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Autore: S n o w    05/09/2015    4 recensioni
Lei non si sarebbe arresa ad un affetto così feroce. Violento. Impulsivo. Stuzzicante...
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pensieri



Perché le luci sembrarono d'improvviso divenire più fioche, e tutte le voci intorno più inconsistenti. Quei pochi minuti parvero aver inghiottito tutto il mondo, lasciando la realtà senza tempo né spazio. I pensieri che cominciarono a punzecchiarla come un tafano, adesso riempirono la sua povera testolina bacata. Ichigo stessa li sentiva gravare all'interno del cranio, forse le appesantivo persino il collo. Nonostante i suoi piedi toccassero il suolo umido della strada, lei percepì solo la strana sensazione del galleggiare nel nulla. In un specie di vuoto cosmico che però in fondo non esisteva nemmeno all'esterno, ma solo al suo interno. Probabilmente si era chiusa dentro di sé? Anzi, si era lasciata sopraffare dallo scorrere ininterrotto dei pensieri e si era chiusa dentro di sé, per poi restarsene con un testa piena e l'anima vuota. Forse quello stato era dovuto ad un dolore sordo che da tempo percepiva come una pietra nel petto? Forse la stanchezza, o qualche rimpianto? Ma lei che rimpianti poteva aver mai avuto? La vita le aveva sorriso abbastanza, e le aveva dato meravigliosi doni di cui godere. Famiglia, amicizia. O amore.
Il cuore le guizzò in gola. L'aria parve farsi pesante, e non volle molto ad accorgersi che i suoi piedi si erano già fissati al suolo, inermi.
​​I suoi occhi focalizzarono mentalmente solo lo stesso identico ricordo. La notte di qualche settimana fa, con i suoi colori freddi e tetri le riempì di nuovo gli occhi. Una sagoma scura si ergeva come un macchia più buia della tenebra. La sua mente disegnò perfettamente l'immagine di Kisshu, rifinendone ogni aspetto. Probabilmente avrebbe trovato più dettagli in quel volto composto dai ricordi ancora freschi, che quello in carne ed ossa - folle come il suo cervello mal funzionante avesse immagazzinato così bene tutto: l'odore, i suoni, quella strana pressione.
Andiamocene via da qua. Il riverberò di quelle parole squillò così vivo al suo interno. E quella pretesa, la medesima pretesa che le sempre le aveva imposto, non era mai apparsa così disperata. O meglio così disperatamente intrigante. La sua mano albina s'intreccio tremolante e violenta a quella di lei, per poi quasi tirarla nella sua direzione. Gli occhi di lui luccicavano, ma non ostentavano battere ciglio. La sua bocca sembrava bloccata. Probabilmente si stava impegnando a ingoiare ogni nota di arroganza. Stava mantenendo a stento il pieno controllo di sé, sperando che dei suoi tentativi quello non sarebbe stato un altro dei tanti. O probabilmente sarebbe tornato, ci avrebbe riprovato al prossimo combattimento. Una sensazione di più totale sorpresa sconfortò Ichigo quella notte. Sentiva che la metà dei sospiri che riusciva a soffocare era stimolata da quel tocco freddo e vorace. I battiti aumentarono, le ginocchia le si erano quasi fossilizzate. E quel solletico allo stomaco, ed il petto leggermente contratto. Una scarica sembrò avvolgerla, e la sentì. Indubbiamente la percepì sotto pelle, nella testa, lungo tutti gli arti. Non poteva più negare l'effetto che Kisshu le stava cominciando a darle. E quello stesso effetto non era assolutamente una qualche strana forma di pietà. C'era qualcosa di più, sotto. Sepolto nel passato, nelle provocazioni, in ogni maliziosa intenzione. Qualcosa sembrava essersi pian piano risvegliato. Quasi un' insana sensazione che lottava per dominarla. Ichigo sentì il peso della situazione alleggerirsi all'incrocio del suo sguardo quella notte. Era così alto, bello come l'inferno. Faceva il cattivo, e lo faceva anche così bene. Lui avrebbe fatto di tutto per arrivare ai suoi fini, ma lei avrebbe mai ceduto? Il coraggio che sempre ostentava le venne meno a quel pensiero. Qualsiasi cosa avesse mai potuto provare per quel dannato essere non avrebbe mai portato a niente di buono. Il suo amore l'avrebbe distrutta. Tutto ciò che le trasmetteva l'avrebbe portata ad una fine, anziché ad un inizio. A qualcosa di così irrimediabilmente sbagliato. Non faceva per lei. Lui non faceva per lei. Quindi doveva soffocare, combattere, fare scelte diverse. Non si sarebbe arresa ad un affetto così feroce. Violento. Impulsivo. Stuzzicante... Non si sarebbe mai arresa alle sue sconsiderate attenzioni. Doveva combattere per il suo futuro, per la sua vita. Per quanto la vita stessa, lui sembrò, per alcuni istanti, riempirgliela come mai nessun altro. 



Angolo Autrice.
Eccomi tornata a scrivere delle grandi idiozie. E si lo so, ho più volte ammesso che non avrei mai più scritto sul fandom, ed in parte è stato vero. Ma dopo ho voluto a tutti i costi aprire un secondo account dove avrei postato tutte le mie fiction sperimentali (Little Lie). Ne ho scritte abbastanza durante la mia assenza (serie ecc.) Tuttavia non sicura al 100% che le pubblicherò. Ad ognugno le sue scelte, in caso fatemi sapere. Saluti a tutte. 
 
  
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