05/09/2015
1 recensioniSUNSHINE;
-The other night dear, as I lay sleeping
I dreamed I held you in my arms
But when I awoke, dear, I was mistaken
So I hung my head and I cried.-
«Fermiamoci qui, Rogue. Non puoi battere un drago.»
I grandi giochi della magia, il festival del drago. Rogue aveva il respiro affannato, il cuore pulsava decisamente troppo velocemente, rivoli di sudore e sangue gli scorrevano lungo il corpo tremante.
Era letteralmente stremato, non gli era mai capitato di dover combattere contro un avversario così forte. Aveva già ucciso un drago in precedenza, ma era una situazione diversa. Di fronte alla vera potenza di quei grandi rettili, lui era inerme.
«Pe-Perché conosci il mio nome?»
«Abbiamo l'ordine di risparmiare te, solo e soltanto te. Fai come ti dico e andrà tutto bene. Solo tu verrai risparmiato a tutta questa disperazione... E diventerai re.»
Una goccia di sangue freddo rigò il volto del corvino, mentre spalancava gli occhi. Ciò che quel drago diceva non aveva minimamente senso. Cosa stava cercando di fargli capire? Era confuso, stremato.
«COSA SIGNIFICA? NON VOGLIO DIVENTARE RE! CHI TI HA DATO QUESTI ORDINI?!»
Il drago rise in maniera inquietante, la voce roca che gracchiava mentre digrignava i denti in una smorfia divertita.
«Perché.. Lo hai ordinato tu, Rogue. Chiamando noi draghi... Sei colui che diventerà il re del mondo. Fa tutto parte del piano, a sette anni da ora.»
Un sorriso nervoso comparve sulle labbra del dragon slayer, che abbassò lo sguardo.
«È assurd-...»
/È la verità. È tutto vero./
La sua ombra era nera come la pece. Due iridi scarlatte brillavano di una luce malvagia, un sorriso di nebbia si estendeva sul viso dell'ombra.
/Io rappresento un futuro diverso. Sono la tua ombra, l'oscurità che si annida nei meandri del tuo cuore./
«ZITTO! STA ZITTO!»
Il corvino iniziò a battere furiosamente il piede sull'ombra, il respiro affannato, troppi pensieri nella testa. Cadde in ginocchio, tenendosi la testa tra le mani, le dita che passavano tra i capelli. Oscurità, oscurità, oscurità... Lo avrebbe inghiottito? Era quasi comico, un paradosso, un controsenso che lui, il drago d'ombra, venisse inghiottito dalla sua stessa oscurità. Impossibile. Eppure la confusione lo stava già trascinando, inesorabile, languida, viscida... Verso il fondo del baratro buio.
«Perché lo stai disorientando?!»
Nel buio, una luce. La luce della salvezza, della speranza, un faro nella notte. Il dragon slayer della luce si accostò al corvino. Il naso gli sanguinava, un occhio era semichiuso e presentava abrasioni e ferite su tutto il corpo. Ma i suoi occhi brillavano guardando il compagno, la fiducia che provava per lui rimaneva immutata.
-In all my dreams, dear, you seem to leave me.
When I awake my poor heart pains.
So when you come back and make me happy
I'll forgive you dear, I'll take all the blame.-
«Ti darò una mano io, avanti!»
«Sting.. Ma tu ne hai già battuto uno?!»
«Naah...»
Un sorrisino comparve sul viso del biondo mentre alzava un braccio indicando dietro di sé.
«...L'ho portato con me!»
Gli edifici crollarono sotto al massiccio peso del drago che demoliva tutto ciò che trovava sulla strada, mentre inseguiva Sting che aveva iniziato a correre sorridente.
«HAHAHAHA!»
«COS- STING! PENSI CHE SIA UN GIOCO?!»
Lo sguardo furibondo del corvino fulminò il biondo, che non si perse d'animo e allargò le braccia.
«Bhe, se succede, succede... Siamo una squadra, dopotutto. Mostriamogli la forza dei draghi gemelli!»
Lo sguardo confuso e irato di Rogue si rischiarò, il viso apparve più rilassato. Ricambiò il sorriso di Sting, posizionandosi schiena contro schiena all'amico.
«Certo.»
“Ha ragione! Finché lui sarà qui, andrà tutto bene! Se dovessi macchiarmi del male, la luce sicuramente mi ucciderebbe.“
≥ Quanto mi sbagliavo, a quel tempo, pensando che Sting mi avrebbe ucciso. Avrebbe trovato un miliardo di altre soluzioni, piuttosto che togliermi la vita, non importava cosa io facessi, quanto il male fosse espanso nel mio animo.
La mia anima era spezzata nella disperazione, nessuna lacrima bagnava il mio viso mentre stringevo le mani intorno al collo di Sting.
«Consumerò la tua luce magica. Alla fine, solo uno di noi sopravviverà, e quello non sarai tu, Sting. Mi dispiace. Volevo che lo sapessi. Addio... /amico/.»
E la luce si spense nel suo animo, e a quel punto capì di aver spento la luce nell'universo. Cosa sarebbe stato il mondo senza la /sua/ preziosa luce? Caddi nel baratro. ≤
-You are my sunshine, my only sunshine
You make me happy when skies are gray
You'll never know dear, how much I love you
Please don't take my sunshine away.-
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La canzone è "You're my Sunshine".
Grazie a chi leggerà e un grazie speciale a chi mi farà il regalo di commentare! <3
-Shogun;