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Autore: artisticbex    05/09/2015    2 recensioni
Due volte in cui Percy stava per chiedere ad Annabeth di sposarlo, e una volta in cui lo fece davvero.
Ovviamente Percabeth, perché chi mi conosce sa quanto amo questa coppia. :)
Hope you like it!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson, Percy/Annabeth
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una goccia di sudore mi scese lungo la schiena, mentre mi preparavo a fare un affondo con Vortice che avrebbe sicuramente distratto il mio avversario, permettendomi di disarmarlo. Lanciai uno sguardo sugli spalti che circondavano l’arena del Campo Mezzosangue, passando in rassegna i volti dei semidei che ci stavano guardando.
Sorrisi. Ormai i nostri scontri giornalieri erano una vera e propria attrattiva per il Campo, non che a noi due dispiacesse esibire le nostre incredibili doti. Ok, forse sto esagerando.
Feci roteare Vortice e attaccai, ma Annabeth conosceva benissimo tutte le mie mosse, non c’era più niente che la sorprendesse. Con il suo pugnale bloccò il mio affondo e cominciò ad avanzare, spingendo contro la mia spada con così una forza che non sapevo possedesse. 
Annabeth, vedendo la mia espressione sorpresa, sorrise e mi fece l’occhiolino.
E fu la mia rovina. Quel semplice gesto mi distrasse per meno di un secondo, ma questo fu sufficiente ad Annabeth per disarmarmi con una mossa veloce.
Prima che me ne accorgessi, Vortice giaceva a terra a pochi metri da me e Annabeth aveva il suo pugnale puntato alla mia gola.
La folla intorno a noi eruppe, ma la mia attenzione era tutta rivolta alla ragazza di fronte a me.
La guardai, sbalordito e anche un po’ indignato con me stesso per essermi distratto con così poco. Annabeth mi stava sorridendo, e in quel momento pensai che non avevo mai visto una creatura più bella. Aveva i capelli scompigliati, alcuni ciuffi ribelli le erano sfuggiti dalla coda e ora le incorniciavano il viso. La fronte era imperlata di sudore per lo sforzo compiuto e gli occhi le brillavano.
In un attimo la immaginai tra cinque, dieci, venti anni, i suoi occhi sempre così brillanti e intelligenti, sempre così bella.
E realizzai che volevo infiniti momenti come questo, attimi in cui fermarmi e semplicemente ammirarla. La mia Annabeth, la mia ragazza, e magari un giorno… mia moglie.
«Allora? Non hai niente da dire su questa pietosa sconfitta?»
Mi riscossi dal momento di epifania che mi aveva colto all’improvviso. Le sorrisi.
«È sempre un onore essere battuto da te, Sapientona.»
Annabeth abbassò il pugnale, mentre i nostri amici ci correvano incontro. Prima che potessero interromperci, la sollevai stringendola in un abbraccio, prendendola di sorpresa.
Lei scoppiò a ridere e mi circondò il collo con le braccia e, prima che potesse dire una sola parola, la baciai. Non potete nemmeno immaginare che effetto mi faccia avere le sue labbra sulle mie. Baciare Annabeth è come un raggio di sole in una giornata di nebbia, manda via tutti i pensieri e riscalda quel poveraccio di cuore che mi ritrovo in petto.
«Se questa è la ricompensa per averti battuto,» sussurrò lei al mio orecchio «allora devi lasciarmi vincere più spesso.»
«Puoi contarci.» le risposi io con una risata.
Qualcuno si schiarì la voce, e riluttante mi staccai da Annabeth. Piper e Hazel ridacchiarono e presero la mia ragazza sottobraccio, portandola via dall’arena.
Lei si girò un’ultima volta verso di me, facendomi di nuovo l’occhiolino e rivolgendomi uno dei suoi sorrisi mozzafiato.
«Cavoli amico,» esclamò Jason battendomi una mano sulla spalla «come hai fatto a perdere? Avevi la vittoria in pugno!»
«Sono innamorato.» dissi, come se la mia risposta dovesse giustificare la sconfitta. Jason e Grover mi rivolsero uno sguardo interrogativo.
«Questo lo sappiamo benissimo.» replicò Grover mordicchiando una lattina.
Mentre guardavo la figura di Annabeth allontanarsi dall’arena insieme alle sue amiche, mi tornò in mente quello che avevo pensato durante il duello.
Senza rendermi conto di quello che stavo dicendo esclamai: «Voglio sposarla.»
Il significato delle mie parole mi colpì dopo alcuni secondi e, mentre guardavo le facce incredule e sbalordite di Jason e Grover, realizzai che lo volevo davvero.
Ero perdutamente innamorato di Annabeth, con lei ero felice, e ormai stavamo insieme da tre anni. Perché non avrei dovuto chiederglielo?
«Peeercy!» belò Grover afferrandomi un braccio e impedendomi di muovermi. Non mi ero nemmeno accorto che stavo per correrle dietro. «Percy, cosa stai facendo?»
Gli rivolsi un’occhiataccia.
«Ehm, Percy, non puoi semplicemente correrle incontro gridandole di sposarti.» disse Jason rivolgendomi uno sguardo preoccupato e ancora incredulo.
«Perché no?» domandai divincolandomi dalla presa di Grover. Seriamente, non avevano capito che per me non c’era niente di più importante al mondo che Annabeth?
«Amico, avete solo diciannove anni. Direi che di tempo per chiederglielo ne hai abbastanza.» rispose Jason, che tra i due sembrava quello con più calma.
Grover stava letteralmente divorando la lattina che aveva tra le mani, guardandomi con gli occhi sgranati.
Portando la mia attenzione su Jason, riflettei sulle sue parole. Forse aveva ragione, forse era troppo presto per chiedere ad Annabeth di sposarmi.
Eravamo ancora due ragazzini, e sebbene non dubitassi dell’amore di Annabeth, forse non eravamo ancora pronti per fare quel passo.
Mi resi conto in quell’istante che io non ero ancora pronto, anche se passare il resto della mia vita con Annabeth era la cosa che volevo di più al mondo.
Ma in fondo aspettare qualche anno prima di sposarsi non era niente in confronto alla lunga vita che contavo di spendere con lei.
Guardai i miei due amici e scoppiai a ridere. «Miei dei! Che cosa mi è preso? Stavo per chiedere ad Annabeth di sposarmi!»
Gli altri due parvero sollevati dalla mia esclamazione: Grover smise di masticare la lattina e Jason sospirò lentamente. Poi entrambi mi rivolsero un sorriso dolce.
Aspettate, dolce?! Da quando in qua il figlio del potente Giove sorride dolcemente? Da Grover avrei potuto aspettarmelo, ma Jason?!
Mi grattai la nuca perplesso, e cominciai a indietreggiare. Quei due mi stavano davvero facendo venire i brividi.
I miei amici si guardarono e giurai che stessero comunicando col pensiero, perché improvvisamente mi si fiondarono addosso ed ebbi giusto il tempo di schivarli per poi mettermi a correre all’impazzata verso il lago, dove sapevo sarei stato al sicuro da occhiatine e sorrisetti dolci.
Rabbrividivo solo al pensiero.
A meno che non volessero fare una nuotata fuori programma, quei due idioti non mi avrebbero seguito.





Ebbene si, dopo tutto questo tempo sono tornata anche io a scrivere sul mio fandom preferito!
Quanto mi mancava scrivere di Percy e Annabeth, me ne sono resa conto solo appena ho iniziato questa storiella.
Penso che il titolo si spieghi già da solo, ma una spiegazione in più non fa mai male!
Questa sarà una raccolta di tre one-shot, che vedranno il nostro Percy alle prese con i suoi sentimenti verso Annabeth...
Ce la farà il nostro eroe a fare la fatidica domanda alla sua ragazza?
Lo scoprirete nell'ultimo capitolo!
Per chi si ricorda di me e delle mie percabeth su questo sito (probabilmente poche persone ahaha) sa che mi piace scrivere cose molto fluffose, quindi aspettatevi tanta dolcezza nei prossimi due capitoli!
Detto questo, spero che questa OS vi sia piaciuta e che vi abbia incuriosito abbastanza da voler continuare a leggere :)
Bye!
   
 
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