Xehanort
continuò a camminare per diversi minuti sempre nella stessa direzione. Lui insieme
agli altri 5 apprendisti di Ansem avevano costruito un'ulteriore sotterraneo,
sconosciuto al maestro. Era lì che si ritrovavano quando volevano parlare o
fare qualcosa di cui sapevano che il maestro non sarebbe stato d'accordo.
Ed era lì
che fra poco avrebbero condotto l'esperimento. Avevano già trovato una cavia,
un bambino che aveva trovato tempo fa, in una via di Radiant Garden, Xehanort
aveva capito subito che era da solo, e dicendoli che avrebbe trovato da
mangiare e un posto dove dormire, riuscì a convincerlo a seguirlo.
Subito
dopo lo imprigionò in una delle tante celle che avevano fatto nel 2 sotterraneo,
insieme a tante altre persone come lui.
Intanto
era arrivato all'ingresso. C'era un computer. Xehanort si avvicinò e cominciò a
digitare le password. Una volta finito di scrivere tutte le password, una porta
si apri. Se non fosse stato per il fatto stesso che si era aperta, sarebbe
stato impossibile individuarla.
Entrò
nella stanza e cominciò a scendere per la lunga scala che c'era all'interno.
Mentre scendeva senti la porta chiudersi automaticamente, ma lui non si
preoccupò.
Continuo a
scendere, pesando a quanto li aveva appena detto Ansem, e giurò che
gliel'avrebbe fatta pagare per non aver voluto procedere.
Xehanort n
era uno che non s’impressionava facilmente, ma nonostante questo non poté rimanere
impassibile a quando vide in fondo alle scale. Il laboratorio era stato
semidistrutto, le prigioni erano state letteralmente demolite. Riuscì a vedere
delle strane creature che si aggiravano, tutte nere. A quel punto non riuscì a
trattenere una risata, una sonora risate, che risuonò per tutta la stanza.
Eliminò
subito quelle creature, credendo che avrebbe potuto analizzare i loro corpi, ma
vide con sorpresa che i loro corpi sparivano.
A quel
punto arrivarono anche gli altri apprendisti, e guardando il laboratorio
chiesero che cos'era successo.
Xehanort
preferì non dire cos'era successo, temeva che non avrebbero più condotto
l'esperimento, perciò disse che non lo sapeva.
Fortunatamente
per loro, il laboratorio che dovevano usare era rimasto integro.
A quel
punto non c'era nient'altro che cominciare. C'era solo un problema: le cavie. O
erano riuscite a scappare oppure erano diventate quelle creature.
Comunque
ormai dovevano procedere per forza, e Xehanort adesso aveva capito come fare.
Era rischioso, ma doveva rischiare.
Si diresse
verso un armadietto, che a differenza degli altri, era rimasto intero, come se
anche quelle creature sapevano che era pericoloso aprirlo.
"Che
cosa stai facendo?" chiesero all'usignolo gli altri 5, ma prima di poterlo
fermare, Xehanort aprì l'armadietto e butto per terra tutto quello che
conteneva.
Ansem e Re
Topolino sentirono il pavimento tremare; i mobili cominciarono a cadere, e
Ansem capi. Chiese al Re di partire subito, e di non tornare finché i tempi non
sarebbero migliorati...