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Autore: DreamEater    05/09/2015    1 recensioni
Questa storia\poesia ha in sé elementi di cattiveria e malignità che sono sfociati sul mondo attravero delle locuste assetate di sangue, piene delle sensazioni di paura che la gente prova. Più aumenta la paura più aumenta la fame.
La fine del mondo.
Genere: Horror, Mistero, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Locusta pietra di luna

 


Lento scorre dai sigilli più ermetici, quasi inviolabili, il sangue della paura
che non si può toccare tanta è la sensazione di smarrimento in una bufera
di acqua sublimata, tra gli alberi bianchi nella notte, con una sanguinosa marea
densa di terrore e inquietudine, creata da persone senza difese, vivi in una sfera.

Ed anche oggi la luna è rossa lassù, in un cielo senza confini mentali,
ma pieno di gocce di lacrime sciolte, che brillano attorno a lei senza ali,
vedendo dall’alto non una destinazione, ma un atterraggio tra i calamai,
che ormai scrivono di loro senza sosta, la luna rossa è nulla senza le stelle tra le mani.

Ormai non si corre più, si muore. Ci sputi il rosso, ma cadi senza difesa alcuna,
inietti veleno nel corpo debole, marcio, mangiato dalla locusta pietra di luna
e per tua sfortuna rimani ancora sveglio ad osservare chi ti ha tolto l’essenza con cattiveria
che se ancora guardi o muori o piangi, o lotti o mangi, ma al buio tu rimani per la vita intera.

Locusta con gli occhi cuciti dalla luna vergine che tutti ha punito in punto di morte,
pietra, una pietra fredda al posto del cuore, che se lo mangio mi faccio un favore nella mia corte
di locuste impazzite, di sangue affamate, di cuori acerbi in persone putride e contorte.
Luna rosso sangue, come il sangue nelle bocche, come la mente malata delle locuste in questa notte.

Sapori tra le morti di questi mortali, con gli occhi chiusi le bocche si sfamano senza ideali,
sentendo l’odore, cercano dolore in persone senza pudore, ma con un cuore, da mangiarne anche i mali.
Tanto è la fame, tanto è la sete, notte di fuoco delle più profonde tenebre mentali,
la paura e lo sconforto in una morte certa è data dalle persone che dalla stessa hanno creato uno dei gironi infernali.

Il sangue che ho addosso non basta per descrivere la putrida sensazione di ferite aperte
di persone sbranate dalla fame di animali, cosiddetti ancestrali, della fine certe.
Troppo stanche per riposare, continuano a sbranare finché vita non le separi, finché morte non le condanni
ad una pena senza occhi, come loro d'altronde, in un emisfero senza dove e senza anni.

E’ la prima ultima luna rossa nel mondo, morto e risorto, condannato alla fine,
ma da essa rinascerà, senza corpo e senza anima, senza trovare spiegazioni tra le vite
finite, tra le ingiustizie sminuzzate da bocche fameliche assetate grazie alla pietra della luna vile,
composta dalla paura e dall’inquietudine del mondo finito, occultato dalle locuste assassine.

Rosso sangue il colore, dalla bocca esce ancora una goccia dello squarcio nel cuore,
ma è l’alba ed è finita, le cuciture degli occhi non ci sono più, e si sente calore.
E’ il caldo dei corpi freddi sul suolo, locusta pietra di luna ha trafitto senza pudore.
Uccidi le notti di luna rossa, o sentimento di coraggio; ora il silenzio delle locuste del dolore.

 



-DreamEater

   
 
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