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Autore: ladymia    07/09/2015    1 recensioni
Qualcosa si sta rompendo, tutto ciò che si era stabilizzato sta per essere sgretolato.
Manca una persona, Calum Hood, ma c’è pure un bambino di troppo, com’è possibile?
Dana e Luke erano ritornati ad essere i soliti Bad Blood, per quanto tempo però?
A Dana, Allie, non convince, è troppo innocente per essere una testimone, a Luke, invece, incuriosisce.
Aggiungendo il fatto che tra Dana e Michael sta succedendo qualcosa e non so se resteranno in piedi, la morte di qualcuno è difficile da superare. Ed anche il tradimento, poi, Michael è paranoico,
Ashton non riesce a capire, cosa c’entra lui in tutto questo gioco malsano?
Di certo, vivi o morti, tutti loro sanno che il lieto fine non esiste.
Non c’è più tempo.
Il tempo sta per scadere.
Il momento arriva.
***
Michael sapeva con certezza che Calum era ancora vivo, una mocciosa come Misha Kallen, pazza o meno, non avrebbe mai potuto farlo fuori, ma allora dov’era Calum Hood? Perché non tornava da Michael? In che guaio si era cacciato?
Dana guardò bene il corpo, completamente carbonizzato, evidentemente chi voleva eliminarlo doveva bruciare qualcosa assieme a lui e rendere alla polizia l’identificazione ardua.
M.C||Mini-long||Sequel
Genere: Comico, Fantasy, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Clifford, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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Se solo potesse, Dana vorrebbe una macchina del tempo, vorrebbe tornare indietro nel tempo e poter aggiustare gli errori commessi. Ma chi non ha mai desiderato di cancellare i brutti ricordi e rivivere i bei ricordi con una macchina del tempo? La sua vita non se l’era immaginata così, non si era immaginata a venticinque anni protagonista di qualcosa più grande di lei, non si sarebbe immaginata innamorata o addirittura madre, non avrebbe immaginato mai che sarebbe diventata complice di un omicidio non solo una, ma ben due volte.
Erano passate ore ormai, da quando si erano nascosti, forse giorni, Dana aveva perso pure la cognizione del tempo. Michael la osservava senza descrizione, come aveva fatto quella volta sul treno un anno prima, era davvero felice di averla incontrata ed fiero della decisione che aveva preso per lei e per il bambino.
Sarebbe morto per salvare lei ed il bambino, sacrificarsi era l’unica soluzione possibile. Il piano A non avrebbe funzionato ed Allison avrebbe dato la caccia a tutti quanti fino alla morte, Michael non voleva questo per il suo bambino, non voleva che vivesse quello che aveva passato lui.
Odiato, maltratto, etichettato diverso, perseguitato, aveva fatto tanti errori, ma aveva imparato da tutti, forse alcune cose gli era state sbattute in viso troppo forte, era solo un bambino e già ne avev vissute di esperienze brutte, forse tutti erano stati troppo cattivi con lui, ma se non l’ha ucciso, l’ha fortificato.
Rumori di tacchi si fecero spazio nel capannone e tutti si misero in posizione, tranne Michael che entrò in scena.
Allison aveva mantenuto la forma con la quale l’avevano visto Dana, Luke ed Ashton, mentre Calum rimase un attimo interdetto, a lui le si era mostrata come una donna molto grande, non come una supermodella.
«Tu devi essere Michael» pronunciò.
Michael le sorrise furbo, «Ho saputo che mi cercavi, eccomi»
«Se non ti dispiace prima dovrei fare una cosa»
Allison vagò per il capannone, fino a trovare dietro il grande telone il furgone.
«Fai sparire queste coso ed io non farò male ai tuoi amici»
 «Perché mai mi dovrei fidare di una pazza come te?» chiese lui, sempre con quel sorriso.
«Perché l’assassino sei tu, non io» gli fece ricordare la ragazza, alludendo sicuramente a Misha.
Michael annuì e in pochi secondi portò il veicolo fuori.
Tutti si resero conto che era davvero finita, non avevano un piano B.
Michael si sarebbe sacrificato.
Quest’ultimo appunto si girò verso Dana che le mimò vi amo.
Michael si fiondò su Allison ed una luce fortissima li illuminò.
«No» urlano disperati Dana e Calum uscendo dal nascondiglio.
Ashton la prese per i fianchi, ma Calum era sparito tra la luce.
Dana scalciò, urlò, pianse, dovette tenerla pure Luke perché aveva una forza mai vista.
La forza dell’amore.
L’amore che aveva verso Michael, che adesso sta morendo, per salvare lei.
No, no, no. Continuava ad urlare Dana tra imprecazione ed invocazioni a Dio.
Ma nessun Dio ci salva, perché lui ci ha chiaramente dato tutto per salvarci da soli, se non ci riusciamo, beh, cazzi nostri.
Ashton e Luke erano disperati perché non solo avevano perso due cari amici, avrebbero perso anche Dana a momenti per il crollo. Luke, poi, non si rassegnava, no no no, pensava, doveva dire tante cose a Michael, doveva dire che non le pensava quelle parole che gli aveva sputato in faccia quel pomeriggio in hotel, dove dirgli che gli voleva bene, che lui ed Ashton erano come i fratelli che non aveva mai avuto.
Ma c’era un modo per dire le cose non dette ai morti?
No che non c’era, dedusse Luke, perché le cose vanno dette quando si è ancora in vita, i baci vanno dati quando c’è ancora il fiato che li tiene uniti, perché sono attimi, un giorno ci sei, l’altro no.
E gli venne in mente quel carmen di Orazio che diceva:
 
Dum loquimur, fugerit invida
aetas: carpe diem, quam minimm credula postero.

 Mentre parliamo, è fuggito il tempo invidioso: cogli l’attimo, fiduciosa il meno possibile nel futuro.
 
Anche Dana realizzò il tutto; aveva sempre pensato al futuro e questo l’aveva fottuta, non le aveva permesso di viversi Michael fino all’ultimo del suo respiro.
Non aveva nessuno presente con lui, né, tantomeno, un futuro.
Quando tutto si placò i corpi di Calum ed Michael fecero qualche volo, come se ormai il corpo di Allison avesse assorbito il loro succo e non avendo più bisogno delle bucce, le avesse sputate via.
Allison si alzò, era rimasta la stessa, ma adesso era umana, adesso poteva essere uccisa.
Dana non ci vide più, presa dalla rabbia, perché Allison in pochi secondi le aveva portato via l’amore della sua vita, afferrò la pistola puntandola contro la ragazza, che subito sgranò gli occhi.
«Non lo fare» la supplicò Allison con gli occhi di chi non è consapevole di essere un’assassina «Non essere un’assassina» continuò la sua recita.
Dana rise isterica «Non essere…- rise isterica ,ancora- un’assassina?»
Si asciugò i lacrimoni con la mano sinistra, mentre con l’altra teneva la pistola, salda, senza tramare, era davvero convinta di quello che faceva.
«Tu! Dici a me?» urlò «Assassina?» urlò ancora.
Ashton non voleva che Dana si sporcasse le mani se ne sarebbe pentita per tutta la vita, lo sapeva.
Aveva appena realizzato che nessuno voleva davvero uccidere Allison, prima era più semplice pensare che sarebbe stato facile ucciderla, perché non era umana, perché li perseguitava, ma adesso, era indifesa, disarmata.
«E’ umana Dana, posa questa pistola, tu non sei un’assassina»
«Cosa? Perché adesso il suo bel faccino ed i suoi occhi azzurri non hanno più la sete di morte, non rimane un mostro? Sai cosa Ash? Mi hanno sempre insegnato a distinguere i bei volti dai volti buoni, lei è bella, bellissima, ma guardala, ha appena ucciso due persone» urlò Dana.
«Chiudi il becco!Io dovevo salvarmi la pelle, la loro morte per la mia vita, anche tu avevi programmato la mia morte per la vita di Michael e Calum » rise «Non siamo differenti, io sono mostro alla luce del sole»
Dana rise «Anche io» e poi le sparò alle caviglie facendole cadere e facendola piegare dal dolore.
Luke ed Ashton avevano i corpi dei due ragazzi sulle spalle, Dana li guardò «Sopravvivi o muori dissanguata, a te la scelta, stronza» e poi in grande stile ed a testa alta, Dana la superò.
Perché solo vederla in ginocchiata a lei, era già una vittoria, perché vendetta o no, mani sporche o pulite, Michael non sarebbe più tornato da lei.





 
                                                                                  
  ULTIMO CAPITOLO, OMG.
Non ci posso credere sono quasi le due di notte ed io ho tempo di aggiornare solo ora.
Michael si sacrifica e Calum preso dal dolore fa lo stesso, ma sarà finita così?
Lo scopriremo nell’epilogo *piange*. Anche perchè non siete ansiosi di sapere il sesso del bambino?
Per il resto voglio ringraziare le persone che hanno seguito la storia ma soprattutto a Layla, alla quale dedico l’epilogo, perché c’è sempre stata.
So what?
See ya soon.
Mia <3
  
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