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Autore: ravnos92    06/09/2015    1 recensioni
Loro si stanno avvicinando e per Tommaso è giunto il momento di prendere una decisione.
Genere: Dark, Horror, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Chiudi gli occhi e pensa alla mamma. Ricorda il suo sorriso e l’amore che provava per te.” “Sì papà, la vedo! È bellissima!” “Bravo amore mio. Chiudi gli occhi e aspettami qui.” “Si papà.” Tommaso si alzò lasciando il figlio di appena 11 anni nascosto sotto il letto a ricordare la mamma. Si avvicinò alla porta chiusa a chiave, girò due volte la chiave verso sinistra e, trattenendo il fiato, la scostò lentamente cercando di fare il minor rumore possibile. Prima di avviarsi verso il corridoio davanti a sé si accertò che la porta dietro di lui fosse chiusa lasciando la chiave all'interno della serratura. All'improvviso Tommaso sentii un rumore all'interno dell'appartamento vicino. Loro erano riusciti a entrare. Sapeva benissimo che all'interno di quell'appartamento avevano trovato rifugio una coppia di anziani signori. Lui, il marito, sicuramente sulla settantina con i capelli brizzolati e lo sguardo di chi ha vissuto le più orribili esperienze che si potessero provare da quando Loro si sono presentati. La moglie invece aveva lo sguardo di chi non si perde mai d'animo. Tommaso sapeva bene chi fossero perchè è stato proprio lui ad aiutare l'anziano signore a sfondare la porta dell'appartamento. Tommaso chiuse gli occhi e tirò un profondo ma silenzioso sospiro e si avviò cercando di fare il meno rumore possibile perché Loro non dovevano sapere della loro presenza. Superò per prima la stanza da pranzo dove vide ciò che restava del suo amico steso per terra coperto da un lenzuolo imbrattato di sangue. Arrivò in cucina e diede uno sguardo fuori dalla finestra che dava sulla via principale lasciandosi andare a un lungo e silenzioso pianto: una città ridotta in macerie con Loro che cercavano i pochi sopravvissuti per cibarsene. “Ma chi erano Loro? Da dove provenivano? Non ci è dato saperlo. Sono arrivati nel bel mezzo della notte di due settimane fa e hanno quasi annientato la nostra razza. Non ci sono dubbi: Loro sono più forti di noi!” Pensò Tommaso. Dopo quell’unico momento di debolezza Tommaso si mise a cercare quello per cui rischiò così tanto e la trovò dentro un cassetto. Subito si girò e tornò ancora più silenziosamente verso la camera da letto dove lo attendeva il figlio. Una volta arrivato davanti la porta che lo separava da ciò che oramai rimaneva della sua famiglia si sentirono le grida agonizzanti della coppia di anziani nell'appartamento accanto. Loro li avevano trovati ed è solo una questione di tempo prima che riescano a trovare anche Tommaso e suo figlio. Con la mano tremante agguantò la chiave lasciata incautamente all'interno della serratura riuscendo ad aprire la porta per poi chiuderla nuovamente alle sue spalle. Si inginocchiò e fece cenno al figlio di uscire dal nascondiglio. Il figlio ubbidì e subito abbracciò il padre. “Ti fidi di me?” “Si papà.” “Sei il mio ometto. Chiudi gli occhi e ripensa alla mamma, di come giocavate fuori, di come ti portava al parco a giocare con gli altri bambini. Ricordi quando facevate quei buonissimi biscotti alla mandorla? Io tornavo dal lavoro e venivo investito in pieno da quell’odore di mandorla che mi trasportava in cucina senza neanche rendermene conto!” il volto di Tommaso fu rigato da copiose lacrime “Concentrati sul viso della mamma.” “Si papà.” “La vedi?” “Si papà. Mi sta sorridendo!” “Chiudi gli occhi amore mio. Perdonami.” Due colpi di pistola spezzarono il lugubre silenzio del quartiere dove abitavano Tommaso e ciò che restava della sua famiglia.
   
 
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