Chapter one

 

 

 

Correvo. 

Scappavo da quella notte.

Dovevo dimenticare ogni cosa. Non volevo più provare quei sentimenti.

Correvo.

Non avevo una meta, non mi importava, volevo solo allontanarmi da lui.

La scena di lui che baciava un'altra continuava a ronzarmi in testa, come fosse una di quelle canzoni fastidiose che non riesci a smettere di canticchiare.

Stavo ancora correndo, ma non piangevo, non dovevo piangere.

Ad un certo punto caddi. Scontrai qualcuno. Era Justin, un ragazzo del paese che abitava non molto distante da me, avevamo fatto le medie e le superiori insieme. Lo guadai per pochi secondi negli occhi. Avevo il fiatone. Mi alzai e gli chiesi scusa, stavo per piangere, lo sentivo. Lo guardai di nuovo e lo abbracciai di botto e iniziai a piangere sulla sua felpa. Lui inizialmente restò di sasso, come dargli torto, ma poi ricambiò l'abbraccio e mi sfogai con un pianto a dirotto. Dopo un paio di minuti smisi e, imbarazzata, mi staccai da lui. Gli feci nuovamente le mie scuse e lui mi chiese cosa mi fosse successo "la vita, ecco che mi è successo. Il mio ragazzo mi ha tradita. Scusami ancora comunque" "Non ti preoccupare, sei hai bisogno di sfogarti sono qui" mi sorrise dolcemente, lo salutai con un sorriso e ritornai a casa. 

Non riuscivo a dormire. Rimuginavo sulle cose successe quella sera. Un attimo ero felicissima e il secondo dopo stavo scappando. E il secondo dopo ancora stavo parlando con Justin. Dovevo assolutamente ringraziarlo di nuovo. 

 

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Erano passate due settimane da quello schifo di serata.

Non ci pensavo, non dovevo farlo per non soffrire.

Allora uscii con due amiche, andammo al parco del mio paese come facevamo quasi ogni sera. Stavamo scherzando quando vedemmo dei ragazzi arrivare vicino a noi, erano lì per giocare a calcetto. Tra di loro intravidi Justin, che si girò verso di noi e tra il buio riuscii a percepire il suo sguardo. Mi alzai di scatto e andai verso di lui mentre sentivo le mie amiche chiedermi dove stessi andando. Volevo parlargli prima che iniziasse a giocare, così da non dimenticarlo.

"Hey! Justin!" Arrivai sorridente e imbarazzata davanti a lui. 

"Ciao! Allora come stai?"

"Molto bene grazie. Senti io...volevo ringraziarti di nuovo per l'altra sera. Ero così triste che non potevo non farlo. Scusami ancora"

"Non devi scusarti, dico sul serio. Non ti preoccupare Grace" mi sorrise dolcemente.

"Ok. Adesso ti lascio andare a giocare. Ci si vede!" E ritornai sorridente e imbarazzata dalle mie amiche mentre lui mi salutava con un cenno. Non dissi alle mie amiche cosa fosse successo. Volevo che rimanesse tra me e lui. Come se da quella sera in poi avessimo qualcosa in comune.