Lydia!", disse la ragazza precipitandosi nella camera, e inginocchiandosi di fronte al lui. Ma Stiles non la sentiva, perso in un mondo in cui ciò che aveva intorno era distorto e pauroso, è tutto ciò che sentiva erano solo bisbigli soffusi.

Allora Lydia fece l'unica cosa che le venne in mente di fare, senza smettere di accarezzargli il viso, strinse forte con la mano la maglia di Stiles.

Il ragazzo sembró piano piano ricominciare a concentrarsi sul viso della ragazza, che continuava a rassicurarlo, accarezzandolo dolcemente.

"Stiles, sono qui".

Il terrore che Lydia sentiva in corpo cominció a dissolversi quando Stiles pronunció il suo nome.

Senza smettere di guardarlo negli occhi, entrambi sentirono chiaramente lo sceriffo che da dietro bisbigliava: "questo è davvero amore".

 

heilà ragazzuoli!

eccomi tornata con una nuova os stydia!

Probabilmente dovrei cambiare ship, ma che ci posso fare se sono così perfetti?

Comunque spero che vi piaccia e lasciatemi pure molte recensioni, adoro sapere che ne pensate!

Alla prossima  -ire🌸