Misty apre gli occhi, svegliata da un rumore particolarmente brusco al piano inferiore. Si gira verso l’altro lato del letto, incontrando il vuoto, e non ci vuole molto per giungere alla conclusione. La fonte di quel rumore era sicuramente Ash.
La donna si alza lentamente dal letto, avvicinandosi alla finestra e respirando l’aria del mattino. Celestopoli era deliziosamente coperta dalla nebbia mattutina, in quel periodo dell’anno. I suoi tetti azzurri sembravano piccole isole in un mare bianco e morbido. L’intera città sembrava avvolta in quel fresco tepore, tardando quasi a svegliarsi del tutto.
Un secondo rumore, più brusco e rumoroso – seguito da un’imprecazione, le sembrava – costringe Misty a distogliere lo sguardo dalla propria contemplazione e a dirigersi al piano inferiore dove, pensava, si stesse svolgendo una guerra in miniatura.
La donna si appoggia allo stipite della porta, guardando con sorriso sornione come Ash e Pikachu stiano cercando di tirare giù dal soffitto… una frittella? A quella realizzazione il sorriso di Misty svanisce, lasciando che la mente si riempia di interrogativi.
« Ash, come hai fatto? » chiede, incrociando le braccia. L’uomo, precedentemente su una piccola torre composta di sedia e scatoloni dall’aria poco solida, si accorge della sua presenza. Scende da quella scala improvvisata con un balzo, avvicinandosi a lei. Le sorride, nervoso.
« Misty! Non dovresti essere in piedi! » cerca di rimproverarla, passando una mano sul suo grembo arrotondato. « Dovresti essere a letto. » lei, però, è fin troppo preoccupata e incuriosita dalla faccenda per lasciarsi distrarre.
« Sono incinta, Ash. Non morente. » replica, lapidaria, prendendo ad osservare nuovamente lo spettacolo del soffitto. « E voglio una spiegazione. » Ash le scossa un bacio sulla guancia.
« Volevo cucinare. »
« Questo l’avevo capito. Ma lo sai che sei un disastro. »
« Volevo cucinare… per te? » cerca di salvarsi lui. Misty arriccia le labbra, arrossendo lievemente e decidendo di lasciar perdere.